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Pubblicato il 23 Ottobre 2018 | Ultima modifica il 21 Ottobre 2020

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Lo spazio tra i denti, detto diastema dentale, in adulti e bambini

Come ogni passaggio di crescita, il periodo dei primi dentini mette subito in allerta mamma e papà che vogliono monitorare che tutto proceda per il meglio. C’è sicuramente un elemento molto diffuso che subito salta all’occhio e può creare inutili allarmismi: si tratta di un’eventuale distanza tra i denti, detto diastema dentale che coinvolge specialmente i due incisivi superiori e contribuisce a dare al bimbo il tipico sorriso da coniglietto.

Il periodo dei primi dentini è un momento fondamentale della crescita che interessa il bambino, ma anche i neo genitori spesso costretti a delle sveglie notturne per calmare il piccolo dal dolore dovuto all’eruzione dei dentini.

Che cos’è il diastema dentale

Questa distanza tra i due denti davanti è il cosiddetto diastema dentale, che compare spesso nella dentatura da latte e va a risolversi naturalmente quando erompono i denti definitivi che, essendo più grandi, occupano tutto lo spazio a disposizione.

In alcuni casi però il diastema dentale permane anche in età adulta, provocando disagio in chi ne è soggetto: il diastema infatti nella maggior parte dei casi è solamente un difetto estetico e raramente ha implicazioni anche funzionali. Solo in pochi casi la distanza fra i denti davanti può provocare problemi nel corso della masticazione, traumi sulla papilla interdentale o favorire il sorgere di gengiviti.

diastema dentale

Da che cosa è provocato il diastema dentale?

Le cause principali che generano la distanza tra i due denti sono:

  • L’abitudine tipica dei bambini piccoli di succhiarsi il pollice, che può contribuire alla formazione di diastemi nei denti da latte per poi prolungarsi in età adulta;
  • Una sproporzione tra le dimensioni dell’arcata dentaria e quelle dei denti: la prima è troppo grande per dei denti piccoli che dunque lasciano degli spazi vuoti;
  • Frenulo gengivale troppo corto e fibroso che non permette l’avvicinamento naturale dei due incisivi;
  • Presenza di cisti dentali follicolari o radicolari che possono essere una delle ragioni del diastema, perché impediscono ai denti di stare vicini.

Le soluzioni al diastema dentale

Prima di tutto non bisogna creare allarmismi: il diastema dentale è una particolarità tipica di molti bambini e dunque non deve essere considerata come un problema. In molti casi, infatti, la distanza andrà a essere annullata e lo spazio momentaneamente vuoto sarà occupato dai denti definitivi. Questo accadrà soprattutto con l’eruzione dei canini, che andranno a spostare gli incisivi avvicinandoli.

Solo in rari casi, se il pediatra valuta il diastema davvero troppo grande e possibile causa di altri problemi, allora bisogna rivolgersi al dentista pediatrico che deciderà se e come intervenire.

Una volta spuntati i denti definitivi, se il diastema permane in età adulta, le soluzioni al sistema possono essere differenti:

  • L’uso di un apparecchio fisso o mobile per allineare i denti e posizionarli correttamente. Questo genere di approccio prevede dei tempi lunghi che variano dai sei mesi fino ai due anni, ma dopo tanta pazienza il risultato è sicuro;
  • L’applicazione di faccette dentali, cioè delle lamine sottili in ceramica o porcellana incollate sulla dentatura. La faccetta ingrandisce il dente e riempie lo spazio;
  • L’uso di corone e d’impianti: questo genere di soluzioni più drastiche sono eventualità più rare e si prendono solo se la dentatura è danneggiata da carie;
  • La frenulectomia: quando il diastema dentale è provocato dal frenulo, allora si può optare per una piccola operazione che prevede il taglio del frenulo per permettere ai denti di allinearsi correttamente.
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