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Pubblicato il 26 Febbraio 2019 | Ultima modifica il 4 Dicembre 2019

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Dolore e fitte ai fianchi durante lo sport: come superarli

Il dolore ai fianchi è una sensazione che interessa un lato (destro o sinistro) dell’addome, cioè dell’area compresa tra la fine del bacino, l’inizio della gabbia toracica e parte della schiena.

Nella maggior parte dei casi, avvertire il dolore al fianco sinistro (milza) o destro (fegato) mentre si sta svolgendo altre attività fisiche e sport – come, corsa, ciclismo, aerobica, basket, nuoto, calcio, equitazione etc. – è normale, soprattutto se si è principianti o poco allenati. Si tratta comunque di un disagio solitamente momentaneo che tende a risolversi in breve tempo.

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Cause del dolore ai fianchi

In inglese, l’espressione side stitch (che vuol dire letteralmente fitta al fianco) si riferisce al dolore al fianco che compare durante l’attività fisica. Dal punto di vista più propriamente tecnico, tale disagio è identificato con l’acronimo ETAP, che sta per Exercise-related Transient Abdominal Pain, cioè dolore addominale transitorio legato all’esercizio fisico.

Nella maggior parte dei casi, il dolore o le fitte ai fianchi sono provocati dalle sollecitazioni sul diaframma, che a loro volta determinano tensioni ai legamenti connessi a questo muscolo, il quale è quindi colpito da spasmi o crampi. La conseguenza è una sensazione di dolore al lato destro oppure sinistro dell’addome, all’altezza dell’ombelico.

Ma cosa succede nel dettaglio?

Quando s’inspira il diaframma si spinge verso il basso e si contrae; viceversa, quando si espira, il diaframma si alza e si rilassa.

Durante l’attività fisica, come ad esempio la corsa, il movimento sussultorio incide sui muscoli, sulle ossa e anche sugli organi interni. Infatti, quando il piede poggia al suolo, gli organi sono spinti verso il basso mentre il diaframma tende a salire. In tal modo si possono arrecare tensioni sugli organi a diretto contatto con il diaframma – ad esempio la milza – e i legamenti tra il diaframma e i tutti i vari organi a esso connessi, quali il fegato e lo stomaco. Man mano che si continua a correre, le ripetute pressioni sui legamenti e sugli organi circostanti al diaframma possono produrre un indolenzimento e possibili spasmi a questo muscolo.

Ma non è finita. Durante l’attività sportiva ed in particolare nei soggetti fuori forma o nei principianti, il diaframma riceve sempre meno ossigeno. Questa mancanza può creare il seguente duplice effetto:

1) da una parte i muscoli – diaframma compreso – richiedono maggior ossigeno per via dell’attività fisica e saranno per questo più facilmente soggetti a crampi;

2) dall’altra, quando il fiato si fa corto, i respiri tendono ad essere rapidi e poco profondi; questo non dà al diaframma la possibilità di rilassarsi completamente, per cui il muscolo resta sempre contratto. Tale condizione tende a peggiorare ulteriormente le tensioni e le pressioni sugli organi e sui legamenti intorno al diaframma, aumentando altresì il bisogno di ossigeno causato dalla costante contrazione.

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Consigli per evitare il dolore ai fianchi

Analizzate le cause, ecco alcuni consigli e rimedi per evitare i dolori o le fitte ai fianchi:

– Allenare gli addominali. Rinforzare i muscoli dell’addome aiuta a mantenere una postura corretta e a limitare le pressioni sugli organi interni e sui legamenti connessi al diaframma.

– Evitare di fare respiri corti e rapidi. Cercare di respirare intensamente e seguendo un ritmo costante, soprattutto mentre si sta facendo un esercizio ad alto impatto (come la corsa, l’aerobica, il rugby, il calcio, il tennis, la danza etc.).

