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Pubblicato il 16 Maggio 2018 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

Energia

Ecco cosa fare in caso di pressione bassa

Nella stagione calda è piuttosto frequente avvertire un abbassamento della pressione, improvviso e passeggero, che comporta comuni fastidi come capogiri, vertigini, stanchezza e debolezza. Non è una condizione preoccupante ma è importante sapere cosa fare in caso di pressione bassa per poter affrontare al meglio il disturbo senza allarmarsi.

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Cos’è la pressione bassa?

Il nostro cuore è una pompa che imprime al sangue la forza necessaria per circolare nei vasi sanguigni così da rifornire tutti i tessuti del corpo di ossigeno. Questa ”forza” esercitata dal sangue sulle pareti vascolari viene definita pressione arteriosa e, se un individuo è sano, mantiene determinati valori. Si quantifica in millimetri di mercurio (mmHg) e si misura:

  • In fase di contrazione del cuore (pressione sistolica o massima), il cui valore ottimale è circa 120 mmHg,
  • In fase di rilassamento del cuore (pressione diastolica o minima), con un valore ideale di 70 mmHg.

Se i valori si discostano da quelli ideali si parlerà di:

  • Ipertensione in caso di pressione alta,
  • Ipotensione se la pressione è bassa.

Ma, mentre l’ipertensione è uno stato preoccupante che richiede un intervento medico appropriato, l’ipotensione non è un malessere allarmante.
Un individuo soffre di ipotensione quando la sua pressione arteriosa, a riposo, scende al di sotto dei 90/60 mm Hg (il primo valore indica la massima, il secondo è la minima).

Cause e sintomi dell’ipotensione

La pressione bassa può essere dovuta a:

  • Una condizione costituzionale fisiologica presente senza motivo che può dipendere da fattori ereditari che predispongono a questo disturbo;
  • Una condizione provocata da specifiche condizioni fisiche quali: alcune malattie, assunzione di farmaci, gravidanza, periodo mestruale, fase post-prandiale;
  • Un evento improvviso e passeggero provocato da circostanze ambientali come la stagione calda. Il caldo, infatti, causa la dilatazione dei vasi che rallenta la circolazione del sangue abbassando di conseguenza la pressione.

Può presentarsi in maniera lieve e dunque non comportare sintomi, oppure avere una rilevanza maggiore e manifestarsi con una serie di disagi quali:

  • Stanchezza generalizzata
  • Capogiri
  • Pallore
  • Nausea
  • Sudorazione fredda
  • Offuscamento della vista
  • Palpitazioni
  • Senso di svenimento che può sfociare in svenimento effettivo, provocando infortuni e traumi da caduta.

Nonostante non sia una condizione preoccupante o pericolosa, è importante riconoscere i sintomi di un calo di pressione improvviso per poter intervenire tempestivamente ed evitare di arrivare ad uno svenimento vero e proprio.

Diagnosi della pressione bassa

Per poter diagnosticare l’ipotensione è necessario misurare la pressione arteriosa mediante sfigmomanometro. È buona norma non limitarsi ad un’unica misurazione ma effettuare più misurazioni anche in orari diversi

Se i livelli pressori risultano ridotti ad ogni misurazione, si prosegue poi nell’indagine per stabilire la causa scatenante del problema. Con una diagnosi accertata di pressione bassa, si interviene sulle cause scatenanti.

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Consigli pratici: cosa fare in caso di pressione bassa

Vediamo dunque cosa fari in caso di pressione bassa nel momento in cui si presentano i sintomi:

  • La prima cosa da farsi, ai primi segni di pressione bassa, è coricarsi tenendo gli arti inferiori sollevati al di sopra del livello del cuore per facilitare il ritorno di sangue al cervello. Così facendo si risolvono prontamente i sintomi.
  • Bere un bicchiere di acqua per ripristinare il giusto livello di idratazione, che potrebbe essere stata la causa del collasso.
  • Allentare cinture e vestiti stretti se presenti.
  • Se provocata da caldo eccessivo e sudorazione, è consigliata la somministrazione di integratori di sali minerali come magnesio e potassio.
  • Potrebbe anche aiutare assumere un po’ di zuccheri semplici ad assorbimento rapido qualora il calo ipoglicemico avesse causato il calo di pressione. Basta della semplice acqua e zucchero, o una bustina di zucchero direttamente in bocca.
  • Anche il caffè potrebbe aiutare per il suo potere vasocostrittore che alza la pressione e il suo effetto energizzante. Meglio se zuccherato.

Per chi soffre di ipotensione una ottima strategia è anche quella di prevenire per contrastare l’insorgenza dei sintomi assumendo appositi integratori a scopo terapeutico.

Prevenzione della pressione bassa

Una giusta terapia per l’ipotensione prevede un duplice intervento:

  • Una riduzione della sensazione di stanchezza ed affaticamento ottenibile attraverso l’utilizzo delle vitamine del gruppo B, magnesio ed acido folico.
  • L’integrazione con tonici che ridiano la giusta energia.

Fra questi troviamo le piante adattogene (in grado di migliorare la capacità dell’organismo di adattamento allo stress) con effetto energetico, tra cui ricordo le principali :

  • L’eleuterococco: conosciuto anche come Ginseng Siberiano, è una pianta con grandi proprietà. Ha una azione tonica su sistema nervoso e vasi, ideale proprio quando la pressione è bassa per la sua capacità di correggere condizioni anomale della pressione arteriosa. Combatte la sensazione di stanchezza e consente di acquistare velocemente le energie mancanti.
  • Panax Ginseng: è una radice molto conosciuta ricca di vitamine, minerali ed oli essenziali, ottimo cardiotonico con la capacità di potenziare forze ed energie.

Altri tonici naturali sono la radice di ginseng o la maca. In commercio ci sono ottimi integratori studiati per combinare le due funzioni e formulati con vitamine e minerali. Si trovano in flaconcini, in granuli orosolubili o in pastiglie di facile somministrazione e assorbimento.

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