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Pubblicato il 28 Giugno 2019 | Ultima modifica il 25 Settembre 2020

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Sintomi della carenza di ferro: facciamo attenzione al nostro udito

Tra anemia (carenza di ferro) e ipoacusia (calo dell’udito) esiste una correlazione? Negli Stati Uniti, presso il College of Medicine della Pennsylvania State University, è stata condotta una ricerca su un campione di circa 305 mila persone di età compresa tra i 21 e i 90 anni. Si è constatato che, nell’82% dei soggetti con sintomi da carenza di ferro, esiste un maggiore rischio di avere un calo d’udito rispetto agli altri. Lo studio, pubblicato su AMA Otolaryngology – Head & Neck Surgery, constata che tra anemia e udito c’è uno stretto rapporto. Infatti, il basso livello di ferro può essere riscontrato in soggetti con otturazione dell’arteria labirintica, in presenza di malattie cardiovascolari, malattie demielinizzanti (danneggiamento della guaina di rivestimento dei nervi).

Sintomi della carenza di ferro o anemia

Elenchiamo alcuni sintomi dell’anemia:

  • Affaticamento, perché manca l’ossigeno trasportato dai globuli rossi, associato a sensazione di debolezza, irritabilità vertigini.
  • Tachicardia, perchè il cuore pompa di più, cercando di compensare la mancanza di ossigeno.
  • Difficoltà respiratoria, i polmoni cercano di inalare più ossigeno.
  • Stanchezza muscolare, sempre per mancanza di ossigeno nei muscoli.
  • Pallore.
  • Fragilità di unghie e capelli.
  • Mani e piedi freddi, diminuzione della tolleranza al freddo
  • Mucose pallide, perché la presenza inferiore di globuli rossi le rende meno colorate.

L’anemia può causare la perdita d’udito?

Il sentire è il risultato della capacità del nostro organismo (dell’apparato uditivo in particolare) di trasformare l’energia meccanica in elettrica e, da questa, in percezione sonora.

Il ferro è necessario per il funzionamento del sistema uditivo: consente l’ossigenazione delle cellule ciliate che si trovano nell’orecchio interno e che hanno il compito di trasmettere i suoni al cervello. Una mancanza di ossigeno può danneggiare queste cellule sensoriali, in casi estremi può farle morire.

Il ferro è indispensabile per il processo di normale mielinizzazione: i neuroni sono avvolti dalla mielina che isola elettricamente le cellule nervose, tra cui il nervo che dall’orecchio va al cervello. La sua carenza potrebbe avere ripercussioni nella trasmissione dell’onda elettrica attraverso il sistema nervoso, causando quindi la perdita dell’udito.

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Cause della carenza di ferro

Il ferro è uno degli elementi nutritivi essenziali per l’uomo, anche se è contenuto in quantità minime nell’organismo rispetto ad altre sostanze. Quando si scende sotto la soglia sufficiente, non dobbiamo preoccuparci, perché l’organismo può sempre attingere dalle riserve di ferro che si trovano nel fegato, o comunque contare su una serie di meccanismi di compensazione.

I sintomi di una carenza di ferro possono essere causati da:

– una sua eccessiva eliminazione. Una piccola quantità di ferro è eliminato ogni giorno dall’organismo tramite bile, urina, sudore e desquamazione della pelle. Ciò che però causa la maggiore perdita di ferro è la perdita di sangue. In alcuni casi si tratta di perdita fisiologica, come nel caso del sangue mestruale nelle donne, cui tuttavia il corpo riesce a sopperire.

Diminuito assorbimento. Un’alimentazione equilibrata diventa la migliore prevenzione in questo caso. Per questo motivo, chi segue una dieta vegetariana o vegana dovrebbe rivolgersi al nutrizionista in modo da seguire un programma alimentare che integri il ferro in maniera sufficiente attraverso le giuste quantità di alimenti vegetali. Gli alimenti di origine animale, escluso il latte e i derivati, sono più ricchi di ferro rispetto agli alimenti di origine vegetale.

Facciamo un esempio: la medesima quantità di ferro contenuta in pari quantità di fagioli e carne, porta a un assorbimento di ferro differente nel nostro organismo, il ferro contenuto nella carne si assorbe più facilmente. Questo accade perché il ferro ferrico presente nei vegetali, non è immediatamente assorbibile dall’organismo se non attraverso una reazione di “riduzione” che lo trasforma in ferro ferroso, riconoscibile dalle cellule corporee.

L’acido ascorbico, o vitamina C, che troviamo in grande quantità negli agrumi, è una sostanza in grado di attivare la reazione di “riduzione”.I sintomi di una carenza di ferro possono non essere legati ad una alimentazione scorretta. Un malassorbimento intestinale causato da diarrea o assunzione eccessiva di lassativi, può intaccare le mucose intestinali, causando un cattivo l’assorbimento del ferro, per questo sarà opportuno prevenire le cause, chiedendo consiglio a uno specialista. Fondamentale è capire quale sia la causa per risolvere il problema, magari ricorrendo ad analisi mirate.

Dieta ideale contro la carenza di ferro

È probabile che, correggendo la carenza di ferro, l’udito possa migliorare. Sono consigliabili integrazioni orali, con pillole contenenti alte quantità di ferro e un’alimentazione sana, costituita principalmente da cibi contenenti vitamine B9 e B12.

Gli alimenti che contengono le vitamine B9 e B12 sono:

  • carne e rosso d’uovo
  • Verdure a foglia verde
  • Legumi
  • Cereali integrali

Fonti:

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