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Pubblicato il 18 Dicembre 2019 | Ultima modifica il 25 Settembre 2020

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Cosa fare contro la fame nervosa? I rimedi al controllo delle emozioni

Quando sopraggiunge un insopprimibile desiderio di rimpinzarci di cibo, benché lo stomaco non ne abbia davvero necessità, ci troviamo dinanzi alla tipica fame nervosa: cosa fare allora?

Abbandonarsi al cibo come forma di gratificazione contro noia, insoddisfazione, rabbia, tristezza è un gesto abbastanza comune: qualcosa che appaga e nutre, quando ci si sente svuotati, può essere un conforto facile. Il problema, naturalmente, sorge quando questa modalità diventa un’abitudine e va a compromettere salute, autostima e il piacere di nutrirsi.

Fame nervosa: di cosa si tratta?

La fame nervosa è un meccanismo psichico compulsivo che scarica sul consumo smodato di cibo, spesso ipercalorico, le tensioni e le emozioni sulle quali non abbiamo controllo e che si impadronisce di noi provocando ansia e senso di vuoto, colmati poi dal cibo.

Non a caso questo disturbo è noto anche come “emotional eating”, dato che è proprio uno squilibrio emotivo a scatenarlo; solamente la consapevolezza del cortocircuito che si crea tra psiche e istinto irrefrenabile di mangiare, può porre rimedio alla fame nervosa.

Come si manifesta la fame nervosa

La fame nervosa è una strategia per fare fronte a eventi emotivamente stressanti, che si traduce in aumento sregolato dell’assunzione di cibo: questo è visto come unico rimedio per allontanare tristezza o irrequietudine, ma innesca poi un’alterazione comportamentale, un automatismo dannoso: sto male, mi sento annoiato, non so come destreggiarmi in una situazione di stress…e cerco il cibo più gradito, guarda caso ipercalorico o dolce, sul quale buttarmi per consolazione.

Gli studi in merito indicano che lo stress genera rilascio di cortisolo che aumenta l’appetito verso cibi grassi e dolci, in grado di ridurre la percezione dello stress.

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Fame nervosa: rimedi

La buona notizia riguardo alla fame nervosa è che, così come siamo riusciti a creare il legame emozione sgradita-ricerca di cibo è altrettanto vero che possiamo riprogrammare il nostro comportamento, soffermandoci proprio sulla consapevolezza emotiva. Quando ci assale la smania di mettere qualcosa sotto i denti, occorre fermarsi e ascoltarsi: si tratta di fame oppure di altro?

Se rispondiamo onestamente a questa domanda e abbiamo la forza di restare nell’emozione che ci causa disagio, è probabile che il desiderio indifferenziato che normalmente si rivolga al cibo, si possa manifestare come desiderio di altro: magari di attenzione, di riconoscimento, di affetto, di stimoli nuovi.

Fame nervosa: cosa fare?

Ecco una serie di piccole strategie da adottare una volta presa coscienza del problema:

  • Impostare una corretta routine alimentare, che includa nei tre pasti principali, alimenti ricchi di fibre e carboidrati complessi (pasta, riso, cereali), verdure e proteine nobili (carne magra, pesce, uova); introdurre anche tre spuntini a base di frutta o yogurt o verdure. Ricordarsi di bere molto.
  • Compilare un diario alimentare quotidiano, che tenga conto di quando siamo colti dal desiderio di mangiare fuori pasto, e in corrispondenza di quale evento/emozione: sapremo così distinguere tra fame biologica e fame nervosa.
  • Introdurre l’attività fisica, anche una semplice passeggiata, nel corso della nostra giornata: riattiva il corpo intorpidito da ore di sedentarietà e riattiva la mente. Il movimento, infatti, porta allo sviluppo di endorfine, ormoni che regolano il tono dell’umore.

Gestire stress, noia e tentazioni

  • Imparare a gestire lo stress: se emozioni negative o tensioni forti ci spingono verso l’abbuffata, ricorrere a tecniche di rilassamento, yoga e meditazione possono sciogliere questa coazione.
  • Combattere la noia: invece di mangiucchiare quando non si è affamati, distrarsi con un’alternativa più salutare: fare un giro all’aperto, sfogliare un libro, chiamare un amico, ascoltare della musica
  • Allontanare le tentazioni: non tenere golosità ultra caloriche nelle vicinanze del luogo in cui si lavora o nel frigo di casa! Piuttosto scegliere snack sani e gustosi, come barrette di cereali e frutta o frutta fresca ricca di fibra (la mela è eccellente: idrata e sazia con poche calorie).
  • Imparare dalle sconfitte: se capita di cadere nella trappola della fame nervosa, superare l’impasse e perdonarsi, guardando al giorno dopo con fiducia nelle proprie possibilità.

Fonti:

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