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Pubblicato il 8 Marzo 2019 | Ultima modifica il 13 Ottobre 2020

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Allergie primaverili e casa: come affrontare il cambio di stagione

Per chi è soggetto alle allergie primaverili, questo è un momento temuto: una stagione bellissima che risveglia, oltre alla natura, fastidi e malesseri anche importanti.

La Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), riporta che l’aumento di mezzo grado della temperatura ha causato un aumento del polline nell’aria da 10 a 100 volte, che spiega la crescita verticale, nell’ultimo decennio, del numero di persone reattive ai pollini.

La sintomatologia associata alle allergie primaverili è varia e generalmente colpisce le vie aree superiori (naso che cola, gola irritata, starnuti, tosse stizzosa, sinusite, rinite, asma), gli occhi (congiuntivite, arrossamenti, bruciore, lacrime) e la cute (irritazioni, eritemi, orticaria).

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I numeri delle allergie primaverili e i soggetti colpiti

Secondo l’Istituto Italiano di Statistica, 12 milioni italiani soffrono di allergie alle vie respiratorie e tra i minori di 14 anni uno su tre ne è colpito.

Le allergie più frequenti sono quelle dovute alla presenza di pollini nell’aria, in concomitanza con la fioritura primaverile di piante e alberi: a marzo sono presenti betulla e nocciola, da maggio a giugno le graminacee, in autunno la parietaria e le urticacee. Conoscere i pollini responsabili della sensibilizzazione e il periodo in cui si sviluppano le allergie primaverili è una buona strategia di prevenzione; esistono, infatti, i calendari pollinici, elaborati dai Centri Nazionali di Aerobiologia e consultabili online per ogni Regione.

Le condizioni meteorologiche incidono sulla variabilità delle manifestazioni allergiche: le piogge abbattono la presenza di polline nell’aria e i venti lo disperdono, alleviando quindi i sintomi. Mare e montagna, sopra i mille metri, sono le mete da preferire per chi soffre di allergie primaverili: il primo perché il vento marino è privo di polline, la seconda perché le piante fioriscono in ritardo rispetto alla pianura e, oltre i 1100 metri, la parietaria non attecchisce. 

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Tipi di allergia: stagionale e perenne

Oltre alle allergie primaverili causate dalle piante, ne esistono altre, dette perenni, che sono attive durante tutto l’anno, causate principalmente dagli acari della polvere o da particolari sostanze presenti in oggetti di uso quotidiano (tessuti, rivestimenti, metalli, detersivi).

I classici rimedi per affrontare i disturbi dati dalle allergie primaverili sono di tipo farmacologico, tipicamente antistaminici e cortisonici; ma prima di fare ricorso all’uso di farmaci, possiamo adoperare utili accortezze per ridurre quanto più possibile l’esposizione agli allergeni.

Come contrastare le allergie primaverili dentro casa

Tra le pareti domestiche, terreno prediletto dagli acari, si trovano più di 10.000 allergeni: i luoghi di elezione per la loro proliferazione sono tappeti, tende, cuscini, materassi, peluche, librerie e mensole, dove la polvere regna sovrana.

I comportamenti efficaci per ostacolare e neutralizzare le allergie primaverili tra le pareti domestiche partono da una sistematica igienizzazione della casa:

– i tappeti, ricettacolo di peli, residui di cute, polvere e briciole, sono il regno di acari e germi: vanno aspirati con un aspirapolvere dotato di filtro HEPA (che ha un’efficienza filtrante dall’85 al 99%) battuti frequentemente su ambo i lati e passati con straccio bagnato in acqua e aceto.

-le tende, deposito di polvere, pollini e allergeni vari, vanno lavate frequentemente a 40C°.

-materassi e cuscini si devono foderare con copri-materassi e copri-cuscini anti-allergici.

-mobili, mensole e pavimenti sono da spolverare con panni antistatici e ripassati con un panno umido che intrappoli la polvere.

-i peluche vanno lavati spesso oppure passati con panno umido e messi in freezer per 10 ore, in modo da distruggere gli acari.

Altre forme di allergia sono scatenate da sostanze chimiche presenti nei detergenti domestici:;quelli molto profumati contengono additivi allergizzanti per cute e occhi, meglio sostituirli con detersivi ecologici privi di ammoniaca e profumo.

Un’ulteriore considerazione riguarda il livello di umidità degli ambienti: più l’aria è secca, più la polvere si solleva e disperde insieme agli allergeni a essa legati; un buon umidificatore che mantenga il tasso di umidità () intorno al 50-55% è utile per evitare le reazioni allergiche.

In conclusione, prima agiamo per prepararci all’arrivo della bella stagione, più ne possiamo godere gli effetti piacevoli senza dovere patire i disagi provocati dalle allergie primaverili.

Fonti:
http://www.siaaic.org/?p=4064
https://www.adnkronos.com/salute/medicina
https://www.aaiito.it/show/Linee%20Guida/8/1/?page=1
https://www.healthline.com/health/allergies/pollen#takeaway
https://acaai.org/news/facts-statistics/allergies
https://www.nhs.uk/conditions/hay-fever/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK279488/

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