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Pubblicato il 13 Agosto 2018 | Ultima modifica il 6 Ottobre 2022

Salute degli Occhi

Congiuntivite estiva: cosa fare per godersi mare e sole

Sale, sole, sabbia e vento. Gli ingredienti della vacanza al mare possono mettere a rischio la salute degli occhi. Durante la bella stagione è più frequente incorrere nella congiuntivite estiva, un fastidioso e frequente disturbo che deve essere curato con colliri specifici.

La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, ovvero la membrana trasparente che ricopre la parte bianca dell’occhio e la superficie interna delle palpebre.

Cause e sintomi della congiuntivite estiva

La congiuntivite estiva può avere varie cause: oltre all’esposizione agli agenti atmosferici – come eccessiva esposizione alle radiazioni solari – può essere causata da infezioni virali o batteriche, allergie ambientali e contatto con sostanze chimiche contenute, per esempio, in farmaci o cosmetici.

I sintomi comprendono lacrimazione, prurito, bruciore, occhi arrossati, sensazione di sabbia o di avere un corpo estraneo nell’occhio e fastidio per la luce. Le palpebre possono gonfiarsi e possono comparire, specie quando la causa è virale, delle piccole emorragie visibili nel bulbo oculare.

In genere i sintomi sono accompagnati da secrezioni, anche durante la notte, che creano il tipico “occhio appiccicato” al risveglio.

La forma più comune di congiuntivite estiva è quella batterica, che a sua volta si distingue in catarrale (molto contagiosa con abbondante produzione di muco) e purulenta (con irritazione e gonfiore della palpebra, occhi rossi e secrezione di pus). Esistono poi le forme membranosa e pseudomembranosa, caratterizzate dal distaccamento della membrana. Si tratta di condizioni gravi ma rare, a volte accompagnate dall’estensione dell’infezione alla cornea.

La congiuntivite allergica si distingue in stagionale o cronica. Nel primo caso si tratta di una manifestazione legata a un’allergia individuale, tipicamente a pollini come per esempio le graminacee, che deve essere tenuta sotto controllo, nella sua fase acuta, con l’impiego di antistaminici.
In generale la congiuntivite allergica interessa il 10% della popolazione e nei bambini è associata anche all’inquinamento atmosferico.

La congiuntivite virale, infine, è spesso associata a sintomi influenzali come mal di gola, febbre, ingrossamento dei linfonodi del collo. È causata da adenovirus, i principali responsabili del raffreddore, o da herpesvirus. Si manifesta con secrezioni fluide. Una forma particolare di congiuntivite, causata dall’esposizione eccessiva ai raggi solari e quindi più frequente proprio in estate, al mare, o in inverno sulla neve è la congiuntivite attinica.

congiuntivite estiva

Come curare la congiuntivite estiva

La terapia, diversa a seconda del tipo di congiuntivite, dovrebbe essere sempre prescritta dall’oculista. Per la congiuntivite batterica si utilizzano colliri antibiotici; per le forme allergiche si ricorre a colliri antistaminici e cortisonici. La congiuntivite virale richiede un tempo di guarigione più lungo, anche fino a quattro settimane. I sintomi, particolarmente in questo caso, possono essere alleviati con colliri decongestionanti e lacrime artificiali, utili anche nell’occhio sano per diminuire il fastidio indotto dagli agenti atmosferici.

Prevenzione per la congiuntivite

In estate è bene utilizzare sempre gli occhiali da sole, per proteggere gli occhi, assicurandosi che siano dotati di filtri a norma di legge e del marchio CE.
In spiaggia ricordarsi di proteggere anche le palpebre e il contorno occhi con creme solari adatte, cioè ipoallergeniche. Avere cura di proteggere gli occhi anche in acqua, con maschere o occhialini.13
In presenza di congiuntivite estiva, evitare di andare al mare o in piscina e di usare le lenti a contatto.

La congiuntivite è molto contagiosa, sia per gli altri che per sé stessi. Nel caso di congiuntivite infettiva e utilizzo di lenti a contatto, è fondamentale buttare le vecchie lenti, il contenitore che si è utilizzato e il relativo liquido di conservazione per evitare di infettarsi nuovamente.
Inoltre lavarsi sempre le mani, anche perché potrebbe capitare di trasmettere l’infezione da un occhio all’altro e cambiare frequentemente la federa del cuscino e gli asciugamani, avendo cura di farne un uso strettamente personale.

Fonte articolo: IABP onlus – Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità

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