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Pubblicato il 29 Settembre 2017 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Sintomi e conseguenze del diabete gestazionale

Il diabete gestazionale è paragonabile al diabete di tipo 2, quello che di solito insorge dopo i 60 anni. A differenza del diabete di tipo 2, provocato da stili di vita sbagliati, quello gestazionale è diretta conseguenza delle condizioni che si instaurano nei nove mesi nel corpo materno. La causa principale è legata al nuovo assetto ormonale: normalmente per garantire il necessario apporto di zuccheri al feto, gli ormoni della placenta tendono a contrastare l’azione dell’insulina prodotta dall’organismo materno. Se questo processo si ferma, la glicemia nel sangue materno aumenta.

Come diagnosticare il diabete gestazionale

Per diagnosticare il diabete gestazionale, tutte le donne incinte eseguono fra la 23esima e la 28esima settimana di gravidanza la curva glicemica. Le donne più a rischio di diabete gestazione sono:

  • le future mamme in sovrappeso,
  • le donne che hanno avuto casi di diabete gestazionale in famiglia
  • le mamme che hanno già sofferto della patologia in gravidanze precedenti.

I rischi per mamma e bambino

Se dall’esame della curva glicemica risulta che la donna soffre di diabete gestazionale, bisogna prendere subito i provvedimenti necessari, per evitare rischi. Ma quali sono le conseguenze più frequenti del diabete gestazionale?

  • scompensi metabolici, che possono portare a complicanze cardiovascolari.
  • il bambino può pesare di più alla nascita perché ha assorbito gli zuccheri in eccesso. Questo comporta complicanze durante il parto e una maggior possibilità di ricorso al cesareo.
  • rischio di sofferenza fetale e di morte endouterina,
  • il nascituro: cresciuto in utero con alti valori di glicemia, da adulto avrà maggiori probabilità di soffrire di diabete di tipo 2.

donna incinta diabete

Quali terapie in caso di diabete gestazionale?

Alla donna, cui si riscontra un diabete gestazionale, verrà consigliato un diabetologo, che in base al suo peso corporeo indicherà una dieta da seguire, insieme a un po’ di movimento fisico.
Generalmente la dieta che viene consigliata si basa sui principi della dieta mediterranea: puntare sui carboidrati integrali (pane, pasta, riso), poiché si tratta di alimenti con un basso indice glicemico, da consumare preferibilmente nei pasti serali in quanto richiedono una digestione più lenta e dunque evitano eccessivi sbalzi di glicemia. Anche uno spuntino prima di andare a letto, con uno yogurt o un frutto è consigliato: a livello generale quella di mangiare poco, ma spesso, onde evitare gli sbalzi glicemici è una buona norma per tutti i 9 mesi della gravidanze con diabete gestazionale.

Solo nei casi più gravi (statisticamente solo il 10%), sarà scelta anche una terapia a base di insulina. Insieme al controllo della glicemia, bisognerà monitorare la crescita fetale con ecografie ogni 15 giorni. Nel caso il feto crescesse troppo, si opterà anche in questo caso per una terapia insulinica.

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