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Pubblicato il 31 Gennaio 2020 | Ultima modifica il 16 Giugno 2020

Colesterolo

Olio di oliva e colesterolo, i segreti per usarlo al meglio a tavola

La frase di Intro Montanelli “i popoli si potrebbero catalogare in due categorie: quelli che vanno a olio e quelli che vanno a burro. E non c’è dubbio che la civiltà è nata presso i primi” esprime efficacemente una grande verità: l’olio extravergine d’oliva è il cardine della dieta mediterranea, un vero e proprio nutraceutico ampiamente presente nell’alimentazione per il suo sapore e per il suo aroma particolare, capace di regalare ad ogni pietanza un valore aggiunto inestimabile sia in termini organolettici che nutrizionali. Inoltre, a differenza dei grassi animali, l’olio d’oliva in presenza di colesterolo elevato nel sangue è particolarmente indicato per il benessere del cuore e delle arterie.

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Olio d’oliva origine e proprietà

Noto sin dai tempi più antichi, l’olio di oliva deve il suo grande vantaggio salutistico rispetto ad ogni altra tipologia di condimento, ad una verità tanto semplice quanto scontata: si ottiene dalla semplice spremitura meccanica delle olive, senza l’intervento di solventi chimici o artifici industriali, come avviene per gli altri oli e grassi vegetali.

Ed è questa semplice modalità estrattiva che consente all’olio extravergine di oliva di mantenere tutte le preziose sostanze contenute nel frutto della pianta, la drupa dell’Olea europea.

  • Unico è l’equilibrio dei grassi presenti in quest’olio, particolarmente ricco di acidi grassi monoinsaturi – sostanze attive nella prevenzione dei disturbi cardiovascolari – come l’acido oleico, capace di influire positivamente sui livelli di colesterolo, riducendo il colesterolo “cattivo” o LDL e preservando quello “buono” o HDL, che svolge il compito di trasportare dai tessuti periferici al fegato il colesterolo, che viene poi così eliminato attraverso la bile.
  • Decisamente ridotta la percentuale di grassi saturi presenti, notoriamente responsabili dell’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue, uno tra i principali fattori di rischio cardiovascolare.

In definitiva quindi, a differenza di altri grassi, l’olio di oliva è in grado di proteggere attivamente le nostre arterie, riducendo la formazione delle placche aterosclerotiche, che – contribuendo a ridurre il calibro di vene e arterie – possono essere annoverate tra le principali cause di accidenti vascolari quali infarti ed ictus.

Da non sottovalutare, soprattutto ai fini di un’ottimale prevenzione antietà, anche le proprietà antiossidanti dell’olio di oliva che oltre a intervenire positivamente sul quadro lipidico, in virtù di elementi preziosi custoditi al suo interno – come la vitamina E e diversi polifenoli – contribuisce a difendere il nostro organismo dai danni causati dallo stress ossidativo e quindi dai radicali liberi. Questi ultimi, danneggiando le cellule oltre a promuovere i processi d’invecchiamento, possono innescare la formazione e lo sviluppo di diverse tipologie di tumori.

Ricchissimo di antiossidanti soprattutto l’olio di oliva extravergine: oltre ad essere spremuto esclusivamente per via meccanica a freddo, l’olio extravergine di oliva deve possedere un’acidità pari o inferiore allo 0,8% e rispettare una serie di parametri ben precisi (caratteristiche organolettiche e indicatori di perossidazione).

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Un alleato dell’intestino

Per quanto il suo elevato “punto di fumo” ne consenta un utilizzo sicuro anche durante la cottura, quest’olio riesce a esprimere al meglio le sue potenzialità quando utilizzato “a crudo”: oltre a favorire l’assorbimento di altri nutrienti contenuti nel cibo (molte sostanze importanti per la salute, come i carotenoidi, sono “liposolubili” e quindi vengono meglio assimilati dall’organismo quando associati all’olio) l’olio di oliva è in grado di assicurare all’intestino una certa regolarità.

Inoltre, la sua ricchezza di acido oleico, sostanza in grado di regolare la proliferazione cellulare e ridurre l’infiammazione della mucosa intestinale, può rendere quest’alimento capace di contribuire alla prevenzione delle forme tumorali che colpiscono l’intestino.

L’olio di oliva si rivela così un prezioso alleato del benessere intestinale e cardiaco, soprattutto se adeguatamente supportato da un’integrazione a base di fermenti lattici vivi ad azione probiotica, capaci di favorire l’equilibrio della flora intestinale, fondamentale per garantire la corretta metabolizzazione dei sali biliari e ridurre l’assorbimento di colesterolo.

Le piante che aiutano

Supportano naturalmente l’azione benefica dell’olio di oliva sui valori ematici del colesterolo alcuni principi attivi vegetali dall’azione sinergica, da utilizzare in forma di integratori alimentari quali gli estratti di carciofo (Cynara scolymus), di aglio (Allium sativum), di guggul (Commiphora mukul), pianta nota da circa duemila anni alla cultura indiana per le sue proprietà ipolipemizzanti e di riso rosso fermentato. Quest’ultimo, ottenuto per un processo di fermentazione sul riso ad opera di un lievito rosso (Monascus purpureus) è ricco di una sostanza funzionale, la monacolina K, capace di contribuire al mantenimento di normali livelli di colesterolo nel sangue.

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