– Regolare la propria respirazione in base al lato in cui si avvertono le fitte ai fianchi. Se si tende a espirare quando si atterra sul piede destro, bisogna tenere a mente che si va a creare una maggiore tensione sui legamenti tra il fegato e il diaframma, aumentando l’attrito tra questi due organi. Quindi, se nel corso di un’attività sportiva si percepisce dolore sul lato destro, allora è bene provare a espirare quando è il piede sinistro a toccare terra. Viceversa, se è il fianco sinistro a fare male potrebbe trattarsi del mal di milza da attività fisica; in questo caso si può provare a espirare quando si tocca il suolo con il piede destro in modo da diminuire la pressione sul lato sinistro. In entrambi i casi bisogna respirare regolarmente, nel modo più naturale possibile, evitando di forzare la respirazione.

– Il riscaldamento iniziale. È sempre un’ottima strategia per prepararsi a qualsiasi tipo di allenamento. Infatti, lo stretching aiuta non solo a prevenire il dolore al fianco sinistro o destro, ma anche a ridurre la probabilità d’infortuni. Prima di eseguire qualsiasi altra attività fisica, è bene riscaldarsi, cercando di allungare anche la zona degli addominali. Se prima di cominciare si avverte già un dolore al lato, provare a fare qualche semplice movimento di stretching mentre si cammina, per esempio, allungare le braccia verso l’alto mentre s’inspira, e poi riportare le braccia lentamente verso il basso mentre si espira. Questo movimento contribuisce ad alleviare alcune delle tensioni sul diaframma e a sbarazzarsi dei dolori laterali.

– Premere gradualmente e in profondità con le dita sulla zona in cui si avverte il dolore. Si può provare a massaggiare l’area indolenzita. Nel frattempo si consiglia di respirare profondamente. Questo massaggio dovrebbe accelerare la scomparsa del fastidio.

– Evitare di mangiare entro le tre ore che precedono lo svolgimento dell’attività fisica. Lo stomaco vuoto, oltre ad essere più leggero, occupa meno spazio nella cavità addominale. Entrambi questi fattori (peso e dimensione dello stomaco) contribuiscono a ridurre le pressioni sui legamenti tra il diaframma e lo stomaco.

– Evitare i cibi contenenti troppi grassi e fibre. Nel caso in cui si avverte il bisogno di mangiare qualcosa prima della corsa, si consiglia di evitare cibi contenti grassi e fibre poiché questi facilitano la comparsa del dolore al fianco sinistro (milza). In ogni caso, si consiglia di non mangiare durante le tre ore precedenti l’attività fisica, in modo da assicurarsi che vi sia una totale digestione degli alimenti. Infine, non consumare eccessive quantità di bibite contenenti zucchero, preferendo l’acqua o le bevande ipotoniche durante l’attività fisica.

Altre possibili cause del dolore ai fianchi

In generale, i fattori all’origine delle fitte ai fianchi possono essere vari e molteplici. Tra le cause più comuni rientrano anche patologie di natura epatica (epatite, e cirrosi) e biliari (calcoli alla colecisti). Altre possibili cause possono essere la pancreatite e l’appendicite.

Inoltre, il dolore ai fianchi può apparire in caso di disturbi renali, ernia addominale, malattie del tratto destro dell’intestino (appendicite, colite, sindrome dell’intestino irritabile, morbo di Crohn e tumore al colon-retto), e disturbi dell’apparato riproduttivo (endometriosi e cisti ovariche).

Infine, si consiglia di rivolgersi al proprio medico se:

– si avverte dolore ai fianchi con febbre alta, brividi, nausea o vomito;

– si hanno perdite di sangue (colore rosso o marrone) nelle urine;

– il dolore al fianco persiste.

 

Fonti:
– A stitch in time. P McCrory. Br J Sports Med. 2007 Mar; 41(3): 125. PMID: 17337487
– What do we know about the exercise-related transient abdominal pain ? Saubade M, Gabioud A, Karatzios C, Besson C, Gremion G, Benaim C, Fell J, Gojanovic B. Rev Med Suisse. 2016 Jul 13;12(525):1272-1277. French. PMID: 28665562
– Exercise-related transient abdominal pain (ETAP). Morton D, Callister R. Sports Med. 2015 Jan;45(1):23-35. doi: 10.1007/s40279-014-0245-z. Review. PMID: 25178498

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