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Pubblicato il 5 Agosto 2021

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Cistite: introduzione stagionale alle infezioni delle vie urinarie

Nemica giurata di ogni donna, durante l’estate la cistite colpisce più facilmente: complici i frequenti bagni al mare o in piscina, i cambiamenti alimentari e alcune cattive abitudini , colpisce circa una donna su due . Vediamo insieme alcuni consigli su come difendersi e prevenire questi fastidi.

Cos’è la cistite

La cistite è un’infezione delle vie urinarie dovuta ad alcuni germi che si manifesta con :

  • dolore o bruciore intimo durante la minzione
  • necessità di urinare più spesso rispetto al solito
  • urine scure, opache, dall’odore forte e in alcuni casi con tracce di sangue
  • dolore nella parte bassa della schiena, a livello dei reni
  • senso di malessere generale.

Le cause possono essere molteplici: batteri, stitichezza, abitudini scorrette, stress, rapporti sessuali. 

Anche situazioni esterne come, per esempio, l’acqua di una piscina o del mare, dove possono accumularsi microrganismi in grado di provocare infezioni, possono essere a causa della cistite. 

Inoltre d’estate l’aumento di umidità, il caldo e la disidratazione riducono la produzione di urina e di conseguenza viene meno la sua capacità di portare via germi dall’apparato urinario. Come accennato prima, anche la stitichezza provocata dal cambio delle abitudini contribuisce: il ristagno delle feci provoca un aumentato rischio di contaminazione delle vie urinarie da parte dei batteri intestinali responsabili della cistite come il famigerato Escherichia coli. 

Il processo infiammatorio a carico della vescica può essere acuto, subacuto o cronico.

L’infezione, infatti, può risolversi dopo un solo episodio, oppure, specie quando viene trascurata, ripresentarsi e cronicizzare.

In questo secondo caso, il processo infettivo può estendersi pericolosamente alle vie genitali o alle alte vie urinarie per cui è sempre bene consultare il proprio medico e trattare prontamente i primi sintomi.

Prevenzione e comportamenti corretti

Cambiare le abitudini di vita e osservare alcuni accorgimenti sono dei passi fondamentali per diminuire la ricorrenza delle cistiti e prevenirle. 

Bere almeno 2 litri di acqua al giorno aiuta a Mantenersi idratati e facilitare l’eliminazione dei batteri che contrariamente ristagnerebbero in vescica proliferando. Tra le bevande perfette rientra l’acqua, da evitare invece the, vino bianco che fungono da irritanti delle pareti vescicali, e anche le bevande zuccherate in quanto cambiano il pH urinario favorendo la crescita batterica.

Altro consiglio molto importante è Indossare vestiti comodi e larghi, di cotone o altre fibre naturali: questi tessuti traspiranti tengono lontani sudore e umidità delle parti intime. Bandito l’uso di salvaslip, coppette mestruali, diaframmi o spermicidi se siamo soggette a cistiti e/o vaginiti ricorrenti in quanto alterano il pH vaginale favorendo la proliferazione batterica.

La mancata traspirazione attraverso gli indumenti infatti facilita alcuni tipi di infezioni, soprattutto a livello vaginale.

In alcune circostanze le infezioni vaginali sono collegate alla cistite. Anzi, spesso non riusciamo a distinguere quando il disturbo è causato da un’infezione vaginale e quando da una cistite, quindi da un’infezione vescicale, perché l’una scatena l’altra.

Cambiarsi sempre il costume dopo il bagno (in mare o in piscina) rimane il “consiglio della nonna” sempre valido: l’umidità ed il rimanere sporchi di sabbia aumenta la proliferazione batterica, ricordiamo infatti che anche la sabbia stessa può essere ricettacolo di germi.

Questo non si deve tradurre in un uso spasmodico di saponi disinfettanti: per la zona intima è sempre bene usare prodotti delicati per non alterare il ph e quindi la barriera cutanea.

Ultimo consiglio è Non stravolgere le proprie abitudini alimentari durante le vacanze: ricordate di incorporare le fibre nella vostra alimentazione aumentando il consumo di frutta e verdura per evitare la stitichezza. 

Prevenzione e integratori: i principi attivi giusti per contrastare la cistite

Fondamentale essere consapevoli che, soprattutto quando i sintomi si presentano in maniera importante, è importante effettuare un esame urine ed un’urinocoltura per individuare il germe coinvolto:le analisi di laboratorio evidenziano la presenza di un processo infettivo con una presenza batterica superiore a 10.000 colonie per ml di batteri;  è indispensabile ricorrere in modo tempestivo al consiglio del proprio medico per stabilire il trattamento farmacologico più indicato a seconda del batterio individuato attraverso questo esame.

In fase acuta, accanto all’utilizzo di antinfiammatori spesso la terapia con antibiotici è quella in genere consigliata dai medici per eradicare il germe coinvolto ma si caratterizza da alcuni effetti collaterali, fra cui le possibili frequenti recidive: in alcuni soggetti particolarmente predisposti, l uso di un tipo di antibiotico contro un batterio può stimolare la proliferazione di una popolazione batterica alternativa; è per questo che spesso viene consigliato di effettuare un esame delle urine di controllo a dieci giorni dal termine della terapia antibiotica.

A tal proposito sempre più diffusi ed efficaci si trovano integratori alimentari che contengono sostanze come gli estratti di mirtillo rosso dalle proprietà anti-infettive e il D-mannosio che rende più difficoltosa l’adesione dei batteri alle vie urinarie, favorendone l’eliminazione insieme all’urina.

Il D-Mannosio è uno zucchero semplice spesso estratto dal legno di betulla. La sua formula in polimeri complessi evita che venga assorbito dal nostro corpo, non interferendo con i valori di glicemia. Suggerisco di assumerlo a stomaco vuoto, dopo aver svuotato la vescica, evitando di assumere cibi o bevande per almeno un’ora dopo l’assunzione. Passata l’ora si inizia a bere per tutto l’arco del giorno, per favorire l’allontanamento dei batteri dalle vie urinarie.

Tra i trattamenti naturali mirati alla prevenzione del problema, gli estratti di bacche di Cranberry (Vaccinium macrocarpon) o mirtillo rosso americano sono sicuramente tra i più diffusi, soprattutto negli episodi di cistite ricorrente, che si ripresentano cioè ad intervalli frequenti.

L’uso di questi estratti è giustificato dalla capacità dei suoi principi attivi (proantocianidine di tipo A o PACs) di esercitare non solo attività antinfiammatoria, utile nella gestione dei sintomi fastidiosi, ma anche di impedire ai battere responsabili dell’infezione, solitamente del tipo Escherichia coli, di aderire alle superficie che riveste l’interno delle vie urinarie, favorendone una più rapida eliminazione.
In questi casi diventa fondamentale un’azione mirata anche al benessere intestinale. È utile assumere, insieme agli estratti di Mirtillo Rosso e D-Mannosio, fermenti lattici vivi che contribuiscano al ripristino della flora batterica nell’intestino. 

I migliori prodotti in commercio infatti contengono sia gli estratti naturali che contrastano le infezioni urinarie che i probiotici che contribuiscono al ripristino dell’equilibrio intestinale.

Concludendo, abbiamo capito come il benessere delle nostre vie urinarie dipende da tanti fattori: la nostra strategia difensiva sarà quindi volta a correggere abitudini di vita errate e promuovere uno stile di vita sano che riporti in equilibrio il nostro organismo, soprattutto agendo sull’intestino.

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