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Pubblicato il 21 Febbraio 2019 | Ultima modifica il 30 Luglio 2020

Ipoacusia

Cos’è l’ipoacusia?

Per ipoacusia si intende l’abbassamento dell’udito e il relativo indebolimento dell’apparato uditivo causato da un danno o dalla degenerazione di uno o più dei suoi componenti. È una condizione particolare in cui l’orecchio o il funzionamento del nostro sistema uditivo vengono danneggiati, portando anche a sordità di vario livello.
Quando l’ipoacusia colpisce entrambe le orecchie si dice ipoacusia bilaterale.

I casi meno gravi manifestano una sordità di conduzione (o periferica) ovvero un’occlusione della parte più esterna del canale uditivo che solitamente causa solo temporaneamente una perdita dell’udito, correlato al tempo in cui l’ostacolo rimane nell’orecchio.
Se invece il problema ha luogo più in profondità, ovvero nell’area dell’orecchio interno, dove si trovano i recettori che trasmettono gli impulsi al cervello, si tratta di sordità nervosa, dovuta in genere a infezioni batteriche o ad alcuni farmaci.

Quali sono le cause dell’ipoacusia?

Ci sono diverse tipologie di ipoacusia:

  • ipoacusia congenita: quando si tratta di un difetto genetico che porta a un deficit uditivo fin dalla nascita;
  • presbiacusia: quando la riduzione o la perdita dell’udito è dovuta all’invecchiamento;
  • ipoacusia: provocata da malattie, traumi fisici o semplicemente dalla presenza di tappi di cerume o corpi estranei nel condotto uditivo.

Più precisamente, fattori come la Sindrome di Down o di Usher, oppure complicazioni durante la gravidanza o il parto, possono portare a problemi acustici, così come a malformazioni del padiglione auricolare o dell’orecchio medio e interno.

La capacità uditiva si riduce nel tempo già di per sé in modo progressivo e lento, portando a un peggioramento caratterizzato da un’elaborazione centrale dello stimolo sonoro più lenta e rendendo difficile alla la persona individuare le fonti sonore. Anche distinguere i suoni stessi e le voci in una conversazione, soprattutto in luoghi particolarmente rumorosi, diventa complicato.

Si tratta di un problema che riscontra il 90% delle persone in età adulta e avanzata, costituendo in assoluto la causa maggiore della perdita dell’udito. La sordità, anche solo parziale, è dovuta al deperimento delle cellule ciliate dell’orecchio, importanti per via della loro capacità di trasformare le vibrazioni sonore in segnali elettrici per il cervello. Queste cellule sono però incapaci di rigenerarsi e ogni danno riportato, dovuto al tempo o ad altre cause, diventa quindi permanente.

Per quanto riguarda le cause esterne, sono compresi i rumori molto forti e spesso prolungati come ad esempio quelli che possono essere prodotti a un concerto, ma anche traumi cranici o patologie come encefalite, morbillo, meningite, rosolia, otite cronica e malattie neurologiche.