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Pubblicato il 16 Maggio 2019 | Ultima modifica il 13 Novembre 2020

Dolore

Massaggio plantare, la riflessologia è una terapia per tutto il corpo

Il massaggio plantare è una tecnica attraverso la quale si esercita una digitopressione su aree specifiche di piedi e mani, ritenute zone di riflesso di organi, ghiandole e apparati, che vengono in tal modo stimolati e beneficiano di un miglioramento sul piano energetico e funzionale.

Si tratta di una terapia non invasiva e che non comporta l’uso di farmaci: nel massaggio plantare si attiva il processo di auto-guarigione dell’organismo, agendo sul suo riequilibrio energetico, eseguito attraverso la manipolazione e la microstimolazione di precisi punti, situati su mani, piedi e talvolta anche orecchie.

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Cosa si cura col massaggio plantare

Lo scopo del massaggio plantare è sia di tipo preventivo sia diagnostico e terapeutico, a supporto delle terapie convenzionali; trova impiego sia per malesseri sia per patologie vere e proprie: previene e allevia gli stati dolorosi legati a cefalea, dismenorrea (mestruazione dolorosa), mal di schiena, dolori articolari e problemi digestivi, calma gli stati emotivi alterati.

Le origini del massaggio plantare e della riflessologia

La pratica del massaggio plantare ha origini molto antiche: le prime tracce si trovano in Cina, dove era noto già nel 4000 a.C., ma se ne hanno esempi in ogni continente: nella “Tomba dei Medici”, (2330 a.C. a Saqqara, in Egitto) una scena dipinta sulla parete ritrae il massaggio eseguito su mani e piedi; anche i nativi indiani pare usassero il massaggio dei piedi a fini terapeutici, così come pure alcune civiltà precolombiane.

Ma il massaggio plantare così com’è conosciuto ai giorni nostri è frutto di una scoperta iniziata da un ricercatore svedese, Pehr Hrnrik, che nel 1834 notò una relazione tra dolori presenti in alcuni organi e determinate zone del piede. Negli anni ’20 del XX sec. William Fitzgerald, un otorinolaringoiatra statunitense, rilevò che, premendo specifici punti su mani e piedi, otteneva un effetto anestetico che evitava l’uso di farmaci; da questo studio prese avvio la fisioterapista Eunice Ingham, per mappare dettagliatamente i punti riflessi dell’intero corpo umano sulle aree del piede. A lei si deve la moderna concezione di riflessologia plantare.

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Le basi teoriche della riflessologia plantare

I fondamenti della riflessologia plantare attribuiscono una corrispondenza tra precise aree individuate su mani e piedi e relativi organi e apparati del corpo; gli organi e gli apparati si relazionano tra loro per mezzo dell’impulso nervoso prodotto dalla compressione esercitata su tali punti e mediata dal cervello. Quest’azione produrrebbe un miglioramento del quadro sintomatologico di disturbi acuti e cronici.

Per quanto la medicina ufficiale abbia una posizione scettica verso questa pratica terapeutica, considerata priva di riscontri scientifici, un recente studio durato 3 anni, condotto da ricercatori dell’Università di Stirling, su pazienti sia sani sia con patologie cardiologiche, ha confermato come la pressione sulle aree del piede corrispondenti al cuore, provocassero effetti funzionali sul cuore dei pazienti sani, mentre i pazienti malati hanno ricevuto un effetto di benessere e di rilassamento.

Altri studi hanno messo in relazione la terapia anti-dolorifica effettuata con i TENS (stimolatore elettrico transcutaneo dei nervi) con la riflessologia plantare, che è stata altrettanto efficace.

Indicazioni e benefici del massaggio plantare

In una tipica seduta di massaggio plantare, l’operatore riflessologo fa sdraiare il paziente su un apposito lettino con i piedi nudi e ne analizza, con la vista e con le mani, la forma, il colore, la temperatura superficiale, la durezza o morbidezza dell’epidermide, la presenza di callosità e la sensibilità alla pressione. A questa prima analisi segue un’intervista anamnestica, una diagnosi e quindi il trattamento ritenuto più adatto.

La riflessologia plantare è indicata per stati di dolore diffuso a organi e articolazioni muscolo-scheletriche, per mal di schiena e mal di testa, dolori addominali e pre-mestruali; per alleviare stress, nervosismo e tensione psicologica, a loro volta causa di altri malesseri come insonnia, reflusso gastrico, contratture.

In ultimo, il massaggio plantare è una pratica sicura, da sola o come coadiuvante delle cure convenzionali. Le uniche precauzioni consistono nell’evitare i trattamenti se si è gravide o soggetti a trombosi venosa profonda, problemi circolatori ai piedi, gotta e micosi.

FONTI:

https://firp.it/black-out-dei-sensi-orlando-volpe/
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1744388116300433
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2225411015000905

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