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cocleopatia

Pubblicato il 14 Settembre 2019 | Ultima modifica il 4 Dicembre 2019

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Un legame tra udito e diabete: da cosa dipende la cocleopatia?

Alla base di un abbassamento di udito possono esserci varie cause ma non è così immediato pensare a una correlazione con il diabete. Tale patologia, infatti, porterebbe ad una alterazione dell’orecchio interno, ossia a una cocleopatia che in questo caso definita cocleopatia diabetica.

Che cos’è la cocleopatia

La coclea è un canale membranoso,  situato nell’orecchio interno,  che si avvolge su sé stesso formando una struttura a spirale che costituisce la parte anteriore del labirinto. Questo canale contiene un liquido chiamato endolinfa dove è contenuto l’organo del Corti, deputato ad analizzare le onde sonore grazie alle sue cellule ciliate. Le vibrazioni  sonore,  prodotte a livello dell’orecchio medio,  si trasmettono all’endolinfa dell’orecchio interno che sollecitano le cellule ciliate dando origine a impulsi nervosi. Questi impulsi vengono elaborati e  determinano la percezione del suono.

La cocleopatia è dovuta a una degenerazione della coclea: tale modificazione può alterare o bloccare la trasmissione del suono, con conseguente riduzione della sensibilità  uditiva . Nel tempo, un aggravamento del danno cocleare, può ulteriormente peggiorare la situazione.

Le cause della cocleopatia

La cocleopatia può essere determinata da:

Fattori estrinseci: provenienti dall’esterno e che possono essere lesivi, quali per esempio rumore quotidiano costante , utilizzo di farmaci ototossici.
Fattori intrinseci:  determinati da alterazioni fisiologiche di tipo infiammatorio, batterico o virale e metabolici come appunto il diabete.

La riduzione della capacità uditiva conseguente alla cocleopatia può essere mono o bilaterale. Più precoce è la diagnosi, maggiori saranno le probabilità che sia possibile ripristinare le capacità uditive.

cocleopatia

La cocleopatia diabetica

Il legame “ diabete e udito” non va dunque ignorato ed una maggiore consapevolezza di tale associazione e’ importante per poter effettuare una indagine a livello uditivo precoce e attuare un intervento mirato  il più presto possibile.
Il rischio di una cocleopatia diabetica, sembra essere una complicanza del diabete di tipo 2, la forma piu’ diffusa e tipica della età adulta dove l’innalzamento di glucosio nel sangue è determinato da una carenza di produzione di insulina o da un’azione insufficiente dell’insulina prodotta.
Nel diabete di tipo 1, invece, è implicato un disordine del sistema immunitario che blocca la produzione di insulina.

Il diabete  determina  danni alle pareti dei vasi sanguigni che causano  alterazioni  a livello dell’orecchio interno, quali:

  • ispessimento dei vasi
  • riduzione del flusso sanguigno (e quindi di ossigeno)  a livello della coclea.

Tali alterazioni provocano il malfunzionamento della coclea e del nervo acustico, con conseguente ipoacusia che, essendo provocata da danni localizzati a livello dell’orecchio interno, viene definita neurosensoriale . Si tratta di un danno progressivo che peggiora gradualmente nel tempo.

Come intervenire?

Se si ha la sensazione di avere un calo dell’udito, ancor di più se associata al  diabete, è bene sospettare la presenza di cocleopatia diabetica e quindi rivolgersi a uno specialista che possa verificare il deficit uditivo, la sua gravità e la causa.

Dovranno essere effettuate delle prove audiometriche per stabilire i livelli di ipoacusia che, se rilevati, richiederanno un tempestivo recupero attraverso l’utilizzo di dispositivi come  gli apparecchi acustici.  Se si sottovaluta il problema, infatti,  la funzione uditiva nel tempo tende a peggiorare fino a diventare grave e profonda e richiedere un impianto cocleare che ripristini la percezione uditiva. L’utilizzo precoce di apparecchi acustici,  pertanto,  può essere essenziale per facilitare la comprensione, ridurre l’affaticamento di ascolto e  prevenire ulteriori danni.

Fonti

https://www.liberoquotidiano.it/news/salute/11718665/Quando-il-diabete–pesa-.html
https://www.progettoudirevarese.it/diabete-calo-uditivo-esiste-relazione/
https://www.specialistidelludito.it/vocabolario-udito/ipoacusia-neurosensoriale/

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