Glossario

Pubblicato il 29 Luglio 2020

Xerosi

La xerosi cutanea è una condizione di forte secchezza della pelle, con una conseguente desquamazione. 

Per xerosi si intende la mancanza di umidità nei tessuti, è un disturbo della pelle comune nella popolazione senza distinzione di sesso. Questa condizione è caratterizzata clinicamente da una pelle visivamente arida e squamosa, ruvida al tatto e che spesso porta a subire una sensazione di prurito. 

Questo disturbo può essere associatao ad alcune dermatosi, come la dermatite atopica, oppure conseguenza di trattamenti come radio e chemio terapia, ma può verificarsi anche in soggetti sani se è presente una combinazione di specifici fattori eziologici. 

La radice di questo problema si trova nello strato corneo, lo strato più esterno della pelle, che viene interrotto a causa della disidratazione e dell’alterazione della differenziazione dei cheratinociti, le cellule più abbondanti dell’epidermide.

La condizione di xerosi si presenta perché la struttura dello strato corneo si modifica e, si verificano anomalie: nel PH, nella produzione di sebo, nel mantenimento dell’idratazione tramite metabolismo dell’acqua e nei processi di cheratinizzazione. 

Tra i processi che influiscono sulla comparsa della xerosi cutanea, il più significativo riguarda tutte le sostanze che interagiscono con l’umidità, ossia i componenti del fattore idratante naturale (NMF). Questi componenti, che sono amminoacidi e loro derivati, si trovano nello strato più superficiale della pelle, lo strato corneo. I componenti dell’NMF hanno la capacità di attrarre e legare l’acqua dell’ambiente (umidità) e l’acqua che deriva dal derma, lo strato più profondo della pelle. 

Questo processo permette il mantenimento di una corretta idratazione.

È quando l’acqua presente nello strato corneo scende sotto il 20% che la pelle si trova in condizioni di secchezza, e si può verificare la comparsa di pelle xerotica; in tale circostanza in cui la pelle appare screpolata, arida, priva di elasticità e ruvida.  

L’ origine di questa condizione può derivare da fattori endogeni e fattori esogeni.

Tra i fattori endogeni vi sono: 

  • la predisposizione costituzionale delle pelli secche, a tendenza atopica e fragili 
  • l’età, poiché la pelle senile è più sottile e con l’invecchiamento il contenuto lipidico cutaneo e il processo di cheratinizzazione subiscono delle variazioni.

I fattori esogeni sono invece cause esterne e possono essere molteplici; le più comuni sono:

  • l’esposizione al sole senza la corretta protezione dai raggi UVA e UVB 
  • l’uso di sostanze potenzialmente irritanti come detergenti aggressivi o solventi 
  • trattamenti farmacologici intensivi, come chemioterapia o radioterapia.

L’esposizione ripetuta al sole senza protezione induce uno stato infiammatorio della pelle e conseguente perdita dell’idratazione, in modo più veloce e intenso rispetto al normale.

L’uso frequente di detergenti aggressivi invece può intaccare il film idrolipidico della superficie cutanea mettendo a repentaglio la funzione di barriera.

Ci sono però anche condizioni che possono predisporre alla comparsa della xerosi, come i fattori climatici; infatti, in condizione di più bassa temperatura ambientale e bassa umidità relativa dell’aria, la xerosi tende a presentarsi con più frequenza e maggiore intensità.

La xerosi cutanea ha caratteristiche cliniche che possono portare a diversi problemi della pelle, estetici e funzionali.

Lo stato più superficiale della pelle, non essendo ben idratato e avendo perso il suo film idrolipidico, risulta secco e forma delle piccole scaglie che tendono a staccarsi, fenomeno che viene definito desquamazione.

La presenza di cellule morte dello strato più esterno della pelle porta alla ruvidezza, sensazione di irregolarità al tatto. Tutto questo, in aggiunta alla perdita di elasticità, porta a forti irritazioni e screpolature, a una sensazione di tensione, alla percezione che la pelle tiri e alla sensazione di irritazione sulla pelle che porta a grattarsi.

Fonti: