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Pubblicato il 23 Luglio 2020 | Ultima modifica il 30 Luglio 2020

Rimedi per la Congiuntivite

Per curare la congiuntivite occorre innanzitutto individuare la sua eziologia, ossia le cause che la provocano, soprattutto in considerazione del fatto che da essa dipende la terapia da adottare.

Generalmente si fa ricorso a terapie topiche, come colliri, pomate antibiotiche o antistaminiche, e meno frequentemente a terapie sistemiche, quali farmaci per via orale.

Ad ogni modo, quando insorgono i primi sintomi (arrossamento, lacrimazione, senso di corpo estraneo nell’occhio, tumefazione della palpebra, prurito, secrezioni liquide o purulente) è sempre consigliabile rivolgersi a un medico in modo da scongiurare complicanze e aggravamenti che possano pregiudicare la vista. 

Congiuntive: la diagnosi è il primo passo

Per capire come si cura la congiuntivite vanno perciò individuate le cause (allergica, virale, batterica, irritativa), attraverso una diagnosi corretta.

Questa presuppone un accurato esame obiettivo dell’occhio, per valutare la presenza di un’eventuale infezione o di agenti lesivi, i segni clinici (iperemia o arrossamento della sclera e della palpebra interna, secrezioni, pruriti, edemi, follicoli etc.) e i dati anamnestici del paziente  (esposizione ad allergeni, contagio da familiari, infezioni o altre patologie già presenti).

L’oculista può anche ricorrere a test diagnostici per differenziare la congiuntivite vera e propria da altre malattie che presentano sintomi analoghi: esami sierologici, prelievi di essudati congiuntivali e successiva analisi citologica e colturale, test del liquido lacrimale sono tra i più utilizzati.

Una volta avuta nozione di che tipo di congiuntivite è in corso, si possono mettere in campo i rimedi specifici per prevenirne la diffusione e per risolverne le cause.

Come si cura la congiuntivite allergica

Nel caso della congiuntivite allergica, deve essere effettuata va fatta una opportuna distinzione tra quella stagionale e quella perenne: la prima è dovuta a una ipersensibilità dell’organismo a specifici allergeni presenti nell’aria in particolari periodi dell’anno (pollini, graminacee); la seconda è invece innescata da elementi esterni quali polvere, peli di animali e acari, sempre presenti nell’ambiente. 

La congiuntivite allergica si presenta tipicamente con un insistente prurito, edema sottopalpebrale, secrezioni sierose, starnuti e prurito al naso (se concomitante con la rinite allergica).

Una volta effettuato il test di laboratorio per rilevare gli allergeni responsabili dell’infiammazione (analisi del liquido lacrimale, prick test o esame di provocazione congiuntivale), si procede con la cura, a base di colliri topici e vasocostrittori decongestionanti, anti infiammatori a base di cortisone e antistaminici e, parallelamente, soluzioni fisiologiche per diluire la presenza di allergeni nell’occhio.

Nel caso di congiuntivite allergica stagionale, lo specialista può suggerire anche una profilassi preventiva, da effettuare prima dell’arrivo della stagione interessata.

Come si cura la congiuntivite virale

La seconda congiuntivite per diffusione è quella virale, solitamente causata da Adenovirus o Herpes virus: è estremamente contagiosa e insensibile agli antibiotici, come tutte le patologie virali.

Si presenta con irritazione, iperemia, fotofobia e secrezione liquida acquosa; talvolta anche i linfonodi preauricolari possono infiammarsi.

Non esiste un trattamento specifico, dato che l’attacco del virus ha un decorso e una remissione naturale nell’arco di una o due settimane. Esistono però dei rimedi che attenuano la sintomatologia: l’oculista può prescrivere colliri anti-infiammatori e antibiotici, per evitare che si sviluppi una sovrainfezione batterica.

Attenersi a rigorose norme igieniche aiuta a evitare il contagio.

Come si cura la congiuntivite batterica

L’infezione batterica della congiuntiva (da stafilococchi, gonococchi o streptococchi) ha di solito un decorso acuto, è molto contagiosa, soprattutto in condizioni di carenza delle norme igieniche basilari (come il lavaggio frequente delle mani e l’uso di asciugamani individuali).

Si manifesta con arrossamento della sclera e dell’interno della palpebra, secrezione muco purulenta che appiccica le ciglia, in particolare dopo il riposo notturno, bruciore e fotosensibilità.

Quando l’eziologia dell’infezione è di tipo batterico, l’oculista prescrive l’antibiotico ad ampio spettro più indicato (collirio o crema oculare) e, per escludere aggravamenti infiammatori, eventualmente farmaci corticosteroidi. Data l’estrema facilità di trasmissione, viene di norma consigliata la permanenza a casa, soprattutto per i bambini, fino alla totale remissione dei sintomi.

Come di cura la congiuntivite irritativa

Alcune forme di infezione della congiuntiva sono dovute a fattori non riconducibili a virus o batteri, bensì a condizioni che provocano secchezza della mucosa e quindi assottigliamento della stessa, generando la sensazione di avere della sabbia negli occhi e rendendo doloroso lo scorrimento palpebrale sulla superficie del bulbo oculare. 

Condizioni di luce solare intensa, riflessa da acqua o neve, esposizione a vento, clima secco, fumo, vapori chimici, polvere, radiazioni elettromagnetiche irritano e asciugano la mucosa congiuntivale, prevalentemente formata da acqua.

Trattandosi di un disturbo originato dalla secchezza della congiuntiva, occorre reidratare questa membrana con l’applicazione di colliri. Sono consigliati i prodotti monodose, per evitare che il beccuccio venga a contatto con l’occhio e possa rappresentare un veicolo dei germi). Possono anche essere utili o lacrime artificiali, dall’azione umettante e lenitiva. É sempre bene, poi, indossare occhiali con lenti protettive.

Regole per la prevenzione e cura della congiuntivite

Se si è soggetti a congiuntivite, di qualsiasi natura, è opportuno seguire alcune regole preventive che ne evitano l’insorgenza e la possibile cronicizzazione: 

  • Tenere sempre puliti gli occhi, usando salviettine sterili umidificate in caso di infiammazione già in atto e lavarsi accuratamente le mani con detergente prima di ogni contatto con l’occhio.
  • Evitare di fare uso promiscuo di biancheria, asciugamani, oggetti per igiene personale.
  • Evitare di frequentare piscine o, altrimenti, utilizzare occhialini per ridurre il contatto con l’acqua clorata.
  • Non toccarsi gli occhi dopo essere stati in luoghi affollati e a contatto con superfici contaminate da batteri (sostegni dei mezzi pubblici, maniglie, etc.).

Fonti: