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Pubblicato il 13 Marzo 2018 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Vacanze di Pasqua in arrivo? Attenzione al mal di montagna nei bambini, ecco i rimedi!

Prima di organizzarsi per un weekend fuori porta in montagna, è bene ricordarsi sempre che rapidi cambiamenti di quota e quindi di pressione barometrica agiscono sullo stato fisico di tutti e specialmente in quello dei bambini.

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Il mal di montagna limitato fino a 2000 metri

Finché si programmano lunghi periodi di vacanza ad altitudini tra i 1500 e i 2000 metri, non ci sono problemi anche per i bambini molto piccoli. Il problema si verifica quando il cambiamento di quota è rapido. In caso si salga o si scenda rapidamente, si possono verificare problemi di compensazione della pressione tra l’orecchio medio e l’esterno, con conseguente trauma sul timpano e dolore.

A questo fenomeno noi adulti siamo abituati e, appena avvertiamo che il nostro orecchio sembra tappato, deglutiamo o sbadigliamo per compensare. I bambini non sanno cosa sta succedendo e piangono. Per aiutarli e prevenire che ciò avvenga, è meglio:

  • Usare il ciuccio durante il viaggio
  • Fare delle soste durante la salita
  • Dare loro da bere

I bambini a quote superiori i 2000 metri

Il fisico dei bambini in alta quota riceve le stesse sollecitazioni di quello degli adulti: quindi, oltre i 2000 metri, i sintomi di mal di montagna nei bambini s’intensificano e più ci si alza rapidamente di quota, più possono aggravarsi.

I sintomi più comuni sono:

  • Senso di stordimento e mal di testa;
  • Debolezza o, al contrario, euforia;
  • Inappetenza, insonnia;
  • Nausea e vomito;
  • Edema polmonare e cerebrali ad oltre 3000 metri.

Tutte queste manifestazioni rispecchiano sostanzialmente la sofferenza dei tessuti esposti all’ipossia, cioè la condizione di scarsa disponibilità di ossigeno tipica dell’alta quota.

Il bambino non capisce preventivamente cosa sente e nel neonato la situazione è ancor più delicata a causa della confermazione naturale dell’apparato respiratorio che patisce di più la diminuzione di ossigeno.

I bambini al di sotto dei 2 anni di età non dovrebbero, quindi, sostare per lungo tempo oltre i 2000- 2500 metri di quota e in generale fino ai 10 anni è consigliabile non superare certe altitudini e adottare in montagna sempre alcuni accorgimenti.

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Come comportarsi in montagna con i bambini

Per evitare il mal di montagna nei bambini, è bene tenere a mente i seguenti punti:

  • Organizzare la salita per mete intermedie e rispettare i tempi dei bambini facendo soste frequenti per recuperare;
  • Fare bere a volontà;
  • Il peso dello zaino deve essere bilanciato in base all’età e al peso del bambino;
  • Limitare l’uso di funivie e di mezzi di risalita, perché provocano una rapida variazione di pressione barometrica;
  • La pelle e gli occhi devono essere protetti dai raggi solari con creme ad alta protezione e occhiali da sole di buona qualità;
  • Particolare attenzione per i piccolissimi portati sulle spalle negli zaini visto che stanno fermi, devono essere riparati specialmente sulle estremità e devono essere spesso fatti scendere e mossi per sollecitare la circolazione.

Può essere particolarmente utile portare sempre con sé degli integratori alimentari per bambini a base di Vitamine A, C, B12, B6, D e acido folico che contribuiscono al normale funzionamento del sistema immunitario.

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