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Pubblicato il 25 Novembre 2019 | Ultima modifica il 4 Dicembre 2019

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L’importanza della carnitina per i bambini: quando utilizzarla

Aminoacido fondamentale per il metabolismo energetico, la carnitina è presente nei muscoli, compresi quelli involontari come il cuore e, in parte minore, nelle reni e nei testicoli. La carnitina per i bambini rappresenta una molecola essenziale per la crescita e la funzionalità dell’intero organismo.

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Carnitina per bambini: perché è importante

La carnitina nei bambini è sintetizzata fin dai primi mesi. Proprio perché è un aminoacido che presiede alla produzione di energia e allo smaltimento degli scarti metabolici, è essenziale l’apporto di carnitina nei bambini neonati attraverso il latte materno: se questo ne è povero, per ragioni dietetiche o costituzionali della madre, i rischi a cui va incontro il bambino sono seri.

Carnitina: a cosa serve

A livello biologico la funzione della carnitina è quella di trasportatore degli acidi grassi a catena lunga attraverso la membrana cellulare, verso i mitocondri, dove i lipidi subiscono un processo di beta-ossidazione che produce energia (l’enzima che lo catalizza è la carnitina acil-CoA transferasi).

Oltre a svolgere un ruolo di innesco del processo metabolico, la carnitina si è dimostrata uno stimolatore della contrattilità cardiaca e un vasodilatatore che migliora il flusso sanguigno e la distribuzione dell’ossigeno nella circolazione periferica, contribuendo a prevenire la formazione di trombi. Favorisce altresì il funzionamento del sistema immunitario e stimola la creazione di anticorpi.

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Come e dove si forma la carnitina

La carnitina, che nei bambini abbiamo detto essere tanto importante, è prodotta endogeneticamente nel fegato e, in modo minore, nei reni e nel cervello. La sua presenza nell’organismo dipende però anche dall’introduzione di fonti alimentari animali (carni e latticini, uova, pesce) ma anche da tempeh(1)  e da avocado.

La sintesi della carnitina si ottiene in presenza delle vitamine C, B3, B6 e B12, di altri due aminoacidi (lisina e metionina) e del ferro. 

Cosa comporta una carenza di carnitina

Una carenza di carnitina nei bambini può comportare un ritardo nello sviluppo, astenia, inappetenza, calo di peso, riduzione delle difese immunitarie: è importante perciò che la madre che allatta segua una dieta corretta e bilanciata e che, nel caso si verifichino i sintomi descritti, si introducano, sotto controllo da parte del pediatra, degli integratori di carnitina nella dieta del piccolo, che potrà così recuperare appetito, peso e salute.

Nell’adulto, periodi di particolare stanchezza e affaticamento possono essere affrontati al meglio assumendo una supplementazione di carnitina in combinazione con elementi quali ferro, magnesio e potassio, che contribuiscono al normale metabolismo energetico.

Benefici della carnitina in bambini affetti da sindromi neurologiche

Alcuni recenti studi suggeriscono supplementi di carnitina per combattere gravi patologie neurologiche: uno tra questi evidenzia gli esiti migliorativi dei sintomi comportamentali di persone affette da autismo e nei deficit di attenzione e di iperattività(2). Un’altra ricerca ha sottolineato l’effetto migliorativo della carnitina sulla abilità manuale e sulla qualità del sonno e del benessere di bambini con sindrome di Rett(3) (una severa malattia neurologica, che colpisce perlopiù il sesso femminile tra il secondo e il quarto anno di vita, caratterizzata da ritardo nel linguaggio e nella coordinazione motoria e spesso anche ritardo mentale).

La carnitina per i bambini che fanno sport

La carnitina è una sostanza che necessita di essere integrata in particolare dai bambini che praticano sport o fanno un’attività fisica intensa poiché, pur essendo normalmente sintetizzata dal corpo, la condizione di sforzo muscolare ne promuove un consumo più rapido.

In conclusione, una dieta varia e bilanciata, con un corretto apporto di alimenti di origine animale ad alto valore biologico garantisce ai bambini una naturale dotazione di carnitina; nei casi in cui si verifichi una carenza per impegno fisico prolungato o per malattia debilitante, è importante ricorrere a un’integrazione adeguata.

FONTI:

https://www.sipps.it/pdf/parm2012/marchi.pdf

https://www.researchgate.net/publication/226176174_Carnitine_in_Pregnancy

https://www.albanesi.it/alimentazione/carnitina.htm

http://www.ospedalebambinogesu.it/difetti-dell-ossidazione-degli-acidi-grassi#.XbXtNZpKiuQ

https://www.guidausofarmaci.it/carenza-di-carnitina/1767

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