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Pubblicato il 2 Luglio 2019 | Ultima modifica il 13 Ottobre 2020

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Mal di testa dovuto al caldo: come evitare che prenda il sopravvento

I freddi e piovosi giorni di maggio ci hanno spinto a desiderare il caldo come non mai. Ma adesso che si annuncia un periodo ricco di sole, sarà bene rammentarsi che mal di testa e caldo possono essere strettamente correlati. Senza allargare il discorso a una forma di “meteoropatia”, possiamo sicuramente dire che l’esposizione diretta e prolungata ai raggi solari o semplicemente l’aumento delle temperature può scatenare o aggravare i sintomi del mal di testa.

La ricerca sulla relazione fra mal di testa e caldo

La conferma arriva anche da una recente ricerca pubblicata sulla rivista Neurology. Qui è evidenziato come il caldo incrementi il rischio di emicrania o cefalea, e addirittura con un aumento di 5 gradi centigradi questo rischio aumenti di ben il 7,5%. Inoltre c’è correlazione tra l’innalzamento della temperatura e il mal di testa in chi soffre già di emicrania o di altre forme di cefalea, ma è bene chiarire che questa patologia può comparire anche in coloro che normalmente non accusano particolari problemi. Questo perché in generale il caldo e l’umidità provocano una leggera accelerazione del flusso sanguigno, che porta a soffrire di mal di testa.

I rimedi per combattere il mal di testa da caldo

Ci sono rimedi naturali per combattere il caldo e limitare quindi l’insorgere del mal di testa a esso correlato. Intanto è bene precisare che il mal di testa da caldo si presenta con sintomi molto simili alla classica cefalea, un dolore trafittivo insomma. In altri casi il dolore può essere accompagnato da brividi, nausea e vomito: in questa situazione andrebbe però subito sentito un medico perché tali sintomi potrebbero nascondere un problema più serio.

Tra i rimedi da seguire sicuramente un ruolo in primo piano lo gioca l’alimentazione. Esistono, infatti, cibi in grado di scatenare il mal di testa, ai quali bisogna fare maggiormente attenzione in estate se si soffre di questo particolare tipo di cefalea. Gli alimenti in questione sono: bevande eccitanti come il caffè, insaccati (contenenti come conservanti i nitriti) ma anche l’alcool. Al contrario si consiglia il consumo di frutta e verdura, noti per il loro ricco contenuto di sali minerali e vitamine.

Poi ovviamente occorre limitare l’esposizione al sole: evitare quindi le ore più calde della giornata, indossare un cappellino, utilizzare abiti freschi e leggeri, ma soprattutto bere frequentemente acqua, non troppo fredda, per recuperare i liquidi che si perdono con il sudore.
Limitare l’attività o gli sforzi fisici sotto al sole, e comunque sempre lontano dalle ore più calde.

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Nel caso in cui il mal di testa da caldo si sia comunque materializzato, un rimedio è di utilizzare un impacco di acqua fredda: è sufficiente porre una borsa del ghiaccio sul punto dolente, fin quando la temperatura dell’acqua non raggiunge quella corporea.
E, infine, un vecchio “rimedio della nonna”: mettere a bagno piedi e gambe nell’acqua fredda. L’immersione ha degli effetti decongestionanti che alleviano il mal di testa, e inoltre procura una piacevole sensazione di freschezza.

Mal di testa e colpo di sole

Come spiega il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas LAB, al di là di emicranie o cefalee da caldo, esiste anche un altro pericolo, il colpo di calore. “Sotto il sole si può sentire una sensazione d’intorpidimento, di pesantezza, ma non è un mal di testa invalidante come l’emicrania. Il dolore è più sopportabile, al limite siamo nel campo delle cefalee tensive: il corpo si affatica perché aumenta la sudorazione e il battito cardiaco, tutte armi con cui l’organismo cerca di compensare il calore”. E allora? Difendiamoci bevendo molto e coprendoci il capo.

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