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Pubblicato il 3 Aprile 2019 | Ultima modifica il 6 Ottobre 2022

Salute degli Occhi

Come trattare l’herpes oculare, un’infezione silenziosa ma dannosa

L’herpes oculare è una patologia infettiva degli occhi causata da herpes simplex, virus responsabile d’infezioni a carico dei nervi e delle mucose umane. In generale, le forme più comuni sono l’herpes labiale e l’herpes genitale.

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Come si trasmette l’herpes oculare?

L’infezione primaria da herpes simplex (appartenenti alla famiglia degli herpesvirus e divisi nei due tipi HSV-1 e HSV-2) è solitamente asintomatica e avviene tramite diretto contatto con mucose infette.

Si stima che nel corso della vita la totalità degli esseri umani venga in contatto con questi virus, la cui peculiarità è quella di entrare nelle terminazioni nervose sensoriali o autonome della pelle e delle mucose e raggiungere i gangli neuronali (trigemino o sacrale) afferenti.

In queste sedi il virus persiste in uno stato di latenza fino all’attivazione e conseguente re-invasione delle mucose, dovute a condizioni di maggiore vulnerabilità, come in caso di stress o traumi. Il virus quiescente nel ganglio trigemino può riattivarsi anche attraverso il ramo oftalmico causando così l’herpes oculare, anche se nell’infezione primaria antecedente l’occhio non era coinvolto.

Sintomi da prima infezione oculare includono congiuntivite e blefarite, con possibile rash cutaneo e rigonfiamento del linfonodo peri-auricolare; contro l’infezione si possono usare farmaci antivirali.

Nelle infezioni successive e ricorrenti invece l’herpes oculare può raggiungere regioni interne dell’occhio con maggiore rischio di sviluppare lesioni permanenti e conseguente perdita della vista. Vediamo nel dettaglio quali aree possono essere colpite.

La principale forma di herpes oculare: la cheratite erpetica

Si parla di cheratite erpetica quando il virus infetta la cornea, la parte più esterna dell’occhio, formata dallo strato epiteliale, stromale ed endoteliale. A seconda della regione infetta si distinguono:

  • Cheratite epiteliale. Rappresenta i 2/3 delle infezioni oculari erpetiche. Spesso la forma di prima infezione oculare causa nei pazienti visione offuscata, arrossamento, sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, bruciore e fotofobia. All’esame oftalmologico saranno evidenti lesioni dell’epitelio, dovute alla distruzione dello strato cellulare da parte del virus e dalla reazione immunitaria del paziente stesso.

La diagnosi di questa patologia è difficile: si basa prettamente sui sintomi clinici, poiché la presenza d’infezione latente in gran parte della popolazione rende gli esami sierologici inutili.

La cheratite erpetica epiteliale si risolve autonomamente; antivirali topici possono però velocizzarne la risoluzione, mentre gocce oculari lubrificanti possono ridurne i fastidiosi sintomi.

  • Cheratite stromale. Si sviluppa soprattutto in caso di infezione ricorrente. Meno frequente ma potenzialmente più dannosa della cheratite epiteliale, l’infezione di questo strato intermedio della cornea può causare cicatrici permanenti, fibrosi, assottigliamento e vascolarizzazione intra-stromale, con possibile riduzione visiva e perforazione oculare.

Anche in questo caso la diagnosi è complessa e richiede la valutazione sintomatica e storica del paziente. Steroidi e antivirali topici ne aiutano la sua risoluzione, mentre antivirali per via sistemica ne possono prevenire la ricorrenza.

  • Cheratite endoteliale: molto rara, coinvolge lo strato corneale più interno. Dai sintomi simili alle altre forme di cheratiti, causa un peculiare aumento della pressione intraoculare. Accompagnando spesso la cheratite stromale, l’approccio terapeutico è analogo.

Altre forme di herpes oculare

In rari casi, specialmente in pazienti immuno-compromessi, l’herpes oculare può interessare compartimenti dell’occhio più interni, come l’iride e la retina. In questi casi (iridociclite e retinite rispettivamente) gli antivirali topici, non penetrando in profondità nel tessuto, sono di scarso aiuto e possono al contrario causare tossicità se utilizzati per un periodo prolungato.

Può essere benefico invece il loro utilizzo sistemico, combinato a steroidi topici. La retinite in particolare può essere molto insidiosa: non solo può provocare il distaccamento della retina e la totale perdita della vista, ma può anche essere associata a encefalite o meningite ed essere quindi letale.

Ecco perché l’herpes oculare, sebbene si sviluppi in una minima percentuale degli individui infetti dal virus, è una delle maggiori cause di cecità nel mondo, soprattutto in paesi in via di sviluppo. Per trattare adeguatamente l’infezione, è necessario capire quale distretto dell’occhio ne è stato affetto e intervenire tempestivamente.

 

FONTI:
Herpes simplex keratitis: challenges in diagnosis and clinical management. Tayaba N. Azher et al. Clinical ophthalmology, 2017;
Herpes simplex keratitis. Geoffrey M.Hill et al. Disease-a-Month, 2014;
Susceptibility of Human Iris Stromal Cells to Herpes Simplex Virus 1 Entry. John Baldwin et al. Journal of virology, 2013;
Necrotizing Herpetic Retinitis. Emmet T. Cunningham et al. Ocular immunology and inflammation, 2014.

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