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Pubblicato il 12 Maggio 2019 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

Salute degli Occhi

Sintomi e cause dell’uveite, ecco perché non sottovalutarla

Se vi capita di avere una visione appannata, fastidio alla luce, dolore agli occhi e frequente lacrimazione, è bene non trascurare il problema, perché sono i sintomi di una rara patologia dell’occhio chiamata uveite.

Per uveite s’intende l’infiammazione dell’uvea, ovvero quella membrana molto sottile e ricca di vasi sanguigni che costituisce la parte più interna del bulbo oculare posta tra la cornea e la sclera formata da tre parti che si chiamano iride, corpo ciliare e coroide.
Essendo uno degli organi più vascolarizzati dell’organismo umano, l’uvea risente facilmente di processi infettivi e infiammatori; l’infiammazione può colpire persone di diverse età, tra cui anche i bambini, anche se è più frequente negli adulti tra i 20 e i 50 anni. Infezioni virali, malattie reumatiche o traumi possono essere le cause scatenanti e se diagnosticate e curate in tempo riescono a fermare processi degenerativi della vista: questa patologia, infatti, è considerata una delle più importanti cause di cecità nel mondo proprio a causa del contatto diretto della membrana con la retina.

Il processo infiammatorio può interessarne solo una singola parte (iride, corpo ciliare, coroide), ma diffondersi anche a sclera e retina e, a seconda dello strato coinvolto e del decorso clinico, si distinguono tre categorie di uveite: anteriore, posteriore o intermedia, che possono svilupparsi in forma acuta o cronica. Si parla invece di panuveite quando l’infiammazione è estesa sia alla parte anteriore che alla parte posteriore dell’uvea.

Cause dell’uveite

Riuscire a identificarne le cause può essere difficile, perché i fattori che possono provocare un’uveite sono diversi. Tra i più comuni ricordiamo:

  • traumi
  • infezioni causate da agenti patogeni come: il virus della tubercolosi e dell’herpes, il citomegalovirus, diverse tipologie di batteri, funghi e parassiti
  • malattie di natura reumatologica o autoimmunitaria (come per esempio il morbo di Behcet, l’artrite reumatoide e la sarcoidosi)

Quando le cause non sono così evidenti vuol dire che potremmo essere in presenza di un’uveite idiopatica.

Sintomi dell’uveite

I sintomi che si manifestano quando si soffre di uveite dipendono dalla parte dell’uvea coinvolta:

  • anteriore: si avverte dolore intenso agli occhi, fastidio alla luce, visione appannata o offuscata, lacrimazione abbondante, rossore, iperemia della congiuntiva e a volte comparsa di punti neri nel campo visivo
  • intermedia: all’inizio si può sviluppare con la visione di corpi mobili fino a degenerare in complicanze molto serie come la comparsa dell’edema maculare (liquido che si forma tra gli strati del centro della retina)
  • posteriore: se l’infiammazione si espande fino alla fovea (una piccola porzione della retina, in cui l’acuità visiva è massima) si assiste a un brusco e veloce calo della vista. L’intervento medico deve essere immediato

Le uveiti, in particolare quelle anteriori, non sono immuni da possibili complicanze, come la formazione di aderenze lungo tutto il contorno della pupilla che possono portare a un aumento della pressione oculare.

Diagnosi, cure e trattamenti per l’uveite

Qualunque sia la forma di uveite, è importante non sottovalutare il problema e recarsi il prima possibile dallo specialista che valuterà accuratamente ogni singolo caso e prescrivere la terapia migliore. La diagnosi inizia con una visita oculistica che comprende un esame dell’acuità visiva, la valutazione del segmento anteriore, la misurazione della pressione oculare e l’esame del fundus oculi attraverso la dilatazione della pupilla.

L’iter clinico dipende sia dalla gravità della situazione che dalla causa che ha provocato l’infiammazione. Solitamente si prescrive una terapia topica (a base di colliri) oppure farmacologica per via orale o endovenosa. Se siamo in presenza di una forma di uveite lieve, delle gocce oculari di origine naturale a base di piante come la camomilla, la calendula e il finocchio, possono essere un valido aiuto per dare sollievo nell’immediato a occhi arrossati e irritati.

Nell’uveite di tipo infettivo, invece, il trattamento, sempre sotto controllo medico, prevede l’uso di antivirali, antibiotici, antimicotici o cortisone, a seconda del microrganismo responsabile. Non è escluso che in alcuni casi sia necessario anche un intervento chirurgico, in particolare in caso di complicazioni come il distacco della retina, la cataratta o il glaucoma.

Uveite: è possibile prevenirla?

Controlli oculistici periodici e una diagnosi precoce sono sicuramente due punti fondamentali da non trascurare per cercare almeno in parte di prevenire la formazione di questa patologia.

Anche il rispetto di alcune semplici regole igieniche come lavarsi sempre le mani prima di toccare gli occhi e ogni volta che si maneggiano le lenti a contatto sono piccoli accorgimenti che però possono essere di aiuto nella nostra quotidianità. L’alimentazione, come sempre, gioca un ruolo importante: seguire una dieta equilibrata, privilegiando frutta e verdura fresche e limitando invece il consumo di zucchero e caffè, ha un’importante azione protettiva oltre che sui nostri occhi anche su tutto il resto dell’organismo.

Fonti:
https://www.humanitas.it/malattie/uveite
http://www.clinicaoftalmologica.it/attivita-clinica/uveiti.html
https://www.dica33.it/patologie/uveite/uveite.asp
https://www.saperesalute.it/uveite-come-si-manifesta-diagnosi-e-terapie

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