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Pubblicato il 23 Maggio 2018 | Ultima modifica il 6 Ottobre 2022

Salute degli Occhi

Vedi le “mosche volanti”? Scopri, cause, prevenzione e rimedi alle miodesopsie

Se capita di vedere all’interno del nostro campo visivo degli oggetti filiformi o puntiformi specialmente quando fissiamo una superficie o uno sfondo chiaro e luminoso, è possibile che siamo in presenza di quello che viene definito comunemente il fenomeno delle “mosche volanti”.


Le miodesopsie (dal greco òpsis =“visione” e myōdes=“simile a mosche”), comunemente dette mosche volanti, sono un disturbo della vista provocato dalla presenza di corpi mobili sull’umore vitreo, che ostacolando il passaggio della luce attraverso il bulbo oculare, generano ombre sulla superficie della retina facendoci percepire questi addensamenti come filamenti o puntini neri che possono variare nella forma (tipo ragnatele, circolari o filamentose), nella dimensione e nella quantità.

È un fenomeno che solitamente compare più spesso dopo i 40-50 anni, soprattutto in chi ha già una seria miopia.

Sintomi

Come già accennato, le mosche volanti si presentano sotto forma di macchie scure e filamentose. Sono molto fastidiose e possono interferire con la normale visione, limitando molte attività che richiedono di mantenere gli occhi fissi su un’immagine come per esempio lavorare al computer, leggere, guidare e tanti altri lavori.

Cause

Solitamente le miodesopsie si manifestano naturalmente o in seguito a fenomeni degenerativi del corpo vitreo, struttura gelatinosa che supporta il cristallino del nostro occhio, costituita per la maggior parte da acqua. Questa, infatti, in seguito a un processo fisiologico di disidratazione legato spesso all’invecchiamento, perde la propria trasparenza a causa di una riduzione della componente acquosa. La perdita di liquido provoca la formazione di piccoli frammenti di proteine o addensamenti che, bloccando in parte i raggi luminosi che penetrano nell’occhio, proiettano le loro ombre sulla retina e si spostano ogni volta che muoviamo gli occhi.

Il più delle volte le principali cause dell’insorgere di questo fenomeno sono:

  • Invecchiamento: il corpo vitreo, non essendo vascolarizzato, ha un ricambio metabolico minimo, ed è quindi il primo tessuto dell’organismo ad andare incontro a degenerazioni.
  • Grave miopia: la miopia al di sopra delle cinque diottrie può causare l’accelerazione dei processi di degenerazione dell’umor vitreo.
  • Violenti traumi alla testa
  • Disidratazione
  • Pressione intraoculare troppo elevata
  • Chirurgia laser refrattiva: è possibile che il rimodellamento della superficie corneale con la chirurgia laser generi uno stress meccanico eccessivo per il vitreo, portando alla comparsa di corpi mobili.
  • Amiloidosi: malattia caratterizzata dall’accumulo, in sede extracellulare, di materiale proteico insolubile, denominato amiloide.  In casi estremamente rari, chi contrae questa patologia può depositare questa proteina nel vitreo, compromettendone gravemente il funzionamento.

Solitamente si tratta di un disturbo di lieve entità, ma in determinate circostanze non va sottovalutato perché potrebbe essere la spia di una patologia più grave. In particolare se la visione di mosche voltanti è preceduta da flash luminosi o lampi di luce, questo può indicarci che siamo in presenza di un principio di distaccato di retina.  La retina staccata subisce danni irreversibili, con conseguenze estremamente negative sulla vista. Ecco perché in presenza di questi segnali è opportuno fare una visita oculistica il prima possibile per valutare se è già avvenuto un possibile distacco.

Cure e rimedi

Per porre rimedio a questo disturbo della vista esistono più che altro dei palliativi, quali idratarsi abbondantemente (almeno due litri d’acqua al giorno), e aggiungere un’integrazione di sali minerali, in particolare di potassio.  Al momento, infatti, non esiste una terapia farmacologica che elimini completamente il fenomeno. È importante comunque cercare per quanto possibile di evitare di guardare anche ossessivamente il corpo mobile cercando invece di concentrarsi più sull’immagine davanti a noi piuttosto che su queste ombre.

E se il distacco di retina fosse già avvenuto? In questi casi l’unica strategia possibile è la chirurgia e intervenire velocemente per fermare l’avanzata dello scollamento. Infatti se individuato per tempo, un principio di distacco di retina può essere bloccato sul nascere, ricorrendo al laser termico che permette di saldare e cicatrizzare la retina, minimizzando così il rischio di separazione.

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Prevenzione

È molto difficile individuare delle azioni certe ed efficaci per prevenire la formazione delle miodesopsie. Sicuramente condurre una vita sana, seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura per integrare le perdite di sali minerali, bere molta acqua e, soprattutto nei mesi più caldi, utilizzare integratori alimentari ricchi di vitamine e sali minerali, possono essere un valido aiuto nei confronti di questo problema.

Più dettagliatamente, ecco alcuni preziosi consigli per cercare di ritardare il processo degenerativo del vitreo:

  • Bere molto durante la giornata, sia ai pasti che lontano da essi.
  • Evitare di esporre i nostri occhi al sole intenso, utilizzare sempre adeguati occhiali filtranti. Non dimentichiamoci, infatti, che i raggi UV-A e UV-B accelerano i processi di invecchiamento cellulare e di degenerazione dell’acido ialuronico del vitreo.
  • Cercare di evitare traumi alla testa e attività sportive troppo intense.
  • Mantenere un ritmo sonno-veglia costante cercando di rispettare le proprie esigenze: un buon riposo consente una miglior sopportazione delle miodesopsie già presenti.
  • Seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura, limitando i grassi animali e le quantità eccessive di calorie: la presenza di radicali liberi accelera infatti i processi di invecchiamento, coinvolgendo in modo indiretto anche il vitreo.
  • Utilizzare gocce lubrificanti a base di camomilla, eufrasia o amamelide. Queste infatti sono molto utili per rinfrescare gli occhi stanchi affaticati da stress, computer, notti insonni, inquinamento e, grazie alle loro proprietà rinfrescanti e calmanti, aiutano ad alleviare i disturbi da secchezza oculare tipici dell’avanzamento dell’età.

Nel caso che il processo degenerativo fosse già in atto, oltre i consigli elencati è assolutamente necessario mantenere un atteggiamento psicologico positivo che può aiutare moltissimo nel convivere con questo disturbo: è fondamentale non lasciarsi prendere dal panico, mantenere la calma, non fissare continuamente il movimento delle mosche volanti e concentrarsi il più possibile nelle proprie attività quotidiane, così da aiutare il cervello non pensare continuamente alla nostra condizione.

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