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Pubblicato il 12 Agosto 2019 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

Salute degli Occhi

Cos’è il glaucoma all’occhio e come si manifesta

Malattia oculare progressiva, il glaucoma è la principale causa di cecità irreversibile nei paesi industrializzati. Il suo esordio è subdolo, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “ladro silenzioso della vista”. Pressoché impossibile infatti individuare i sintomi premonitori del glaucoma, dal momento che spesso inizia e progredisce in maniera silente. L’unica forma di prevenzione consiste nel sottoporsi a una visita oculistica una volta all’anno.

Si stima che in Italia il glaucoma colpisca fino a un milione di persone, la metà delle quali non ne è ancora a conoscenza, poiché non effettua regolari visite di controllo, che in caso di familiarità devono iniziare già a partire dai 40 anni. La malattia può essere infatti arrestata solo se diagnosticata in stadio iniziale e curata tempestivamente.

Le cause del glaucoma

Il glaucoma è dovuto all’aumento della pressione intraoculare: se è troppo elevata, a lungo andare il bulbo oculare si danneggia a livello della testa del nervo ottico, situata nella zona centrale della retina.
L’aumento della pressione danneggia irreparabilmente i neuroni che trasportano i  segnali che vanno a costituire l’immagine, così come viene percepita, nella trasmissione da retina a cervello.

Età e familiarità sono i principali fattori di rischio. Sono inoltre più a rischio di ammalarsi le persone con miopia elevata, i diabetici e chi segue terapie cortisoniche per lunghi periodi. Dal punto di vista anatomico un ridotto spessore della cornea e una alterazione del disco ottico, rilevabile con esame del fundus, rappresentano altri fattori di rischio.

Per poter identificare i sintomi premonitori del glaucoma occorre tenere presente che la perdita della visione inizia con la riduzione dell’area visiva periferica, cosa di cui spesso la persona non si accorge perchè riesce comunque a vedere l’oggetto che fissa. Progressivamente, se il glaucoma non viene trattato con successo, vengono perse altre porzioni del campo visivo. Si passa alla visione “a tunnel” e l’acuità visiva si riduce fino alla cecità completa.

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Tipi di glaucoma

Esistono due forme di glaucoma: la più frequente è il glaucoma cronico ad angolo aperto, che interessa circa l’80% dei casi. Questa si verifica quando il liquido presente nell’occhio, l’umor acqueo, incontra un ostacolo che ne impedisce il deflusso. Questa forma si sviluppa in modo lento e asintomatico; il sintomo più importante è lo sviluppo di macchie di perdita della vista, che avviene nel giro di mesi o anni, tanto che e al momento della diagnosi il nervo ottico è ormai danneggiato.

Il glaucoma acuto ad angolo chiuso colpisce invece il 10% dei casi, in maggioranza donne.
In questo caso si verifica un improvviso aumento della pressione e il deflusso del liquido viene bloccato di colpo. Questo porta alla comparsa di sintomi come dolore violento agli occhi, nausea, vomito, offuscamento della vista, luci alonate. Se non curata tempestivamente questa forma può portare alla cecità in breve tempo.

Esiste poi il glaucoma congenito, una forma rara presente fin dalla nascita che colpisce un neonato su 10mila. Si manifesta con fastidio alla luce e lacrimazione eccessiva, oltre a un aumento delle dimensioni dell’occhio causato dalla pressione oculare e una opacizzazione della cornea. Alcune condizioni come diabete, emorragie, tumori e l’uso di alcuni farmaci possono infine causare il cosiddetto glaucoma secondario.

Diagnosi

La diagnosi di glaucoma si basa sulla misurazione della pressione intraoculare per mezzo di un tonometro, sull’osservazione del nervo ottico per mezzo di un oftalmoscopio e sulla perimetria computerizzata, ossia l’esame del campo visivo.
Questo esame serve a valutare la sensibilità delle diverse zone della retina per identificare precocemente i danni, e a valutare l’efficacia della terapia.

Il valore della pressione interna dell’occhio, che si misura in “millimetri di mercurio” dovrebbe essere compreso tra i 10 e i 20 millimetri di mercurio; il glaucoma è generalmente associato a valori superiori a 20-21 mmHg. Secondo studi recenti vi sarebbe una debole relazione tra la pressione arteriosa e quella oculare: individui ipertesi avrebbero maggiore probabilità di soffrire di pressione intraoculare elevata e quindi sarebbero a maggior rischio di sviluppare il glaucoma.

Glaucoma: Come si cura il glaucoma

La terapia prevede l’instillazione di colliri specifici, ipotonizzanti, per per abbassare la pressione oculare. Per essere efficace deve essere seguita scrupolosamente e mai sospesa senza aver prima consultato l’oculista.
I colliri possono causare bruciore, arrossamento dell’occhio e mal di testa, che di solito scompaiono dopo poche settimane.

Le cure naturali per il glaucoma non possono sostituire quelle farmacologiche; tuttavia a volte vengono prescritti integratori alimentari a base di sostanze antiossidanti per contribuire alla protezione del nervo ottico, come il coenzima Q10. Dal punto di vista dell’alimentazione è utile una dieta ricca di vitamine e polifenoli per una azione antiossidante. Quando la malattia viene diagnosticata troppo tardi, il danno non è più reversibile. In questo caso o qualora la terapia si riveli inefficace potrebbe rendersi necessario ricorrere alla chirurgia o al laser per impedire l’evoluzione della malattia.

Fonti:

– IAPB Italia onlus – Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità
– Humanitas salute
– Merck Manual

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