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Pubblicato il 29 Luglio 2020 | Ultima modifica il 30 Luglio 2020

Rimedi per l’Edema

La cura di un edema dipende dalla condizione che lo ha causato, in particolar modo quando si tratta di edema generalizzato, per cui è necessario intervenire con il trattamento della patologia sottostante.

Va detto tuttavia che in alcuni casi l’edema è transitorio, in forma lieve, e si risolve spontaneamente.

Quando l’edema è localizzato agli arti inferiori, oltre a curare la patologia venosa i possibili rimedi da mettere in atto possono riguardare l’alimentazione, alcuni comportamenti e l’uso di calze elastiche. Vediamoli in dettaglio.

Per la riduzione del gonfiore possono essere utili i bendaggi compressivi, o l’uso di calze elastiche, specialmente nelle donne in gravidanza. Possono essere utili anche leggeri movimenti di ginnastica e massaggi drenanti, purché eseguiti esclusivamente da personale qualificato.

Durante la notte, una buona abitudine è quella di riposare con le gambe sopraelevate rispetto al corpo per favorire la circolazione, per esempio tenendo un cuscino sotto i piedi.

Se durante il giorno è necessario trascorrere molte ore in una stessa posizione, seduta o in piedi, fare pause frequenti, muoversi e fare qualche esercizio di stretching.

Per quanto riguarda l’alimentazione, meglio preferire una dieta povera di sale, con molta frutta e verdura, ricca di legumi, pesce e carni magre. Evitare invece alimenti industriali, processati, fritti. Tra i vegetali ve ne sono di diuretici, per esempio asparagi, fagiolini, verdure a foglia verde, cipolle, zucca, ananas; cercare di includerli nella dieta, per  quanto possibile. Infine,  non ultimo, ricordarsi di bere molta acqua, un litro e mezzo almeno, per favorire la diuresi e contrastare la ritenzione idrica.

Tra le buone abitudini per la salute delle vene e della circolazione,  anche quella di evitare le bevande alcoliche e il fumo di sigaretta.

Trattamento dell’edema: agire su due fronti

Ma per il trattamento dell’edema è necessario agire su due fronti. È infatti importante anche  prendersi cura della pelle, che in presenza di edema risulta assottigliata e disidratata. A questo scopo è consigliabile l’uso di un detergente delicato che, oltre a detergere per affinità, aiuti la pelle a mantenere il suo fisiologico nutrimento.

Fondamentale anche applicare quotidianamente dei prodotti ad azione emolliente, ricchi di burri e oli vegetali: ne sono un esempio il Burro di Karitè e l’olio di mandorle dolci, dall’intensa azione nutriente e idratante. L’applicazione di questi oli deve essere effettuata con leggeri massaggi per ammorbidire ed elasticizzare la cute, sottoposta a una eccessiva tensione per via del gonfiore.

Nei pazienti oncologici, soprattutto nelle donne operate di tumore della mammella, il linfedema è una complicanza che può verificarsi successivamente all’intervento chirurgico, nel caso in cui siano stati asportati i linfonodi ascellari.

Per questo vengono prescritti massaggi drenanti e l’applicazione di prodotti a base di estratti specifici, come centella asiatica o escina.

Anche in questi casi la cura della pelle del braccio interessato è molto importante; mantenerla pulita e ben idratata riduce, infatti, il rischio di infiammazione o di infezione che favorirebbero la comparsa del linfedema: succede infatti che in presenza di una minaccia patogena l’organismo reagisce producendo una maggiore quantità di linfa nel tentativo di contribuire a debellare l’infezione.

Una pelle idratata ed elastica è meno soggetta a infiammarsi o infettarsi; attenzione quindi alle screpolature, anche una minima lesione può costituire una via di accesso per i batteri.

Per la stessa ragione proteggere le mani con i guanti durante lo svolgimento di attività domestiche, ed evitare i prelievi di sangue sul braccio interessato.

Per il trattamento del linfedema nei pazienti oncologici è molto importante anche la fisioterapia, praticata attraverso una precisa compressione manuale per riattivare i vasi linfatici ed evitare il ristagno di liquido. In caso contrario la linfa, che contiene anche proteine, plasma e globuli bianchi, può accumularsi e, nel tempo, causare un ispessimento dei tessuti che rendono l’edema non reversibile, e quindi molto invalidante.

Fonti: