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Pubblicato il 2 Agosto 2019 | Ultima modifica il 6 Ottobre 2022

Salute degli Occhi

Come si può evitare davvero la sensazione di un corpo estraneo nell’occhio?

Può succedere di stropicciarsi di frequente gli occhi perché abbiamo la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. A volte pensiamo di avere perfino dei granelli di sabbia, tanto che la luce ci infastidisce, quasi come se vedessimo attraverso un vetro appannato. Questo senso di fastidio può insorgere indipendentemente dalla reale presenza o meno di un corpo estraneo nell’occhio. Infatti, è un sintomo piuttosto comune che di solito ha origine nella cornea, ovvero il tessuto trasparente che riveste la parte anteriore dell’occhio. Si tratta di una struttura anatomica molto innervata. Un’irritazione delle membrane che rivestono l’occhio spesso può tradursi in una sensazione di corpo estraneo.  

La sensazione di sabbia negli occhi insieme al bruciore, al fastidio agli occhi e alla sensazione di un corpo estraneo nell’occhio rappresentano i sintomi di quella che è definita sindrome da occhio secco. Si tratta di una problematica che interessa la lubrificazione dell’occhio: l’occhio secco può generare un’infiammazione dell’occhio sia a livello superiore sia anteriore. L’assenza di lubrificazione e la scarsa qualità e quantità delle lacrime possono danneggiare in maniera più o meno lieve sia la cornea sia la porzione interna delle palpebre. In pratica, le lacrime non sono sufficienti a proteggere la superficie anteriore dell’occhio.

Il Centro Italiano Occhio Secco di Milano sostiene che la secchezza oculare colpisca il 90% delle donne in menopausa e il venticinque per cento della popolazione over cinquanta.  Si tratta di un disturbo insidioso, caratterizzato dal deteriorarsi del film lacrimale che ricopre la superficie dell’occhio. Se si trascura questo disturbo, la qualità della vita può compromettersi.

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Sensazione di corpo estraneo nell’occhio e secchezza oculare

La secchezza oculare è un problema comune. La secrezione lacrimale può ridursi con l’avanzare dell’età e la presenza di secchezza oculare può anche essere associata a malattie quali la sindrome di Sjogren o l’artrite reumatoide. Tuttavia, in molti individui, la secchezza oculare si sviluppa in assenza di altre malattie associate.

I sintomi includono sensazione di corpo estraneo, bruciore, arrossamento e stanchezza oculare generalizzata. Se gli occhi raggiungono un determinato livello di secchezza e irritazione, la secrezione lacrimale è stimolata in maniera intensa, portando alla lacrimazione pronunciata.

Il volume della produzione lacrimale può essere misurato mediante il test di Schirmer, grazie a una striscia di carta bibula (speciale carta assorbente medica) inserita nel fornice congiuntivale. Il trattamento principale della secchezza oculare consiste nella lubrificazione supplementare dell’occhio.

Cause e rimedi dell’irritazione oculare

Possono insorgere irritazioni causate dai depositi presenti sulle lenti, dovuti a errori nel loro uso o nell’utilizzo delle soluzioni per la pulizia, che comportano arrossamento, prurito o sensazione di corpo estraneo. Le lenti a contatto sono sicure, ma occorre fare attenzione, perché sono in costante contatto con la cornea e congiuntiva. Anche i cambiamenti climatici possono compromettere la salute oculare: l’aumento delle temperature e la diminuzione dell’umidità sembrano aggravare i sintomi dell’irritazione, in particolare in chi soffre di una secchezza oculare evaporativa, causata da un eccesso di evaporazione delle lacrime. Il problema dell’occhio secco è una condizione legata all’età perché dopo i cinquanta anni è normale che il  ricambio del film lacrimale sia meno frequente e si ha una minore idratazione oculare. Ma anche la qualità dell’ambiente in cui viviamo, per esempio l’inquinamento da polveri sottili, agisce sull’occhio seccandolo. Così come avviene a causa dell’uso prolungato dei dispositivi digitali, che costringono a una visione ravvicinata e a una maggior evaporazione del film lacrimale, assumendo dunque un ruolo nella diffusione della sindrome dell’occhio secco. Senza contare anche la lunga permanenza in ambienti con aria condizionata, che favorisce la secchezza oculare. Le lacrime artificiali costituiscono un valido aiuto, ma se le cause della secchezza sono da imputare agli agenti atmosferici è consigliabile usare anche occhiali da sole ogni volta che ci si trova all’aria aperta. Chi lavora a lungo al PC dovrebbe utilizzare occhiali con lenti antiriflesso riposanti. Per le donne, un ruolo di primo piano, è giocato dai cambiamenti ormonali legati alla menopausa, che possono ridurre il film lacrimale. É fondamentale tenere sotto controllo sintomi apparentemente banali quali l’irritazione e la secchezza oculare, ricorrendo a visite oculistiche periodiche e alle iniziative di prevenzione.

Fonti:
https://www.centroitalianoocchiosecco.it/

 

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