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Pubblicato il 29 Novembre 2021 | Ultima modifica il 26 Settembre 2022

Salute della Pelle

Cos’è il microbiota cutaneo

La pelle rappresenta un importante barriera di difesa che ci difende dalla penetrazione di sostanze dannose per il nostro organismo.

Fa parte della nostra immunità innata ed è dunque fondamentale per il nostro stato di salute.

È costituita da strati di cellule ed è ricoperta dal film idrolipidico, ossia un’emulsione di acqua e lipidi (grassi) che aiuta la cute a rimanere idratata. Questo strato inoltre favorisce la sopravvivenza di tutti i microorganismi che colonizzano la nostra pelle (batteri, funghi, lieviti) che vanno a costituire il microbiota cutaneo, il quale ha un ruolo fondamentale nella formazione e nella funzione immunitaria della barriera cutanea.

Se si ha un’alterazione del microbiota cutaneo la pelle sarà predisposta ad infezioni o patologie, e tale alterazione può verificarsi in seguito ad una alimentazione sbagliata, utilizzo di cosmetici aggressivi, terapie farmacologiche ecc.

Microbiota della pelle: perché conoscerlo

L’insieme di batteri che risiedono sulla nostra pelle, che potremmo definire “buoni”, contribuiscono alla nostra protezione dall’ambiente esterno.

Di conseguenza un cambiamento, una riduzione o anche l’alterazione dei tipi di batteri presenti con riduzione della diversità dei microrganismi presenti, possono dare origine a stati infiammatori e anche patologici della cute. Conoscere il microbiota cutaneo può essere indispensabile per determinare la causa di una problematica o patologia dermatologica

Il microbiota è costituito da oltre un milione di microorganismi appartenenti ad almeno 100 specie diverse, inizialmente trasmessi dalla madre con il parto, ma poi sottoposti ad evoluzione con l’età e sotto influenza dell’ambiente circostante.

Per questo non tutte le pelli sono uguali, anzi, ogni pelle è unica.

Questi microrganismi possono essere classificati in due i gruppi:

Microrganismi residenti

Si stabiliscono sulla superficie cutanea dove hanno un ciclo di vita costante, infatti scompaiono, si riproducono e ricolonizzano la pelle vivendo in armonia con l’individuo che li ospita. Tutt’altro che dannosi, presentano effetti benefici.

Microrganismi patogeni     

Nel 90% dei casi sono batteri e funghi normalmente residenti sulla cute, ma sono pochi e tenuti sotto controllo dai batteri “buoni”. A causa di motivi ormonali o per uso di farmaci, come antibiotici topici o per via orale, possono crescere e scatenare reazioni nocive. 

Un esempio riguarda il fenomeno dell’acne, dove un normale batterio residente della pelle scatena i disturbi cutanei a causa dei cambiamenti ormonali dell’adolescenza. Le infezioni provenienti dall’esterno riguardano di solito i parassiti, come quello che causa la scabbia. 

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L’importanza del microbiota della pelle per la flora cutanea

Il microbiota della pelle è molto importante: costituisce la prima barriera fisica che ostacola l’entrata di patogeni esterni che possono nuocere alla nostra salute e presenta anche una funzione chimica che genera un ambiente sfavorevole allo sviluppo dei batteri nocivi.

Un’alterazione del microbiota svolge un ruolo nella insorgenza di patologie cutanee proprio perché i microrganismi cutanei sono implicati nell’insorgenza di malattie della pelle. Oltre ai microrganismi patogeni, esistono altri microorganismi residenti sulla pelle – definiti non patogeni – che possono in particolari condizioni provocare malattie. Le circostanze in cui questo avviene possono essere varie:

  • Lesioni cutanee 
  • Debilitazione del sistema immunitario in seguito ad una malattia 
  • Utilizzo di farmaci immunosoppressori
  • Antimicrobici e cambiamenti ormonali

Risulta evidente come sia necessario mantenere sano e in equilibrio il microbiota cutaneo per garantire il benessere dell’individuo. 

Mantenere sana la flora cutanea

Se alla base della salute della nostra pelle vi è un microbiota cutaneo “sano” è importante preservarne l’integrità, e la prima regola da seguire è quella di scegliere prodotti sicuri che rispettino l’equilibrio della flora cutanea senza alterarla. 

Spesso ci affidiamo a prodotti da applicare localmente e lo facciamo in varie situazioni e circostanze:

  • Per motivi estetici, dunque, per rendere la pelle più morbida e lucida,
  • Per motivi di benessere: si cerca di tenere ben pulita la pelle per preservarla dagli attacchi dei patogeni e si mantiene idratata perché possa mantenersi in salute
  • In caso di arrossamenti, irritazioni, desquamazioni, prurito al fine di risolvere la problematica 
  • In caso di terapie oncologiche e radioterapia, che danneggiano i tessuti cutanei rendendoli più vulnerabili alle aggressioni esterne.

Microbiota cutaneo: come prendersi cura della pelle

Detergente

Il primo passo per prendersi cura della pelle è quello di mantenerla pulita, ma attenzione al tipo di detergente che, se troppo aggressivo, può alterare lo strato idrolipidico cutaneo. Meglio preferire una detersione per affinità che utilizza detergenti a base oleosa, i quali rimuovono lo sporco senza alterare il microbiota cutaneo.

Lenitivo

In caso di arrossamenti e prurito è indicato associare alla detersione prodotti ad azione lenitiva che possano risolvere la problematica cutanea e nello stesso tempo mantenere la pelle nutrita ed idratata.

Emolliente

Se la pelle è molto secca si deve intervenire per ostacolarne ulteriormente la disidratazione ed utilizzare prodotti emollienti che riducono l’evaporazione dell’acqua, al fine di non aggravare ulteriormente la secchezza. Possiamo utilizzare prodotti a base di miscele oleose, burro di karitè o ceramidi, molecole lipidiche che trattengono l’acqua. Attualmente in commercio troviamo validi prodotti cosmetici.  

Pelle desquamata

Quando la pelle è desquamata i prodotti da scegliere sono quelli che favoriscono la rigenerazione cutanea e ripristinano l’integrità cutanea a base di urea per favorire il turnover cellulare.

L’utilizzo di prodotti cutanei, sia in caso di pelle sana che in caso di pelle con problematiche, deve sempre essere delicata e non aggressiva. 

Prendiamoci dunque cura della nostra pelle perché lei possa prendersi cura di noi. 

Fonti:

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