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Pubblicato il 15 Novembre 2018 | Ultima modifica il 13 Ottobre 2020

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Gambe stanche e ginocchia infiammate, ripartire dopo lunghe escursioni

Avere gambe stanche e ginocchia infiammate dopo ore di camminata è una sintomatologia molto diffusa. Quando alla sera, dopo una gita o lungo percorso a piedi fatto durante la giornata, la stanchezza si fa sentire e il dolore alle gambe emerge non bisogna allarmarsi. In tutti questi casi la stanchezza alle gambe e le ginocchia infiammate non sono per forza un sintomo di una cattiva circolazione, bensì molto più semplicemente di uno scarso allenamento muscolare, le cui conseguenze sono molto più fastidiose e prolungate quando lo sforzo è stato fatto in montagna. Infatti, un’escursione in montagna prevede un grande lavoro aerobico che accumula nelle cellule l’acido lattico, sostanza che provoca la sensazione persistente di dolore alle gambe.

Le cause delle gambe stanche e delle ginocchia infiammate

Spesso, quando andiamo a fare una gita in montagna, accettiamo con entusiasmo senza considerare le eventuali conseguenze dovute alla scarsa preparazione fisica.

La capacità di muoversi su terreni impervi e scoscesi, in alta quota dove l’ossigeno è più rarefatto, prevede abilità fisiche molto diverse rispetto a quando si fa jogging o footing nei parchi o sull’asfalto. Ecco perché, anche se si è allenati, capita molte volte, dopo un’escursione in montagna, di provare stanchezza alle gambe.

Se non si è allenati, non si dovrebbero fare escursioni troppo lunghe e difficili, ma optare per percorsi semplici e non impegnativi: quindi non camminare per più di un’ora e mezza e non superare i 500 metri di dislivello. Il tempo e l’altitudine andranno aumentati di volta in volta in base a come risponderà il fisico. Se il giorno dopo l’escursione si hanno le gambe stanche e le ginocchia infiammate, significa che ci si è affaticati troppo, perciò la volta successiva non bisogna aumentare le difficoltà. Tra un’escursione e l’altra è suggerito non rimanere fermi, ma comunque cercare di camminare sempre, ad esempio facendo le scale e cogliendo ogni occasione per muoversi a piedi, invece che in macchina. Questo porterà i muscoli delle gambe a essere meno intorpiditi alla prossima camminata in montagna.

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Consigli per evitare stanchezza alle gambe e ginocchia infiammate

Per cercare di evitare di trovarsi dopo un’escursione con gambe stanche e ginocchia infiammate, ecco alcuni pratici consigli da abbinare all’allenamento:

  • Una volta terminata l’escursione, è consigliato svolgere alcuni esercizi di defaticamento e allungamento per eliminare l’acido lattico accumulato e distendere le articolazioni.
  • Dopo l’escursione è fondamentale riportare l’idratazione ad un livello corretto.
  • Mangiare molta frutta e verdura al termine della gita per riequilibrare i minerali persi durante lo sforzo.
  • A fine giornata fare un bagno caldo o addirittura una sauna per distendere i muscoli.
  • In caso di bolle ai piedi o alle caviglie applicare appositi cerotti.

Gambe stanche: ecco i rimedi

Una volta tornati a casa dall’escursione, la sensazione di stanchezza alle gambe e ginocchia infiammate può comparire subito oppure durante la notte o il giorno successivo, perdurando anche per 36 ore, rendendo gravoso anche il riposo notturno. In caso il dolore alle gambe e alle ginocchia insorgesse, per alleviarlo si può ricorrere alla terapia del calore usando dei cerotti autoriscaldanti che, posizionati sulla parte del corpo dolente, danno sollievo.
Questi cerotti si avvalgono di antico rimedio del tutto naturale basato sull’azione stimolatoria del calore sulla circolazione sanguigna. Il calore stimola la circolazione favorendo l’arrivo dell’ossigeno ai muscoli togliendo così la sensazione di stanchezza alle gambe e migliorando la mobilità.

I cerotti e le fasce che sfruttano l’azione del calore non contengono medicinali e possono essere usati prolungatamente nel tempo: sono pratici, possono essere applicati per massimo 8 ore consecutive non solo sulle gambe, ma anche su altre parti del corpo, come la schiena, molto spesso indolenzita dopo un’escursione. Un’altra soluzione è anche l’applicazione di creme topiche lenitive a base di attivi di origine vegetale conosciuti per le loro proprietà benefiche, ad esempio l’Artiglio del diavolo e l’Arnica Montana, che, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie, donano sollievo in caso di dolori articolari e muscolari.

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