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Pubblicato il 12 Agosto 2020

Salute della Pelle

Brufoli bianchi dopo esposizione al sole: come curarli con i giusti rimedi

È noto che in estate le patologie acneiche possono subire un netto peggioramento. È il caso della così detta acne di Maiorca, più comunemente nota come acne estiva, una condizione dermatologica caratterizzata dalla comparsa di brufoli che si manifestano dopo l’esposizione ai raggi del sole. 

Brufoli bianchi dopo esposizione al sole

La comparsa di brufoli bianchi dopo l’esposizione al sole può configurare un disturbo dermatologico chiamato acne di Maiorca.

 L’acne di Maiorca deve il suo nome a due dermatologi danesi, Hjorth e Sjølin, che nel 1972 ne descrissero per la prima volta il quadro clinico, in un gruppo di turisti scandinavi che si trovavano in vacanza nell’isola di Palma di Maiorca.  Hjorth e Sjølin notarono che questi turisti, dopo alcune ore di esposizione al sole, accusavano la comparsa di brufoli. Più in dettaglio, si tratta di piccole papule a sede follicolare del diametro di 1-2 mm, generalmente distribuite nella parte alta del torace, sulle braccia, sugli avambracci e sulla regione del collo.  Un aspetto tipico dei brufoli da sole è il monomorfismo ossia hanno tutti la stessa forma e non sono mai associati allo sviluppo di comedoni (cioè punti neri) né di pustole. 

La comparsa di brufoli bianchi dopo avere preso il sole segue di base un iter comune: dopo circa un paio di ore dall’esposizione ai raggi solari la pelle dapprima diviene arrossata e poi mostra noduli che nella maggior parte dei casi, provocano un leggero e fastidioso prurito.

I brufoli da sole rappresentano un problema cutaneo non collegato a scompensi ormonali tipici dell’adolescenza e che pertanto può colpire chiunque, bambini e adulti, senza distinzione. Tuttavia, gli individui maggiormente interessati all’acne estiva sono uomini e donne in età compresa tra i 20 e i 40 anni che non hanno necessariamente sofferto in passato di acne giovanile. I brufoli da sole possono comparire su qualsiasi tipo di pelle, anche se i soggetti più predisposti a contrarre questa condizione dermatologica sono quelli che hanno una carnagione molto chiara e una pelle particolarmente sensibile. 

Possibili cause dei brufoli bianchi dopo il sole

Come spesso succede in dermatologia, anche le cause che provocano i brufoli da sole non sono ancora del tutto chiare. Inizialmente si è pensato che la loro presenza fosse assimilabile all’acne cosmetica, cioè quella legata all’applicazione di creme che inducono la comparsa di papule acneiche. Tale ipotesi è però stata abbandonata in seguito a successive osservazioni che ne hanno esclusa la possibilità. Oggi si tende ad assimilare la causa della comparsa dei brufoli da sole a una condizione di fotodermatosi, cioè a un tipo di eruzione polimorfa che compare tutti gli anni in seguito alle prime esposizioni ai raggi solari

Quando ci si espone al sole l’epidermide viene raggiunta da raggi ultravioletti (UV) e da raggi infrarossi (IR). Se schermati con un filtro solare adeguato, i raggi UV possono essere addirittura utili nel contrastare l’acne classica: grazie al loro effetto disinfettante i raggi ultravioletti favoriscono, infatti, l’azione di asciugatura della pelle grassa, l’uccisione dei batteri e di altri microrganismi dannosi. 

Invece, i raggi infrarossi surriscaldano l’epidermide e dilatano i vasi capillari, stimolando le ghiandole sebacee e sudoripare. Ciò comporta una sudorazione talmente intensa da ostruire i pori della pelle, favorendo la proliferazione dei germi che infettano la cute, causando appunto piccoli brufoli pruriginosi.

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Brufoli bianchi dopo il sole: cosa fare

I classici rimedi contro l’acne, quali antibiotici, acido retinoico, benzoilperosido sono assolutamente inefficaci a contrastare i brufoli da sole perché fotosensibilizzanti; infatti, l’uso di questi prodotti in concomitanza con l’esposizione solare può causare delle reazioni allergiche. 

Fortunatamente è possibile affidarsi ad alcuni rimedi naturali in grado di alleviare questo disturbo cutaneo prevenendone la manifestazione.  

  • Come quasi per tutte le eruzioni acneiformi, la rimozione dell’agente causale comporta la remissione spontanea del problema. Se i soggetti affetti da brufoli da sole non si espongono ai raggi solari o si proteggono con alti fattori di protezione, i brufoli regrediscono spontaneamente, senza alcun particolare trattamento. 
  • Un rimedio efficace per prevenire e contrastare la comparsa dei brufoli da sole è di far respirare l’epidermide. Per farlo, basta rinfrescarla spesso sotto l’acqua corrente, con aria condizionata e ventilatore. Scegliere gli indumenti giusti e vestirsi con abiti larghi, comodi, leggeri e traspiranti, evitando un abbigliamento sintetico o troppo attillato che provoca surriscaldamento favorendo la produzione di sudore. Questo perché il sudore è un grande nemico della salute della cute sensibile all’acne estiva, irritandola e peggiorando il problema. 
  • Si può trarre giovamento anche da due bagni quotidiani immergendosi in acqua appena tiepida con bicarbonato o con un cucchiaio di amido di riso o di mais che rinfrescano la pelle. Utili anche i saponi liquidi a base di amido che aiutano a normalizzare la pelle.
  • Scegliere una protezione solare che sia un prodotto delicato e poco pastoso, come le emulsioni o il latte, che proteggono dai raggi UV senza occludere i pori e favorire l’insorgenza di brufoli e impurità. Questo è uno step di primaria importanza per evitare i brufoli bianchi dopo il sole. In caso di pelle molto sensibile e reattiva, è possibile ricorrere all’uso di creme solari con buon INCI e con filtri fisici, specialmente se minerali. 
  • Evitare creme troppo ricche e corpose: oltre a lasciare sulla pelle un’antiestetica patina biancastra, impediscono la normale traspirazione dell’epidermide, favorendo ristagno di liquidi e quindi di batteri. 
  • Bere molta acqua – circa 2 litri al giorno – e di evitare di esporsi al sole nelle ore più calde.

Rimedi naturali

Altra cosa molto importante è mantenere in buone condizioni il microcircolo sanguigno. Come? Aiutandosi con l’assunzione dei cibi ricchi in flavonoidi/antociani come i frutti rosso-viola, come mirtilli, ribes, more e melograno, lamponi, fragoleti.

Assumere betacarotene. Gli alimenti che contengono più beta carotene sono: l’albicocca, melone, carota, patata dolce, kaki, arance; peperoni rossi, pomodori, anguria e verdure a foglia verde. 

Può essere vantaggioso utilizzare del gel d’aloe vera come crema doposole, specialmente sul viso, dopo ogni esposizione. L’aloe vera, infatti, è anche un ottimo antinfiammatorio naturale e può essere utile ad attenuare gli sfoghi di brufoli causati dal sole.

Consigliata anche l’applicazione di una pomata a base di ossido di zinco (ottimo come sebo regolatore), miscelata con qualche goccia di tea tree oil. Se si desidera, è possibile assumere integratori a base di betacarotene e Polipodium leucotomos per preparare la pelle al sole. 

Evitare prodotti cosmetici occlusivi, preferendo invece creme e make-up leggeri, in grado di far traspirare bene la pelle. 

Evitare scrub e gommage poiché rischiano di irritare ancora di più la pelle.

Fonti:

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