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Pubblicato il 22 Febbraio 2019 | Ultima modifica il 30 Luglio 2020

Probiotici

Cosa sono i probiotici?

I batteri che compongono la flora intestinale fondamentale per il benessere del nostro corpo sono microbioti. Si tratta di microrganismi simbiontici che convivono con l’organismo che li ospita. Alcuni di questi batteri, considerati benefici per la salute, sono fermenti probiotici ovvero fermenti lattici vivi che contribuiscono a mantenere il naturale equilibrio dell’intestino, influendo positivamente sull’intero organismo.

La particolarità di questi fermenti probiotici è la loro resistenza alla digestione che permette loro di arrivare vivi fino all’intestino, dove possono riprodursi e migliorare le condizioni della flora preesistente.

A cosa servono i fermenti probiotici?

I fermenti probiotici sono ottimi per riequilibrare le funzioni dell’intestino, rinvigorire il sistema immunitario e collaborare all’azione degli antibiotici.
Questi batteri, che agiscono nel colon o intestino crasso, innescano i processi di fermentazione e putrefazione di quegli alimenti che non sono stati digeriti, ovvero proteine, fibre e carboidrati.

I fermenti probiotici sono anche in grado di ostacolare il proliferare di agenti batterici patogeni:

  • privandoli di ogni nutrimento
  • ostruendo ogni spazio delle pareti interne dell’intestino sul quale altrimenti andrebbero a depositarsi o aderire
  • impedendo la loro replicazione producendo sostanze antibiotiche

I probiotici sono spesso prescritti in terapie a rimedio di disturbi dell’apparato digerente, anche per via dell’azione benefica che riescono ad estendere anche ad altre patologie, quali allergie a determinati alimenti, infiammazioni gastrointestinali o infezioni delle vie urinarie e respiratorie. I benefici apportati dai fermenti probiotici in questi casi non sono stati verificati in tutti gli studi condotti, ma viene comunque ritenuto probabile che intervengano positivamente.

Gli effetti positivi dei fermenti probiotici, proprio perché oggetto di discussione nella comunità scientifica, possono essere organizzati in maniera ordinata, dividendoli in certi e probabili.
I benefici certi riguardano:

  • Infiammazioni dell’intestino tenue (enterite)
  • Diarrea correlata ad antibiotici e diarrea di Rotavirus
  • Intolleranza al lattosio
  • Difese immunitarie proprie dell’intestino

I benefici probabili riguardano:

  • patologie che colpiscono la mucosa dell’apparato digerente (gastrite cronica, dispepsia non ulcerosa, ulcera peptica) e l’apparato escretore
  • infiammazioni dell’intestino (colite ulcerosa, Morbo di Crohn)
  • tumore all’intestino crasso e sindrome del colon irritabile
  • stitichezza cronica
  • patologie diverticolari
  • ipercolesterolemia
  • vaginite
  • carie