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Pubblicato il 27 Settembre 2018 | Ultima modifica il 4 Marzo 2020

Colesterolo

Ipotiroidismo e colesterolo: dieta e rimedi terapeutici

Ipotiroidismo e dieta sono correlati? Quando il colesterolo è alto è istintivo per tutti pensare alla dieta come causa principale ma nessuno pensa alla tiroide che può avere effetti sul livello del colesterolo nel sangue. Pochi, infatti, sanno che un livello troppo alto o troppo basso di ormone tiroideo, può far oscillare i livelli di colesterolo. Vediamo allora come la tiroide influisce sul colesterolo e perché.

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Tiroide e ormoni tiroidei

La tiroide è una ghiandola, a forma di farfalla, presente all’interno del collo posizionata tra trachea e laringe, che produce gli ormoni che controllano il metabolismo. Viene comandata dall’ipofisi che, se avverte il basso contenuto di ormoni tiroidei, rilascia TSH che la induce a rilasciare più ormoni.

Gli ormoni tiroidei sono il T4 ed il T3. Il primo è in realtà un pro-ormone che il corpo converte nel secondo che, di fatto, è il vero ormone attivo.

La tiroide può alterare la produzione dei suoi ormoni in due modi:

  • Se è; poco attiva ne produce pochi e si verifica una condizione di ipotiroidismo in cui la quantità di ormoni è insufficiente alle esigenze dell’organismo umano.
  • Quando è iperattiva si verificherà l’ipertiroidismo caratterizzato da una produzione, con conseguente incremento, di ormoni tiroidei anche quando non c’è realmente bisogno.

Di conseguenza, entrambe le alterazioni si manifesteranno con sintomi, più o meno evidenti, in base alla gravità del problema.

Sintomi di ipotiroidismo:

  • Stanchezza e debolezza
  • Mani e piedi freddi
  • Tendenza all’aumento di peso
  • Battito cardiaco lento
  • Unghie fragili e perdita di capelli
  • Pelle secca

Sintomi di ipertiroidismo:

  • Aumento di appetito
  • Agitazione e nervosismo
  • Perdita di peso.
  • Battito cardiaco accelerato
  • Pelle secca
  • Disturbi del sonno

Oltre questi sintomi evidenti e percepibili, bisogna anche considerare come, un malfunzionamento di questa ghiandola, possa portare a variazioni dei valori di colesterolo nel sangue (che non causa alcun sintomo) con conseguenti rischi cardiovascolari tanto da essere definito ”killer silenzioso”.

Ipotiroidismo e colesterolo

Gli ormoni tiroidei controllano e regolano l’assetto lipidico e delle lipoproteine ed è per questo che in caso di ipotiroidismo si riscontrerà una ipercolesterolemia determinata da:

  • aumentata sintesi del colesterolo nel fegato
  • rallentato metabolismo del colesterolo con conseguente accumulo
  • l’ormone tiroideo T4 viene convertito in ormone tiroideo T3 nel fegato che agisce sull’allontanamento di lipidi e colesterolo. Se non c’è abbastanza T3 prodotta per rimuovere il grasso il risultato è un elevato livello di colesterolo.

Quando invece si ha una condizione di ipertiroidismo, al contrario, si hanno effetti opposti sul colesterolo poiché ne riduce i livelli in quanto:

  • gli ormoni tiroidei stimolano la lipolisi (utilizzo di grasso a scopo energetico),
  • si determina un’aumentata eliminazione di colesterolo

In caso di sintomi, è bene non sottovalutarli e controllare sia tiroide che colesterolo per poter intervenire adeguatamente.

La terapia per l’ipotiroidismo

In presenza di ipotiroidismo si utilizza la tiroxina sintetica, una terapia ormonale sostitutiva che possa recuperare la funzionalità della ghiandola. In caso di ipertiroidismo si somministreranno molecole che contrastano l’eccessiva secrezione degli ormoni da parte della tiroide.

Per il colesterolo la terapia prevede uso di statine che però possono presentare effetti collaterali come dolori muscolari, infiammazioni articolari e problematiche epatiche.

Se le alterazioni del colesterolo sono determinate da una problematica della tiroide, ripristinando gli ormoni tiroidei, si normalizza anche il colesterolo. Prima di iniziare una terapia con statine è dunque meglio sottoporsi ad un dosaggio di TSH che possa suggerirci la giusta strada terapeutica anche perché, se la causa del colesterolo alto fosse l’ipotiroidismo, gli effetti collaterali delle statine potrebbero manifestarsi maggiormente.

Alla giusta terapia è indispensabile associare un giusto stile di vita adottando una sana alimentazione e praticando attività fisica.

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Ipotiroidismo e dieta: gli alimenti consigliati

Perché si possa parlare di corretta alimentazione è necessario l’utilizzo di frutta e verdura ricche di vitamine e minerali. In caso di ipotiroidismo e colesterolo alto si consiglia:

  • prediligere cibi di origine vegetale
  • ridurre il consumo di grassi
  • mangiare pesce, consigliate sardine e sgombro, ricchi di omega 3 e iodio, minerale essenziale per la normale funzionalità della tiroide, la cui carenza potrebbe portare ad ipotiroidismo
  • insaporire con sale iodato
  • assumere fibre che, riducono l’assorbimento del colesterolo nel sangue e migliorano la stipsi determinata da ipotiroidismo
  • integrare con probiotici che mantengono una giusta flora batterica intestinale condizione necessaria per uno stato di salute generale per il controllo della ipercolesterolemia. In particolare, il Bifidobacterium Longum BB536 aiuta a ridurre il riassorbimento intestinale del colesterolo riducendone così i valori.

L’associazione tra tiroide e colesterolo è molto importante e non va sottovalutata. In caso di alterazione del livello di colesterolo è quindi necessario indagare sulla funzionalità della tiroide al fine di poter effettuare la giusta terapia senza rischiare di  peggiorare la situazione.

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