L’allattamento al seno è il primo contatto tra mamma e figlio, un dono che solo voi potete fare al vostro bambino. È probabile che un bambino sappia istintivamente cosa fare se avvicinato al seno.
Durante le prime settimane il contatto pelle a pelle aiuta il bambino a connettersi con le sue capacità istintive e aiuta la mamma a entrare in sintonia con il suo piccolo. Ogni madre impara con l’esperienza ciò che funziona per lei; ciò che va bene per l’una potrebbe non andar bene per un’altra.
La professoressa Mary Renfrew, di professione ostetrica, ha riportato sul Journal of Human Lactation che imparare ad allattare è come imparare un passo a due di danza: esistono delle tecniche di base, che però vanno personalizzate a seconda delle vostre esigenze.
Questo per dire che dovete fidarvi del vostro istinto: saprete da voi qual è la posizione migliore per allattare il vostro neonato, ossia quando voi e il vostro bambino siete a vostro agio. Quando la posizione è ideale per voi, solitamente i capezzoli rimangono privi di ragadi e non doloranti e il bambino può nutrirsi in modo più efficiente. Se al contrario i capezzoli dolgono, allora c’è qualcosa che non va nella suzione. Oppure se il dolore persiste e peggiora dopo i primi giorni dell’allattamento al seno, può essere dovuto ad altre cause patologiche, come mughetto o infezione batterica. In tal caso, è meglio consultare il pediatra.
Qui sotto, vi indichiamo le posizioni migliori per allattare un neonato, è importante imparare anche i segnali di fame inviati dal piccolo.
Le posizioni per allattare: i segnali che il bambino ha fame
Scegliere le posizioni per allattare è importante per prolungare il più possibile l’alimentazione del neonato con il latte materno.
È fondamentale imparare a riconoscere i segnali di fame del vostro bambino in modo da avere il tempo di mettervi in una buona posizione prima che diventi disperatamente affamato. I primi segnali includono l’apertura della bocca, lo spostamento della testa da un lato all’altro o la suzione di mani e dita. Il consiglio è di non aspettare che il bambino pianga, di solito il pianto è un indizio che siete già in ritardo nello sfamarlo.
Ecco qualche consiglio per scegliere le posizioni per allattare:
- Posizionatevi comodamente: fate in modo che possiate appoggiare la schiena, utilizzate un cuscino a sostegno delle braccia e del bambino, appoggiate i piedi su un rialzo
- Posizionate correttamente il bambino: i fianchi sono flessi, in modo che non debba girare la testa per raggiungere il seno. La sua bocca e il suo naso dovrebbero essere rivolti verso il capezzolo, il suo corpo accostato al vostro
- Sostenete il seno: in modo che non prema sul mento del bambino, quindi sul suo naso
- Attaccate il bambino al seno: incoraggiatelo ad aprire la bocca, avvinandolo, sostenendolo dalla schiena, in modo che il suo mento tocchi prima il seno
- Godetevi il momento: ma se avvertite dolore, staccate delicatamente il bambino e provate a riattaccarlo.
Scegliere la posizione per allattare il neonato
Posizione della culla
La posizione della culla è più comunemente usata dopo le prime settimane. La posizione della culla incrociata o dell’abbraccio trasversale offre un maggiore controllo, quindi è da preferirsi nelle prime settimane.
Per allattare il bambino mentre lo tenete in braccio, dovrebbe essere sdraiato su un fianco, appoggiato su spalle e fianchi con la bocca all’altezza del capezzolo. Usate i cuscini per sostenere i gomiti e per portare il bambino all’altezza del capezzolo, specialmente durante le prime settimane. Sostenete il seno con la presa a “U” o a “C”. La testa del bambino sarà sull’avambraccio e la sua schiena sarà adagiata lungo il braccio e il palmo della vostra mano. La sua bocca dovrebbe coprire almeno un cm dell’areola (l’area scura attorno al capezzolo). Assicuratevi che l’orecchio, la spalla e i fianchi siano allineati.
Posizione della culla incrociata
Consigliata nelle prime settimane, per allattare il bambino in questa posizione, utilizzate sempre un cuscino in grembo per aiutarvi a portarlo a livello del capezzolo e per dar sostegno alle braccia. Se allattate al seno sinistro, la mano sinistra sostiene quel seno in una posizione a “U”. Se state allattando al seno opposto, usate l’altra mano. Sostenete la testa del bambino, posizionando delicatamente la mano dietro le orecchie e il collo con il pollice e l’indice dietro ciascun orecchio. Il palmo della mano è posto tra le scapole. Quando il bambino spalanca la bocca, spingetelo verso il capezzolo, avendo cura che la sua bocca copra almeno un centimetro dell’areola.
Posizione laterale
Per alcune madri, questa posizione funziona meglio dopo i primi giorni di allattamento, soprattutto da sdraiate, di notte. Giacete sui vostri lati, uno di fronte all’altro. Potete usare i cuscini dietro la schiena o tra le ginocchia per sentirvi a vostro agio. Un cuscino o una coperta arrotolata dietro la schiena del bambino, invece, gli impedirà di rotolare via. Se preferite, potete cingerlo con il braccio. Se il bambino tiene i fianchi flessi e l’orecchio, la spalla e l’anca allineati, verrà facilitata la suzione.
La posizione a rugby
Se avete fatto il cesareo, questa posizione è ideale poiché tiene il bambino lontano dal taglio. Soprattutto, la maggior parte dei neonati è molto a suo agio in questa posizione, poiché li aiuta a gestire il flusso del latte, soprattutto in caso di forte riflesso di eiezione calante. In questa posizione, appoggiate la testa del bambino nella mano e la sua schiena lungo il vostro braccio. Sostenete il seno con una presa a “C”. Il bambino vi sta di fronte, con la bocca all’altezza del capezzolo. Le gambe e i piedi del bambino sono nascosti sotto il braccio con i fianchi flessi e le gambe appoggiate lungo lo schienale in modo che la pianta dei suoi piedi sia rivolta verso il soffitto (questo gli impedisce di poter spingere contro la sedia). I cuscini aiutano a portare il bambino all’altezza corretta.
Fonti
https://www.llli.org/breastfeeding-info/positioning/
https://www.nhs.uk/start4life/baby/breastfeeding/how-to-breastfeed/breastfeeding-positions/