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Pubblicato il 22 Gennaio 2018 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Isolamento Acustico: mantieni il benessere delle orecchie a casa

Lo stress acustico

Siamo circondati dal rumore che si configura come una sensazione uditiva sgradevole, fastidiosa, a volte intollerabile. È necessario pensare a un isolamento acustico nella nostra casa poiché il rumore, nostro compagno quotidiano, si è rilevato un fattore inquinante e quindi dannoso per il benessere psicofisico. Non si tratta di un fastidio da poco, considerando che l’esposizione al rumore può determinare anche dei danni soprattutto se vi si è esposti anche di notte con conseguente peggioramento della qualità del sonno. Il fastidio può essere provocato dal traffico cittadino (con l’attrito delle ruote sulla strada, i rombi dei motori), il traffico ferroviario e aereo e le attività commerciali. Se si abita in appartamento, il rumore può provenire anche dall’interno dell’edificio, a causa di attività o rumori dei condomini.

I danni dell’inquinamento acustico

I danni dell’inquinamento acustico possono essere classificati in:

  • Fisici, che portano all’alterazione della funzionalità di un organo e si dividono in uditivi ed extrauditivi.
    • Uditivi: si manifesta una diminuzione dell’udito con vari sintomi, come fatica uditiva, insensibilità, fastidio accompagnato da ronzio e vertigini. Meno frequenti se si parla d’inquinamento acustico casalingo.
    • Extrauditivi: questi danni possono provocare alterazioni del sistema nervoso centrale con irritabilità, stress e insonnia, disturbi dell’apparato gastrointestinale, squilibri dell’apparato endocrino e modificazione del sistema immunitario.
  • Sociali, che riguardano i disturbi alle attività. Il rumore, infatti, incide negativamente sullo studio e su tutti i lavori di tipo intellettuale, oltre che sulla comunicazione verbale.

Per mantenere dunque il benessere fisico, mentale e sociale è importante provvedere cercando di eliminare la causa, isolando acusticamente le nostre abitazioni.

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Cos’è l’isolamento acustico

L’isolamento acustico, comprende l’insieme delle opere necessarie per proteggersi dal rumore.
Generalmente si potrebbe agire in due modi:

  • Sulle pareti perimetrali e sugli infissi per difendersi dai rumori esterni;
  • Sulle pareti divisorie e il soffitto per proteggersi dai rumori di vicini rumorosi.

Lo scopo è di ostacolare il propagarsi delle onde sonore tra due ambienti, grazie all’utilizzo di due tipologie di materiali:

  • fonoassorbentiche assorbono l’energia sonora;
  • fonoisolanti, i quali riflettono il suono nell’ambiente da cui esso deriva non diffondendolo all’esterno.

Come proteggersi dall’inquinamento acustico

Per quanto riguarda gli infissi, oltre a dover essere installati con chiusura ermetica, si potranno utilizzare vetrocamere con intercapedine riempita da un gas inerte, o utilizzare vetri stratificati.

Per isolare l’edificio da rumori esterni, si può foderare internamente il tetto e le pareti con dei pannelli fonoassorbenti di vario materiale come:

  • Sughero: materiale leggero e compatto, valido per l’isolamento acustico e termico e molto resistente a muffe e umidità.
  • Fibre di canapa: è utilizzata la fibra di canapa, che permette un ottimo isolamento acustico, possiede una buona traspirabilità ed è anche riciclabile. Buon isolante acustico se apposto nei controsoffitti o nei pavimenti per ridurre il rumore da calpestio.
  • Fibre di kenaf pressate: il kenaf è una pianta “lontano parente della canapa”, che appartiene alla famiglia del cotone. Ottimo isolante acustico ecologico e bionaturale. Adatto per applicazioni in parete, pavimenti, nell’isolamento di tetti, per cappotti interni ed esterni.
  • Fibre di legno: realizzate attraverso l’accorpamento di fibre legnose derivanti dagli scarti della lavorazione del legno e tessuti naturali come lana, linoleum, canapa, juta e fibra di cocco. Vengono utilizzati soprattutto per proteggere le pareti degli appartamenti.
  • La lana di roccia e la lana di vetro: utilizzate per l’isolamento dall’interno delle pareti perimetrali, sono materiali porosi in cui l’assorbimento avviene per trasformazione dell’energia sonora in calore a causa dell’attrito che le onde sonore incontrano all’interno di essi.

Tra i materiali chimici derivanti dal processo di lavorazione del petrolio, troviamo il polistirene, il poliuretano espanso. Sono particolarmente adatti per l’isolamento nelle intercapedini e per il rumore da calpestio. Possono essere adoperati anche per il sistema a cappotto esterno e per l’isolamento di coperture e solai.

Tra i materiali fonoisolanti c’è il piombo, che permette un buon isolamento acustico, e la gomma, che può essere sia naturale sia sintetica e che spesso viene preferita al piombo perché più lavorabile e più economica.

Per isolare un ambiente acusticamente, è consigliabile utilizzare dei pannelli che prevedano una combinazione di materiali fonoassorbenti e fonoisolanti.

Benefici nel creare zone di relax dai rumori in casa

È fondamentale conoscere e applicare le giuste soluzioni per poter limitare la percezione del rumore e creare zone di relax per garantire un ottimo comfort acustico.

I benefici per la salute potranno essere:

  • Miglioramento del funzionamento del sistema immunitario
  • Riduzione di livelli di adrenalina a beneficio del cuore
  • Si ridurranno le tensioni muscolari
  • Migliorerà la digestione

Ansia e irritabilità lasceranno spazio alla tranquillità che ci permetterà di vivere meglio.

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