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Pubblicato il 4 Aprile 2018 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Orecchie rosse e prurito? Attenzione alla dermatite seborroica

Le orecchie sono organi molto delicati che possono andare incontro a vari disturbi. Non sempre diamo il giusto peso ai sintomi ma orecchie rosse, desquamazione del condotto uditivo e pelle grassa possono farci pensare alla dermatite seborroica.

Le aree colpite si presentano con chiazze arrossate ricoperte di squame che possono assumere vari aspetti: secche di colore bianco o grasse di colore giallastro.
Il prurito alle orecchie è una fastidiosa sensazione che ci induce a grattare il condotto uditivo e, così facendo, potremo determinare lesioni che rischiano di andare incontro a complicanze infettive.

Cos’è la dermatite seborroica

Per dermatite s’intende un’infiammazione generica del derma, ossia della cute.
Quando la causa dell’infiammazione è l’alterazione della secrezione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, si parla di dermatite seborroica.

In pratica che cosa succede? Le ghiandole sebacee sono organi che riversano all’esterno il sebo che, in condizioni normali presenta una funzione difensiva, ma se si altera la sua composizione o aumenta il suo quantitativo, si può creare un ambiente favorevole alla proliferazione di microorganismi con conseguente insorgenza di problematiche. Il Fungo (lievito) della Malassezia è, per esempio, normalmente presente nella pelle ma, in caso di eccesso di sebo, prolifera e colonizza le aree interessate scatenando una risposta immunitaria eccessiva e provocando, appunto, la dermatite seborroica. Questo fungo è inoltre in grado di indurre infiammazione in quanto scompone il sebo in un acido irritante.

Questa condizione porta a una morte continuativa delle cellule del derma così da determinare:

  • Nella fase più lieve, una desquamazione dovuta alle cellule morte;
  • In una fase più avanzata, infiammazione con conseguente rossore e prurito talvolta anche dolore;
  • In caso di complicanze a un’infezione alla lesione cutanea.

La dermatite seborroica può alternare periodi di miglioramento e altri di peggioramento.
Quando si parla di dermatite seborroica pensiamo subito al cuoio capelluto, ma questa patologia colpisce tutte le zone ricche di ghiandole sebacee.
Il condotto uditivo esterno, la cui pelle è ricca di ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose, può dunque essere sede di dermatite seborroica da considerare tutte le volte che le orecchie sono rosse e infiammate.

Cause della dermatite seborroica

 Alla base di questo sintomo c’è sicuramente una causa che va indagata dato che potrebbe dipendere da molti fattori quali:

  • Squilibri ormonali
  • Stress psicofisico
  • Utilizzo di farmaci come corticosteroidi
  • Disordine del sistema immunitario
  • Presenza di altre patologie dermatologiche
  • Basse temperature e alti tassi di umidità
  • Carenze nutrizionali
  • Esposizione a inquinamento atmosferico
  • Predisposizione genetica

Naturalmente, in ogni circostanza, dovremmo agire in maniera diversa per ottenere la remissione dei sintomi, ma indipendentemente dalle cause si può intervenire con prodotti adeguati al fine di ottenere un miglioramento.

orecchio rosso

Prevenzione e trattamento della dermatite seborroica

La prevenzione è importante per contrastare il peggioramento della manifestazione cutanea ed è importante seguire alcune regole:

  • Agire in fretta
  • Evitare di grattarsi

Un primo rapido intervento consiste nell’utilizzo di prodotti per uso esterno come pomate o unguenti per calmare e rigenerare la pelle lesionata. Questo, però, ci permette di attenuare e contrastare il fastidio, ma non è in grado di promuovere una guarigione.
Il trattamento della dermatite seborroica deve essere finalizzato a:

  • Ridurre l’infiammazione
  • Eliminare il fungo
  • Rimuovere l’eccesso di sebo

Le sostanze adatte per il trattamento sono molteplici e facilmente reperibili.

Principi attivi maggiormente utilizzati

Acido salicilico: presenta un’azione esfoliante determinata dall’eliminazione delle cellule morte che si accumulano in superficie con distacco delle squame presenti e attivazione del rinnovamento cellulare che consente la rigenerazione dell’epidermide che apparirà più liscia e chiara.
Riduce anche la produzione di sebo e presenta proprietà batteriostatiche e lenitive.

Zolfo colloidale: utilizzato per le sue proprietà antiinfiammatorie e cicatrizzanti. È anche in grado di ridurre la proliferazione batterica.

Ketoconazolo: farmaco ad azione antimicotica.

Terbinafina: è un principio attivo specifico per trattare le infezioni superficiali della cute sostenute da lieviti e funghi. 

Cortisonici: oltre ad avere una spiccata azione antinfiammatoria, hanno anche un’azione immunomodulatrice. Tra i più comuni: flumetasone, betametasone, desametasone, idrocortisone, clobetasolo.

Antibiotici: da utilizzare solo quando insorge una sovra infezione batterica della lesione (Gentamicina, neomicina, tobramicina).

Tutte queste sostanze si trovano in creme da utilizzare localmente, ma anche in compresse per essere utilizzate, se necessario, per uso interno quando si è di fronte a forme acute e gravi che non traggono beneficio dai trattamenti locali. Le terapie farmacologiche vanno comunque eseguite sotto un controllo medico.

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