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Pubblicato il 23 Aprile 2018 | Ultima modifica il 24 Febbraio 2020

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Orecchie tappate e rimedi della nonna: verità e falsi miti

Le orecchie tappate sono una sensazione spiacevole e persistente accompagnata da una leggera diminuzione dell’udito e caratterizzata da un senso di ovattamento, come se le orecchie fossero ostruite.

Tale sensazione crea un malessere che ci induce a un rapido intervento per eliminare il disagio. Per eliminare questo fastidio, è possibile intervenire con i cosiddetti rimedi della nonna: semplici soluzioni, a portata di mano, casalinghi ed economici, tramandati da generazione a generazione proprio perché avevano successo.

Cause delle orecchie tappate

I rimedi scelti dovranno essere adatti alla causa che ha determinato il problema. Le cause che possono essere affrontate senza un intervento medico sono le seguenti:

  • Catarro: in caso di raffreddore e sinusite può accumularsi nel condotto uditivo provocando così un senso di ostruzione.
  • Tappo di cerume: una sostanza grassa fisiologica che, se prodotta in modo eccessivo, si solidifica e assume la consistenza di un vero e proprio tappo.
  • Acqua nelle orecchie: presenza di acqua nel condotto uditivo esterno provocata generalmente da una doccia, una nuotata o un tuffo in piscina.
  • Cambiamenti di altitudine e di pressione: quando si va, per esempio, in montagna o si viaggia in aereo.

Altre cause che dovranno essere affrontate con l’aiuto di un medico:

  • Otiti
  • Dermatite seborroica
  • Patologie o complicanze più gravi

Vero e falso dei rimedi della nonna per le orecchie tappate

A ciascuna delle cause di orecchie tappate corrispondono rimedi adatti, ma quanto possono essere corretti e davvero utili? Ecco alcune verità e alcuni miti da sfatare:

Suffumigi e orecchie tappate da catarro: vero

I suffumigi, metodo antichissimo che sfrutta i benefici del vapore liberato dall’acqua calda, sono davvero un utile rimedio della nonna alle orecchie tappate da catarro. Si tratta, infatti, di inalare i vapori che aiutano a fluidificare il muco accumulato. Nell’acqua messa a bollire in un pentolino, si possono sciogliere sostanze come bicarbonato di sodio o sale da cucina che, oggi però, hanno lasciato spazio a erbe aromatiche come lavanda, rosmarino, menta o oli essenziali quali eucalipto e timo. Basterà inalare i vapori sprigionati, ponendosi sul pentolino con un asciugamano che copra la testa per contenere la dispersione dei vapori e ottenere un benefico risultato.

Olio d’oliva per orecchie tappate da cerume: falso

Uno dei rimedi più tradizionali è l’utilizzo di olio di oliva per la sua capacità di sciogliere il cerume al fine di facilitarne la rimozione. È importante sottolineare, però, come lo stesso cerume presenta questa caratteristica e quindi l’apparato pilifero del nostro orecchio esterno è già favorito nell’espellerlo. Può essere, quindi, considerato superfluo e non necessario l’utilizzo di olio d’oliva per stappare l’orecchio.

Panno caldo per orecchie tappate da cerume: vero

Un altro vecchio trucco della nonna per ammorbidire il tappo di cerume, consiste nell’utilizzare il calore. È sufficiente distendersi qualche minuto con l’orecchio interessato sulla fonte di calore (come una borsa dell’acqua calda, o anche semplicemente una bottiglia di plastica riempita di acqua bollente e avvolta da un panno).

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Coni di cera per orecchie tappate da cerume: falso

Altro rimedio della nonna per risolvere il problema dell’orecchio tappato è quello del cono di cera. Si sostiene che i coni di cera consentano di rimuovere le impurità e gli eccessi di cerume presenti nel condotto uditivo utilizzando il cosiddetto effetto camino: questo metodo però è poco affidabile, in quanto il rischio più importante è che i residui di cera si depositino direttamente nel condotto uditivo esterno o, addirittura, sulla membrana timpanica. Da non sottovalutare, inoltre, il rischio di ustione della cute intorno all’orecchio.

Effetto sottovuoto per orecchie tappate da acqua: vero

Un semplice modo per far fuoriuscire l’acqua è quello di creare un effetto sottovuoto inserendo il dito indice nell’orecchio, premendolo lentamente e muovendolo per poter richiamare verso l’esterno l’acqua. È importante tamponare bene le orecchie con un asciugamano inclinando la testa per fare fuoriuscire il liquido in eccesso.

È raccomandato non utilizzare i cotton fioc che potrebbero spingere il cerume in profondità con aggravamento della situazione.

Phon per orecchie tappate da acqua: vero

Oggi si suggerisce anche di utilizzare il getto di aria del phon per aiutare ad asciugare l’acqua intrappolata nel canale uditivo, ma bisogna fare attenzione perché bisogna mantenere il phon a una certa distanza dall’orecchio e non si deve usare aria troppo calda.

Se subiamo cambiamenti di pressione o altitudine, il nostro organismo reagisce per proteggere l’orecchio medio dalla pressione atmosferica che cambia improvvisamente, e noi percepiamo un “ovattamento” alle orecchie. In questi casi si può soffiare il naso, masticare una gomma o aprire la bocca più volte (come se si stesse sbadigliando) per ristabilire la giusta pressione.

Concludendo, quindi, è possibile sottolineare come i rimedi della nonna possano aiutare a risolvere il problema dell’orecchio tappato, ma è importante prestare sempre attenzione. In particolare, bisognerebbe:

  • Conoscere la causa del disturbo;
  • Essere certi che non ci sia la necessità di un intervento medico.

Nel caso in cui ci siano dubbi sul motivo del disturbo o sussista possibilità di un’infezione o una patologia più grave, è sempre indispensabile rivolgersi allo specialista e non affidarsi autonomamente ai “consigli della nonna” che, per quanto validi, devono essere sempre ben valutati.

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