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infiammazione-palpebra

Pubblicato il 9 Agosto 2019 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

Salute degli Occhi

Una cura alla blefarite, quando l’infiammazione alla palpebra è nociva

Sensazione di corpo estraneo nell’occhio, lacrimazione, fastidio per la luce? Potrebbe trattarsi di blefarite, un’infiammazione della palpebra che causa prurito e bruciore, oltre a sensazione di calore e arrossamento sul bordo ciliare della palpebra. A volte l’area intorno all’occhio si può ispessire e possono formarsi microlesioni e croste, soprattutto se si tende a strofinare l’occhio in reazione al prurito.

Le blefariti gravi si manifestano anche con gonfiore palpebrale e dolore localizzato aumentato dall’azione di ammiccamento.

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Le cause della blefarite acuta

La blefarite può essere provocata da un’alterazione della secrezione sebacea delle ghiandole palpebrali di Meibomio, da malattie della pelle come eczema, rosacea e dermatite seborroica, carenze vitaminiche, diabete ed eccesso di grassi nel sangue.
Tra le cause, anche difetti della vista non corretti, come ipermetropia e astigmatismo e alcune infezioni virali come l’herpes simplex, oltre a reazioni allergiche a pollini o colliri.
Talvolta a causare la blefarite e l’infiammazione della palpebra sono invece i batteri come stafilococchi e streptococchi; in altri casi gli stessi subentrano come complicazione. Possono comparire piccole squame biancastre simili alla forfora, fino a ulcere nei casi più gravi.
Fumo e polveri infine sono considerati significativi fattori di rischio ambientali. Non sempre, comunque, la causa dell’infiammazione non è nota.

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Diagnosi e cura della blefarite

Per diagnosticare la blefarite acuta, l’oculista si basa sull’analisi dei sintomi palpebrali. L’esame prevede l’utilizzo di una lampada a fessura, che grazie a una “lama” verticale di luce permette una migliore osservazione. Il medico prescriverà colliri antibiotici e antinfiammatori per la gestione del disturbo a livello locale.
Si possono usare lacrime artificiali durante il giorno con azione lenitiva e idratante, e pomate lubrificanti da applicare la notte. Impacchi caldi possono aiutare il drenaggio del sebo dalle ghiandole di Meibomio con sollievo dall’infiammazione, migliorando prurito e bruciore.
Per curare la blefarite tuttavia può esser e necessario indagare la causa primaria che potrebbe averla causata, per esempio una cheratite a seguito di una congiuntivite infettiva.

La blefarite può diventare cronica. Per evitare questo rischio occorre adottare alcune norme igieniche, come quella di lavarsi sempre accuratamente le mani, specialmente prima di toccare gli occhi, cosa che andrebbe comunque evitata.
Durante la terapia viene consigliato di evitare l’utilizzo di cosmetici per gli occhi e di lenti a contatto.
Nel caso la causa sia infettiva, evitare l’uso promiscuo di oggetti personali e biancheria (asciugamani, federe, lenzuola), che dovrebbe essere cambiata più spesso per evitare contaminazioni.

A livello curativo e preventivo, anche l’alimentazione ha un ruolo nella cura della blefarite. Anche in questo caso, meglio preferire una dieta ricca di frutta e verdura fresche, proteine derivanti da pesce e carni bianche. Limitare invece zuccheri e caffeina, che potrebbero peggiorare i sintomi.

Fonti:

– IAPB Italia onlus – Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità
– Merck manual

 

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