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Pubblicato il 7 Febbraio 2019 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Dieta gluten free: perché fa male quando non si è celiaci

Quando si soffre di celiachia una dieta gluten free è l’unica terapia possibile. È il glutine, infatti, a scatenare la reazione autoimmune che porta alla distruzione dei villi intestinali tipica di questa patologia. Escludendo qualsiasi alimento contaminato con il glutine , la dieta gluten free spegne questa reazione consentendo all’intestino di guarire e cancella i disturbi intestinali, le carenze nutrizionali e l’aumento del rischio di coronaropatie.

Tutto ciò non significa che il glutine sia una sostanza da evitare anche quando non si è celiaci, anzi, secondo recenti studi scientifici seguire una dieta gluten free quando non ce n’è bisogno può peggiorare la qualità dell’alimentazione, privandola di sostanze assolutamente salutari: le fibre.

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Dieta gluten free per non celiaci: la ricerca

Le prove dei rischi associati a una dieta gluten free seguita in assenza di celiachia arrivano da una ricerca pubblicata sul British Medical Journal da un gruppo di ricercatori coordinato da Andrew T. Chan, docente all’Harvard Medical School di Boston, negli Stati Uniti. Lo studio ha coinvolto oltre 100 mila tra uomini e donne senza problemi alle coronarie (le arterie che portano il sangue al muscolo cardiaco) che a partire dal 1986 hanno compilato ogni 4 anni, fino al 2010, un questionario sulle abitudini alimentari. Dai dati raccolti, Chan e collaboratori hanno stimato il consumo di glutine, che è poi stato confrontato con l’insorgenza di coronaropatie (infarto fatale o non fatale).

Uno dei motivi per cui una dieta gluten free è a volte considerata migliore rispetto a un’alimentazione contenente glutine è la convinzione che quest’ultima possa aumentare proprio i rischi corsi da cuore e arterie. Questa ricerca ha però dimostrato il contrario, svelando che il consumo di glutine non è associato a un maggior rischio di coronaropatie e che, anzi, una dieta gluten free può ridurre significativamente il consumo di cereali integrali, fornendo così una dose inferiore di fibre alleate della salute cardiovascolare.

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Meglio passare prima dal medico

In base ai risultati delle loro ricerche, Chan e colleghi sono giunti alla conclusione che “la promozione di una dieta gluten free fra le persone non celiache non dovrebbe essere incoraggiata”. Per di più anche altri autori hanno concluso che dal punto di vista nutrizionale i cibi appositamente pensati per chi deve seguire una dieta gluten free non sono dal punto di vista nutrizionale migliori rispetto agli altri.

Nel corso degli anni non sono mancate nemmeno notizie secondo le quali nei prodotti specifici per una dieta gluten free ci sarebbero quantità maggiori di zuccheri, grassi e sale. Da questo punto di vista l’Associazione Italiana Celiachia ha tenuto a fare chiarezza mettendo a confronto quasi 600 prodotti fra tradizionali e gluten free, giungendo alla conclusione che, glutine a parte, tra i due tipi di alimenti non ci sono sostanziali differenze dal punto di vista nutrizionale.

Come orientarsi in questo caos informativo? La scelta migliore è scegliere una dieta gluten free solo nel caso in cui ce ne sia davvero bisogno, escludendo il glutine dalla propria alimentazione solo dopo averne parlato con il medico. Questa raccomandazione vale anche per chi ha tutti i buoni motivi per pensare di essere celiaco. Iniziare una dieta gluten free prima di una diagnosi di celiachia può infatti impedire di riconoscere la malattia e quindi portare a sottovalutare una situazione che non deve essere in alcun modo sottovalutata.

La dieta gluten free per dimagrire

Per quanto riguarda, poi, la convinzione che la dieta gluten free sia una dieta adatta per perdere peso, non è certo l’assenza di glutine nei cibi a far dimagrire. Piuttosto, se per eliminare il glutine si sostituiscono dolci e snack con frutta o verdura si riducono le calorie assunte nel corso della giornata, e se queste ultime sono inferiori rispetto a quelle consumate si può finire per dimagrire. Ma se dolci e snack tradizionali vengono sostituiti con dolci e snack pensati per una dieta gluten free ma altrettanto calorici non si può sperare in un effetto dimagrante.

 

Fonti articolo:
– Associazione Italiana Celiachia. Comunicato stampa. http://www.celiachia.it/COMUNICAZIONE/Comunicazione.aspx?SS=110&M=1583. 25/01/19
– FoodNavigator. Glute-free products ‘not as healthy’ as conventional. https://www.foodnavigator.com/Article/2017/08/08/Gluten-free-products-not-as-healthy-as-conventional. 25/01/19
– Harvard Medical School. Going gluten-free just because? Here’s what you need to know. https://www.health.harvard.edu/blog/going-gluten-free-just-because-heres-what-you-need-to-know-201302205916. 25/01/19m
– Lebwohl B et al. Long term gluten consumption in adults without celiac disease and risk of coronary heart disease: prospective cohort study. BMJ 2017; 357 doi: 10.1136/bmj.j1892
– Karolinksa Institutet. A gluten-free diet is not goos for everyone. https://ki.se/en/research/a-gluten-free-diet-is-not-good-for-everyone. 25/01/19
– Missbach B et al. Gluten-free food database: the nutritional quality and cost of packaged gluten-free foods. PeerJ. 2015; 3: e1337. doi: 10.7717/peerj.1337

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