È possibile mantenere le unghie sane durante le terapie oncologiche? Come curare le unghie dopo la chemioterapia in tempi brevi?
Come accade per i capelli, i farmaci citotossici impiegati nella chemioterapia e nelle altre terapie oncologiche, in particolare le targeted therapy o terapie biologiche, possono danneggiare anche le unghie. A causa del rallentamento della divisione cellulare indotto dal trattamento chemioterapico, le unghie diventano più fragili, possono solcarsi, crescere più lentamente diventare più scure e sfaldarsi. In qualche caso possono anche arrivare a staccarsi dal letto ungueale fino ad avere una vera e propria onicolisi. Oltre all’unghia anche la cute periungueale (perionichio) subisce danni importanti, possono verificarsi, infatti, infiammazioni con rossore e gonfiore che spesso si uniscono ad intensa secchezza che può portare a fissurazioni molto dolorose.
Per proteggere le unghie è necessario trattate in modo corretto da mani esperte, con l’utilizzo di prodotti adeguati per la detersione di mani e piedi e per l’idratazione e il nutrimento delle unghie e della cute periungueale.
L’importanza della cura delle unghie
Le unghie, sia delle mani che dei piedi, hanno una grande importanza nella nostra vita quotidiana, ci permettono d’indossare calze e scarpe, di camminare in modo corretto, di prendere oggetti o toccare la realtà che ci circonda e manifestare affetto con semplici carezze. Le unghie sono importanti nel garantire una qualità di vita, basti pensare al dolore ed agli impedimenti che può causare una fissurazione periungueale piuttosto che un’unghia tagliata male. Le unghie sono esposte a diversi rischi che possono renderle fragili, rovinarle o spezzarle. Sia nell’igiene che nella cura che apportiamo personalmente alle nostre unghie o nei trattamenti professionali di manicure e pedicure è importante tenere conto delle reali esigenze dell’unghia nel riequilibrare le condizioni fisiologiche quali: idratazione, emollienza, regolarizzazione della crescita nel rispetto della cute periunguale e delle cuticole che proteggono la zona della lunula.
L’aspetto superficiale dell’unghia è specchio dello stato di salute di una persona. In molti casi indicano la presenza di specifiche patologie o disturbi che possono interessarle e danneggiarle visibilmente. Il colore, la presenza di striature e il suo sfaldamento possono rivelare, ad esempio, deficit nutrizionali e persino essere la spia di malattie importanti, come psoriasi o melanoma.
Come curare le unghie dopo la chemioterapia
Durante le terapie sia chemioterapiche che con farmaci a bersaglio (targeted therapy) si possono verificare diversi disturbi alle unghie. Per questo motivo è possibile adottare alcuni accorgimenti nella cura delle unghie dopo la chemioterapia che possano ridurre i disagi e farle tornare progressivamente alla normalità.
- Prima di tutto è necessario tenere le unghie della corretta lunghezza per evitare di traumatizzare la cute del letto ungueale se troppo corte, o di spezzarsi se troppo lunghe. È importante curare l’idratazione e l’elasticità di tutta l’unghia con prodotti specifici, in questo modo saranno meno soggette alla rottura. Non rimuovere le cuticole con strumenti taglienti per evitare di lesionare la cute del perionichio (protezione cutanea laterale dell’unghia) e quindi esporsi a una successiva infezione.
- Per curare le unghie dopo la chemioterapia o durante i trattamenti, è necessario mantenere la lamina ungueale e la pelle idratata e nutrita, impiegando prodotti emollienti a base di oli vegetali, acido ialuronico e urea. È importante scegliere sempre prodotti altamente idratanti e dermoaffini che possano ripristinare la barriera cutanea proteggendo le mani e le unghie da secchezza, aggressioni esterne e dagli effetti collaterali delle terapie. Meglio evitare invece le lozioni esfolianti per unghie.
- Durante e dopo la chemioterapia è importante proteggere le mani e le unghie da detergenti aggressivi, detersivi, solventi e utilizzare i guanti per i lavori domestici o di giardinaggio.
- Applicare lo smalto non semipermanente è permesso durante la chemioterapia, solo se l’unghia non è lesionata ossia non si presenti: sollevata dal letto ungueale (onicolisi), non sia spezzettatta (onicoschizia), non vi sia la tendenza all’onicocriptosi (unghia incarnita), non vi siano fissurazioni o infiammazioni della cute del perionichio.
Inoltre l’unghia è un parametro importante da valutare durante la visita oncologica per verificare l’eventuale tossicità cutanea dei farmaci, quindi è importante rimuovere lo smalto con facilità senza danneggiare l’unghia prima della visita.
Per la scelta di smalti colorati è importante preferire prodotti di qualità che dichiarino in etichetta di essere privi di sostanze tossiche come formaldeide, toluene, ftalati e canfora. Per la rimozione dello smalto utilizzare solventi senza acetone, perché risultano essere aggressivi e rischierebbero di danneggiare ulteriormente le unghie, seccandole e indebolendole. Per curare le unghie dopo la chemioterapia è importante non effettuare ricostruzioni in gel, non utilizzare smalti semipermanenti e non applicare unghie finte, poiché favoriscono l’annidarsi di batteri diventando veicoli di potenziali infezioni.