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Pubblicato il 18 Febbraio 2019 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Fegato grasso? Ecco la dieta per ripartire

A volte è associato all’obesità, altre volte all’assunzione di farmaci. In ogni caso, il fegato grasso si sconfigge a tavola. Scopri i principi della dieta depurativa più adatta per combatterlo.

Quando il grasso si accumula nel fegato tra i sintomi riscontrabili troviamo l’aumento della stanchezza e fastidi alla parte alta, a destra, dell’addome. Queste manifestazioni potrebbero degenerare in un’infiammazione, che a sua volta può condurre a cirrosi e tumore epatico.

È questo quello che succede quando si ha a che fare con il fegato grasso. A volte si tratta di un problema associato al consumo eccessivo di alcolici; in questi casi si parla di steatoepatite alcolica. Altre volte, invece, l’alcol non c’entra: il grasso si deposita nel fegato causando la cosiddetta steatoepatite non alcolica.

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A soffrire di questa seconda forma di fegato grasso è un quarto della popolazione mondiale. Il problema compare a partire dalla mezza età ed è più frequente fra chi convive con diabete di tipo 2, obesità, pressione alta, sindrome metabolica (o altri disturbi metabolici) o alcune infezioni, come quella da virus dell’epatite C.

Anche una rapida perdita di peso, l’assunzione di farmaci come i corticosteroidi e l’esposizione a tossine possono essere associate al fegato grasso non alcolico. Non è però detto che la situazione debba sempre degenerare in cirrosi: nelle forme di fegato grasso “semplice” potrebbe anche non esserci infiammazione. È però sempre bene correre ai ripari agendo, prima di tutto, sulla dieta.

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La dieta depurativa contro il fegato grasso

Agire sulla dieta per combattere il fegato grasso è talmente importante che esistono vere e proprie linee guida. In caso di eccesso di peso, deve essere una dieta dimagrante; il fegato grasso non alcolico, infatti, è fortemente associato all’obesità. Il grasso di troppo contribuisce all’infiammazione e all’insulino-resistenza, a sua volta associata al diabete. Perdere peso porta invece alla normalizzazione dei livelli degli enzimi epatici alterati in caso di fegato grasso e al miglioramento dell’infiammazione.

La dieta contro il fegato grasso deve mirare anche all’assunzione dei giusti nutrienti nelle giuste proporzioni. Come immaginabile, il consumo di grassi dovrebbe essere mantenuto al di sotto del 30% delle energie assunte quotidianamente. A contare, però, è anche la qualità: meglio preferire i grassi insaturi rispetto ai grassi saturi e trans.

Infine, è consigliabile limitare l’assunzione di carboidrati al 40-50% delle energie quotidiane, facendo una particolare attenzione a non superare il 10% in forma di zuccheri semplici. Fra questi è particolarmente importante limitare il fruttosio, che stimola la produzione di lipidi.

Fegato grasso e dieta: cosa mangiare

Dal punto di vista pratico, i principi della dieta depurativa contro il fegato grasso si concretizzano in un’alimentazione ricca di frutta e verdura in cui si preferiscono fonti di carboidrati ricche di fibre (cereali integrali e legumi) e in cui il grasso da condimento preferito è l’olio extravergine d’oliva. Mangiare pesce e noci aiuta ad assumere grassi insaturi omega 3; meglio invece evitare le bevande analcoliche ricche di fruttosio.

Ecco altre indicazioni utili per una dieta depurativa:

. Preferire le carni povere di grasso, soprattutto quella bianca.

. Evitare le fritture. È meglio preferire metodi di cottura più leggeri (bollitura, al vapore o al forno) senza aggiunta di grassi.

. Eliminare il fast food.

. Mangiare frutta e verdura ricca di vitamine antiossidanti, come peperoni rossi, carote e ribes nero.

Un ultimo consiglio: provare i benefici delle bacche di aronia, che aiutano a inibire l’ossidazione del colesterolo “cattivo” e a ridurre gli effetti negativi del fruttosio.

 

Fonti articolo:
– Johns Hopkins Medicine. Digestive Weight Loss Center. Fatty Liver Disease (NAFLD). https://goo.gl/84UBd1. 22/01/19
– Kargulewicz A et al. Dietary recommendations for patients with nonalcoholic fatty liver disease. Prz Gastroenterol. 2014; 9(1): 18–23. doi: 10.5114/pg.2014.40845
– MedlinePlus. Fatty Liver Disease. https://goo.gl/3XvxT9. 22/01/19

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