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Pubblicato il 27 Dicembre 2017 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Otite del nuotatore: cause e rimedi

Il nuoto è uno degli sport più completi e importanti per la nostra salute e per il nostro benessere psicofisico. Nonostante ciò è importante prestare attenzione a particolari situazioni, come patologie che potrebbero peggiorare la nostra salute quando si entra in acqua. Tra queste c’è la cosiddetta otite del nuotatore, o otite esterna, un processo infiammatorio a carico del canale uditivo esterno.

Che cos’è l’otite del nuotatore

Come detto in precedenza, l’otite del nuotatore è un’infiammazione o un’infezione che colpisce il canale esterno dell’orecchio e talvolta può diffondersi fino al timpano. È definita otite del nuotatore in quanto può colpire i nuotatori che praticano questo sport in maniera assidua. All’interno dell’acqua della piscina, infatti, nonostante il cloro, è sempre presente una certa quantità di batteri. In questi casi è sufficiente un tuffo in acqua e il contatto del nostro padiglione auricolare con una colonia di questi batteri.

Sintomi dell’otite del nuotatore

Il primo sintomo che è possibile riscontrare è un fastidioso prurito dell’orecchio, che può precedere anche di alcuni giorni la comparsa di un forte dolore, che può acuirsi durante la deglutizione e la masticazione. Al dolore si può associare anche febbre e una sensazione di orecchio tappato, con possibilità di acufeni; esternamente invece si può notare un grande eritema dell’epidermide lesionata, con presenza di croste e fuoriuscita di materiale purulento. Tali sintomi si presentano nella fase acuta della patologia dopo circa 48 ore dall’infezione, mentre in quella cronica si protraggono per oltre 5-6 settimane.

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Cause dell’otite del nuotatore

L’otite del nuotatore può essere causata da differenti ragioni, ma la causa principale – come già detto in precedenza – è il continuo contatto con l’acqua. I batteri sono, infatti, i germi maggiormente coinvolti nelle infezioni dell’orecchio esterno: è sufficiente rimanere troppo a lungo in acqua, fare bagni troppo ravvicinati o non asciugare bene le orecchie una volta usciti dall’acqua per entrare in contatto con questi batteri.

È possibile contrarre l’otite del nuotatore anche a seguito di lavaggi dell’orecchio con detergenti aggressivi: i saponi, gli shampoo e i doccia schiuma possono entrare nel condotto uditivo e causare prurito. Il soggetto, grattandosi, può lesionare la pelle, permettendo ai batteri di entrare.

Rimedi all’otite del nuotatore

Generalmente l’otite del nuotatore non rappresenta una patologia grave e pericolosa e dovrebbe guarire da sola in qualche giorno. Nel caso in cui si volesse accelerare il processo di guarigione, è possibile farlo seguendo alcuni piccoli accorgimenti:

  • Evitare di bagnarlo ed evitare di andare a nuotare;
  • Non inserire nulla nell’orecchio come cotton-fioc o auricolari;
  • Utilizzare una soluzione salina e – aiutandosi con una siringa – disinfettare l’orecchio;
  • In caso di molto dolore, applicare un panno caldo sull’orecchio, un metodo sempre efficace;
  • Ad ogni modo, in base alla gravità della sintomatologia, può essere opportuno consultare il proprio medico, soprattutto se il fastidio o il prurito dovesse continuare oltre le 24 ore.

 

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