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Pubblicato il 17 Dicembre 2019 | Ultima modifica il 15 Settembre 2020

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Come si affronta l’orticaria acquagenica, insolita allergia all’acqua

Si può essere allergici all’acqua? Purtroppo sì, se si è affetti da orticaria acquagenica. Patologia molto rara e, ancora oggi, semisconosciuta, l’orticaria acquagenica è una vera e propria forma di orticaria fisica, ovvero una manifestazione esantematica, che si verifica 20-30 minuti dopo che si è entrati a contatto con l’acqua.

E poco importa se non ci si sta lavando: per le persone (fortunatamente poche in tutto il mondo) che soffrono di questo disturbo, sono sufficienti il sudore, le lacrime o, addirittura, l’acqua piovana per avere prurito, se non addirittura pomfi sparsi in tutto il corpo.

Parliamo di prurito aquagenico quando la reazione all’acqua si manifesta con la sola sensazione di prurito; si tratta invece di orticaria acquagenica quando insorgono pomfi di dimensioni che vanno da 1 a 3 millimetri e che possono far avvertire una sensazione di bruciore.

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Orticaria acquagenica: da cosa è provocata

Sebbene si parli anche di allergia all’acqua, l’orticaria acquagenica non può  essere interpretata come una sorta d’immunità contro l’acqua in generale. Il nostro corpo, infatti, è per il 70% composto di acqua: se si trattasse di un’allergia a questo composto chimico, chi soffre di questa patologia non avrebbe possibilità alcuna di sopravvivere. Non solo: bere acqua, in questi pazienti, non scatena alcuna manifestazione.

Che cosa provoca, allora, l’orticaria acquagenica?

Abbiamo già detto che si tratta di una patologia semisconosciuta. Sappiamo che colpisce principalmente le donne, che ha esordio in età puberale e che, molto probabilmente, a provocarla é il contatto tra acqua e sebo (sostanza oleosa prodotta dalle ghiandole sebacee della pelle). Sarebbe, infatti, proprio questa interazione a formare una sostanza in grado di attivare i mastociti (cellule facenti parte del sistema immunitario), stimolando così il rilascio d’istamina, responsabile delle manifestazioni cutanee. Dunque, non allergia all’acqua, ma allergia a un composto originato dall’interazione fra acqua e sebo.

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Come intervenire se si soffre di orticaria acquagenica

Non esiste una cura vera e propria per questo tipo di orticaria. I casi sono troppo pochi e non è stato possibile effettuare studi più approfonditi.

Ad ogni modo, in caso di reazioni allergiche che si verificano dopo il contatto con acqua, è sempre bene rivolgersi a un dermatologo e/o allergologo, per poi effettuare una serie di test idonei a escludere altre patologie.

Tra le terapie possibili, non risolutive, ma in grado di alleviare i sintomi, compaiono i farmaci antistaminici attivi sui ricettori istaminergici di tipo H1; questi, servono, infatti, a diminuire il livello di permeabilità dei vasi e a ridurre la formazione di pomfi.

Rimedi naturali per contrastare l’orticaria acquagenica

Ecco alcuni rimedi naturali per placare il fastidio e limitare il rischio di sviluppare una vera e propria orticaria:

  • detergere la pelle immergendosi nella vasca riempita d’acqua con l’aggiunta di bicarbonato di sodioo avena colloidale
  • dopo il bagno, è preferibile non strofinare la pelle bagnata, ma tamponarla delicatamente con una salvietta di cotone
  • spalmare sulla pelle una lozione a base di glicerolato d’amidofortemente idratante e nutriente.

Fonti:

https://www.ohga.it/orticaria-acquagenica-cose-e-come-si-manifesta-la-cosiddetta-allergia-allacqua/

https://www.greenstyle.it/orticaria-acquagenica-sintomi-rimedi-236688.html

https://www.humanitasalute.it/benessere/92240-si-puo-essere-allergici-allacqua/

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