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Pubblicato il 8 Gennaio 2023

Intestino

Succhi gastrici: cosa sono e quale ruolo hanno nella cattiva digestione

La cattiva digestione è un disturbo frequente e una delle ragioni per le quali si contatta molto spesso il proprio medico curante.

In buona parte dei casi, non rappresenta un pericolo per la salute pur essendo comunque fonte di disagio per chi ne soffre.

Che cosa sono i succhi gastrici? 

I succhi gastrici (o acidi gastrici) sono sostanze liquide secrete dalle ghiandole presenti nelle pareti dello stomaco. Sono prevalentemente costituiti da acqua, sali minerali, acido cloridrico, muco ed enzimi. Contengono inoltre il fattore intrinseco, una proteina che viene sintetizzata a livello della mucosa gastrica ed è essenziale per l’assorbimento della vitamina B12 nell’intestino tenue

A cosa servono i succhi gastrici 

Ogni giorno, lo stomaco produce circa 1,5 litri di succhi gastrici. In breve, le loro principali funzioni.

  • Sterilizzazione degli alimenti ingeriti con neutralizzazione dei potenziali agenti nocivi.
  • Avviamento della digestione del cibo (o bolo) nello stomaco.
  • Attivazione della pepsina, enzima essenziale per il corretto metabolismo delle proteine.
  • Stimolazione del fattore intrinseco.
  • Promozione del rilascio di bile e degli enzimi digestivi.
  • Regolazione della chiusura dello sfintere esofageo.
  • Apertura dello sfintere pilorico per il passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino tenue.

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Il ruolo dei succhi gastrici nella digestione

Lo stomaco si trova sul lato sinistro della zona superiore dell’addome e svolge diverse funzioni. Permette il transito del cibo verso l’intestino, partecipa alla digestione degli alimenti ed è la centrale produttiva dei succhi gastrici.

Questi ultimi, in collaborazione con gli enzimi, innescano la digestione dei grassi e delle proteine che vengono rispettivamente scomposti in acidi grassi e aminoacidi. I carboidrati sono, invece, digeriti nell’intestino a causa dell’elevata acidità riscontrabile nello stomaco. Nel complesso, l’attività digestiva di quest’ultimo è comunque modesta e l’intero processo viene portato a termine nel pancreas grazie alla secrezione di particolari enzimi. 

Nel linguaggio comune, il termine “cattiva digestione“ non è pertanto riconducibile a un reale difetto del processo digestivo, ma identifica piuttosto una serie di sensazioni imputabili, almeno in parte, ad alterazioni della motilità dello stomaco come alla secrezione di acido cloridrico

Queste manifestazioni definiscono la cosiddetta dispepsia funzionale.

Produzione anomala di succhi gastrici

L’acido cloridrico, prodotto nello stomaco, stimola la digestione, favorisce l’assorbimento dei sali minerali, promuove lo svuotamento gastrico e aiuta a difendere l’organismo da potenziali agenti patogeni introdotti con il cibo.

Se l’acido prodotto è insufficiente, la permanenza prolungata del bolo nello stomaco può causare dispepsia con sintomi come rigurgito, bruciore, alitosi, meteorismo e diarrea. Possono, inoltre, riscontrarsi scarsi livelli di gastrina, ormone volto ad aumentare la secrezione acida nello stomaco e utile a favorire la digestione

La sovrapproduzione di succhi gastrici identifica, invece, una condizione meglio nota come iperacidità con comparsa di rigurgito acido nell’esofago e bruciore all’altezza del petto. L’ipersecrezione di acido nello stomaco provoca ulcere gastriche e dispepsia.

Eventuali anomalie nella secrezione dei succhi gastrici possono riflettersi sulla digestione con la comparsa di sintomi variabili. Per scongiurare questi malesseri, è bene apportare alcune modifiche alla dieta e assicurare che la flora batterica intestinale sia in equilibrio.

 

Bibliografia

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