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Pubblicato il 25 Febbraio 2023

Salute degli Occhi

Il freddo fa male anche agli occhi: come proteggerli in inverno?

Chi l’ha detto che i nostri occhi devono essere protetti solo in estate? Il sole può causare fastidi alla vista, ma anche il vento, la pioggia e il freddo possono provocare disturbi agli occhi. In inverno, per esempio, l’aria gelida e gli sbalzi termici sono tra i maggiori responsabili di eccessiva lacrimazione, stati infiammatori e infezioni.  

Come riconoscere un colpo d’aria all’occhio

Il vento freddo e le basse temperature possono indurre un colpo d’aria all’occhio perché irritano e infiammano la congiuntiva

Questa sottile membrana trasparente riveste la superficie interna delle palpebre e quella anteriore dei bulbi oculari ed è particolarmente esposta, data la sua posizione, all’azione nefasta degli agenti atmosferici e proprio per questa ragione si infiamma più facilmente (congiuntivite).

Ovviamente, l’aria fredda è solo una concausa della congiuntivite perché i primi imputati sono virus e batteri

I sintomi caratteristici di un colpo d’aria all’occhio comprendono:

  • arrossamento della parte inferiore del bulbo oculare;
  • dolore al tatto;
  • gonfiore della palpebra;
  • difficile apertura dell’occhio.

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Freddo e occhi: le altre possibili conseguenze

In inverno, possono insorgere altri fastidiosi disturbi agli occhi che affaticano l’occhio portando a mal di testa e affaticamento cervicale. Infiammazioni a questa delicata zona del corpo impediscono anche di utilizzare cosmetici e makeup. 

Di seguito vediamo le principali conseguenze del colpo di freddo all’occhio.

Lacrimazione

Il freddo causa un’importante lacrimazione perché l’occhio produce più liquido lacrimale (o film lacrimale) per proteggere il bulbo oculare

Questo meccanismo, innato e difensivo, può però diventare un problema per le persone che presentano, per conformazione degli occhi, un restringimento delle vie lacrimali con conseguente accumulo di liquido.

Traumi

Il passaggio frequente da luoghi caldi a freddi determina una vasocostrizione che può causare, a sua volta, una rottura di un vaso della congiuntiva con conseguente perdita di sangue. In linea generale, il problema si risolve spontaneamente, ma talvolta è necessario ricorrere all’uso di colliri per favorire il riassorbimento di possibili ematomi.

Congiuntivite 

La congiuntivite, come già detto, può presentarsi anche in inverno, ma i colpi d’aria rappresentano solo una possibile concausa dell’infiammazione della congiuntiva. 

Nei mesi freddi, la congiuntivite è generalmente di natura infettiva e, in buona parte dei casi, riconducibile all’adenovirus, germe responsabile dei tradizionali malanni di stagione a carico delle vie aeree superiori.

L’inverno per chi porta occhiali e le lenti a contatto

Chi indossa gli occhiali può imbattersi anche in un altro inconveniente. Il passaggio dal freddo al caldo determina un fenomeno di condensa sulla superficie delle lenti con conseguente tendenza ad appannarsi.

Ciò accade anche quando si praticano alcuni sport come lo sci perché la temperatura corporea è molto maggiore a quella esterna. Per contrastare il fastidioso fenomeno dell’appannamento, si possono comprare prodotti specifici con cui trattare lenti e montature.

Anche chi porta le lenti a contatto, non è esente da problemi. Quando si entra in un luogo caldo, gli occhi tendono a seccarsi provocando una fastidiosa sensazione e facendo insorgere l’esigenza di strofinare continuamente gli occhi.

Con l’arrivo della stagione invernale, anche gli occhi possono essere colpiti da lievi disturbi come colpi d’aria, eccessiva lacrimazione e congiuntivite. In questi casi, si consiglia di usare un collirio decongestionante a base di nafazolina in modo tale da ridurre l’irritazione. Nello stesso tempo, è  essenziale indossare occhiali scuri e protettivi per evitare una lacrimazione eccessiva. Attenzione infine in montagna, dove le lenti devono essere schermanti e ad altissima protezione UV.

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