Con il termine ipermetropia si intende un difetto chiamato di “refrazione”, in cui la visione di ciò che è vicino risulta maggiormente sfocata rispetto a ciò che è lontano, questo perché la luce proveniente dagli oggetti invece di essere messa a fuoco direttamente sulla retina, viene catturata su un piano posto dietro di essa. A chi presenta sintomi lievi di ipermetropia, può capitare di riuscire a vedere più nitidamente oggetti molto lontani, come leggere perfettamente un cartellone pubblicitario in autostrada e avere invece qualche difficoltà a guardare la televisione. Al contrario, invece, nel caso in cui il difetto visivo sia in stadio già avanzato, è possibile avere difficoltà anche a mettere a fuoco ciò che è distante.
Prima di capire esattamente sintomi e cause dell’ipermetropia, occorre fare una distinzione tra ipermetropia e presbiopia. Questi due difetti visivi, infatti, possono essere spesso confusi tra di loro, a causa di alcune caratteristiche che hanno in comune come la diversa messa a fuoco degli oggetti vicini e lontani. La principale differenza tra le due condizioni riguarda l’età del soggetto coinvolto.
Finché si è giovani e l’ipermetropia è lieve, il nostro occhio riesce a compensare il proprio difetto attraverso l’accomodazione, cioè il potere di mettere a fuoco che ha il cristallino modificando la sua forma all’interno del bulbo oculare, ma una volta superati i 45 anni, questa capacità inizia a venir meno e i pazienti iniziano ad accusare un peggioramento visivo (presbiopia).
Entrambi questi difetti visivi sono ampiamente diffusi e facilmente correggibili ma richiedono un’accurata visita dal proprio oculista che, dopo aver fatto un esame specifico, saprà consigliare la giusta strada da percorrere.
Ipermetropia, le cause
Generalmente la principale causa dell’ipermetropia è l’ereditarietà, ma è possibile anche distinguerne altre tra cui:
- un occhio con dimensioni più corte del normale
- una curvatura della cornea insufficiente
- un cristallino che si è formato in maniera non corretta
Ipermetropia, i sintomi
Avendo difficoltà a guardare gli oggetti vicini, l’ipermetrope ha frequente necessità di strizzare gli occhi per vedere più nitidamente sottoponendo così il muscolo ciliare a uno stress continuo. Inoltre, il naturale passaggio dalla vista di ciò che è lontano rispetto a ciò che è più vicino determina un continuo aggiustamento da parte del cristallino per compensare il difetto. Ecco che tutto ciò può dar vita a sintomi dell’ipermetropia quali:
- bruciore
- lacrimazione più o meno intensa
- dolore agli occhi e mal di testa soprattutto dopo la lettura, la scrittura o il lavoro al computer
- ipersensibilità alla luce
La miglior diagnosi è sicuramente una visita oculistica sia per gli adulti che per i bambini. In particolare nei più piccoli, lo specialista dovrà far uso di gocce chiamate “cicloplegiche”, che sono in grado di annullare l’effetto compensatorio del cristallino per riuscire a vedere il reale difetto. Una volta stabilito il grado dell’anomalia, verrà indicata la terapia più adeguata tenendo conto che più il problema risulterà grave, maggiore sarà la correzione da prescrivere.
Trattamenti per l’ipermetropia
Il trattamento più efficace per correggere questo disturbo dipende soprattutto dal grado di entità della patologia. All’inizio se i sintomi dell’ipermetropia sono solo bruciore, arrossamento e dolore, un valido aiuto può essere dato dalla natura: gocce oculari a base di acqua distillata di origine vegetale (camomilla, calendula, eufrasia, finocchio e aloe vera) alleviano rossore e irritazione restituendo ai nostri occhi un immediato sollievo in maniera naturale.
In genere non esiste una vera e propria cura per questo difetto, ma è possibile migliorare l’ipermetropia attraverso diverse opzioni:
– Lenti a contatto per ipermetropia
Le lenti a contatto adatte sono più spesse al centro e più sottili verso i bordi. Hanno lo scopo di curvare la luce verso il centro facendola convergere sulla retina in modo da attenuare la visione sfocata.
– Occhiali correttivi per ipermetropia
La miglior soluzione è offerta dagli occhiali monofocali. In particolare si applicano lenti convergenti convesse caratterizzate da una curvatura sporgente proprio in corrispondenza del centro. La scelta tra occhiali e lenti a contatto dipende soprattutto dal proprio stile di vita.
– Intervento chirurgico
Nei casi più gravi si può ricorrere alla chirurgia foto refrattiva, una tecnica che utilizza l’energia di un laser a eccimeri che provoca una sorta di evaporazione del tessuto dell’occhio danneggiato senza provocare danni sugli altri tessuti circostanti.
Questo strumento è molto efficace ma occorre che l’equipe sia formata da professionisti esperti che valutino attentamente le condizioni del paziente selezionando solo coloro in cui ci si può aspettare un buon risultato.
Si può prevenire l’ipermetropia?
Sicuramente nella prima infanzia è fondamentale una visita oculistica soprattutto se esiste familiarità per patologie oculari o se ci sembra che il bambino abbia strani atteggiamenti quando guarda gli oggetti o la televisione (strizza o si sfrega gli occhi frequentemente).
L’occhio è uno degli organi più delicati del nostro corpo. Il contatto con l’esterno lo rende suscettibile a molte aggressioni in particolare date dall’ambiente, infatti il fenomeno dell’ipermetropia è un difetto abbastanza comune che coinvolge circa sette milioni di persone in Italia e occorre non sottovalutarlo: una visione sfocata che non permette di vedere bene una persona o un oggetto vicino, difficoltà a leggere testi a carattere piccoli sono segnali da non trascurare. È bene quindi non aspettare troppo a lungo ma consultare subito uno specialista in modo da riuscire a trovare i migliori rimedi per tornare presto a vedere con chiarezza e nitidezza.