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Pubblicato il 18 Dicembre 2017 | Ultima modifica il 2 Novembre 2020

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Hai avuto gli orecchioni? Ecco i sintomi e la terapia della parotite

Gli orecchioni, una delle malattie più comuni che può colpire molto spesso i bambini durante l’infanzia, vengono più correttamente denominati con il termine parotite epidemica.

Cause della parotite epidemica

La parotite epidemica è una malattia infettiva virale molto contagiosa che si trasmette principalmente per contatto diretto attraverso la saliva o le goccioline respiratorie. La causa di questa patologia è da riscontrarsi nel Myxovirus Parotidis, un virus appartenente alla famiglia dei Paramyxovirus. Ne sono soggetti soprattutto i bambini a partire dai 2 anni di età fino all’adolescenza; meno frequente invece negli adulti, nei quali ha ad ogni modo un andamento più grave con maggior frequenza di complicazioni.

Sintomi della parotite epidemica

La parotite è diffusa ovunque in tutto il mondo e il periodo di maggior incidenza è la primavera. Il periodo d’incubazione varia dai 14 a 25 giorni, mentre la malattia ha una durata di circa 2 settimane.
I sintomi degli orecchioni sono facilmente riscontrabili in quanto durante il periodo d’incubazione del virus possono verificarsi le seguenti problematiche:

  • Febbre generalmente non troppo elevata
  • Dolori e contrazioni muscolari
  • Mancanza di appetito
  • Brividi

Il sintomo principale consiste però nel gonfiore delle ghiandole parotidi che si occupano della produzione di saliva e che sono collocate nel retrobocca, dietro ai rami della mandibola oppure sotto le orecchie. Questo gonfiore può essere accompagnato anche da dolore, soprattutto quando il soggetto mastica, deglutisce e parla. Durante questo periodo, inoltre, la febbre si alza superando anche i 38 °C.

Nell’arco di 2-3 giorni il gonfiore si estende rapidamente donando al viso una forma particolare a causa dello spostamento in avanti e in fuori dei padiglioni auricolari (da qui il termine orecchioni). In circa una settimana, le ghiandole ritornano alle dimensioni normali.

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È inoltre possibile che vengano coinvolti i seguenti organi:

  • Testicoli. Talvolta si può riscontrare un ingrossamento dei testicoli, accompagnati a dolore e vomito che tendono a passare nel giro di 5-7 giorni. In una piccola percentuale la parotite può esporre al rischio di sterilità.
  • Sistema nervoso centrale. Evidente in circa il 10% dei casi, può manifestarsi con una meningite, caratterizzata da febbre, cefalea, vomito, nausea, rigidità della nuca. Questi sintomi dovrebbero regredire entro 1-2 settimane senza conseguenze.
  • Il pancreas. Può essere accompagnata alla comparsa di dolori addominali, nausea, vomito, stitichezza o diarrea.

Rimedi alla parotite epidemica

La parotite epidemica, in quanto causata da un virus, non può essere trattata con antibiotici. I rimedi sono quindi trattamenti prevalentemente sintomatici, con antipiretici o analgesici. Per risolvere il problema, è importante dare sollievo ai sintomi, in quanto la malattia scompare autonomamente dopo il regolare decorso. Si consiglia quindi di:

  • Riposarsi
  • Mantenersi idratati con acqua, evitando bevande acide
  • Evitare alimenti dal forte sapore che stimolano la salivazione e conseguentemente il dolore e alimenti che richiedano molta masticazione
  • Applicare impacchi caldi e/o freddi
  • Assumere, se necessario, antidolorifici

La parotite può essere prevenuta con un vaccino che si è rivelato efficace nel 90% dei casi e che protegge per almeno 10 anni. Esso viene consigliato in associazione a quello contro il morbillo e la rosolia durante l’età infantile.

Se hai preso gli orecchioni, per recuperare le forze dopo la malattia, è utile integrare la dieta con sali minerali come il magnesio e il potassio, oltre ad introdurre fermenti lattici probiotici che ripristinano l’equilibrio intestinale e rafforzano le difese immunitarie.

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