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Pubblicato il 3 Novembre 2020

Intestino

Come prevenire l’influenza gastrointestinale, 5 consigli

L’influenza gastrointestinale è una patologia molto comune che colpisce soprattutto durante questo periodo dell’anno, complici gli sbalzi di temperatura. Il classico “colpo di freddo”, infatti, al quale si è spesso esposti nei passaggi di stagione per le variazioni termiche naturali, può essere una delle cause che genera disturbi allo stomaco e all’intestino, con sintomi quali vomito, nausea e diarrea. La continua variazione climatica incide molto sulle nostre difese immunitarie che inevitabilmente si abbassano, permettendo a micro organismi di entrare all’interno del nostro corpo e di conseguenza a ci rendono più vulnerabili all’influenza gastrointestinale. Come è possibile prevenire l’influenza gastrointestinale?

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Cosa si intende esattamente per influenza gastrointestinale?

Le gastroenteriti sono infezioni che possono essere causate da virus, batteri, protozoi o elminti. Secondo le linee guida nel Ministero della Salute, questa patologia è causata principalmente da virus intestinali. I più frequenti sono il rotavirus, che in Italia interessa circa 300.000 persone all’anno, in particolare neonati e bambini sotto i cinque anni, e il adenovirus che invece si diffonde indistintamente tra grandi e piccini. In particolare nei bambini molto piccoli, il rotavirus può causare una diarrea estremamente grave con conseguente disidratazione.

L’influenza gastrointestinale può dipendere anche da infezioni batteriche. Le più comuni sono causate da: Salmonella, Escherichia coli, elminti (parassiti intestinali che oltre all’intestino possono raggiungere il fegato e altri organi) e vermi intestinali particolarmente diffusi nei paesi in via di sviluppo.

Influenza gastrointestinale: sintomi, durata e trasmissione

La gastroenterite si manifesta con diversi sintomi a carico prevalentemente dell’apparato gastrointestinale. Possono aversi:

  • dolori addominali
  • nausea e vomito (con conseguente rischio di disidratazione)
  • scariche di diarrea (anche per più volte al giorno)
  • senso di spossatezza e malessere generale
  • mancanza di appetito
  • brividi e sudorazione eccessiva
  • mal di testa
  • perdita di peso
  • febbre (solo in casi gravi).

Solitamente i primi episodi di crampi addominali, mal di pancia e diarrea si verificano già dopo un paio di giorni dal contagio e durano all’incirca dai tre ai sette giorni: quando si sviluppa una forma blanda, si guarisce spontaneamente senza alcun trattamento. Tuttavia è bene rivolgersi al medico se si è di fronte a forme gravi di diarrea perché potrebbero generare una seria disidratazione del nostro organismo.

Il contagio avviene da persona a persona, per contatto diretto e quindi tramite mani-bocca con altri individui che hanno contratto l’infezione e che ne sono quindi portatori. Inoltre, non è insolito che l’influenza gastrointestinale venga trasmessa anche tramite oggetti, che diventano essi stessi possibili veicoli. Un altro mezzo di trasmissione deriva da cibi e bevande contaminati che, se ingeriti, potrebbero portare all’insorgere della malattia. Per questo motivo è molto importante, nel caso di viaggi in paesi dalle condizioni igieniche scarse, bere solamente acqua confezionata in bottiglia, evitare frutta e verdura crude e ghiaccio.

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Come curare e prevenire l’influenza gastrointestinale

Si è già detto che generalmente l’influenza intestinale si risolve da sola nell’arco di qualche giorno. Una terapia specifica deve essere sempre suggerita dal medico, qualora lo ritenga necessario. Tuttavia possiamo mettere in atto piccoli accorgimenti per prevenire il virus intestinale.

Mantenere sempre una buona e corretta igiene personale. La cura e l’igiene hanno un ruolo fondamentale per prevenire l’influenza gastrointestinale e altre patologie. La precauzione più importante è innanzitutto quella di lavarsi accuratamente e spesso le mani, la parte del corpo che più facilmente può venire a contatto con superfici su cui i virus possono essere presenti. Ma non solo: è importante pulire sempre e in maniera accurata anche la propria abitazione e la postazione di lavoro.

Reintegrare liquidi e sali minerali. Con il vomito e la diarrea si perdono grandi quantità di liquidi e di sali minerali, elementi preziosi per il funzionamento del nostro organismo. Per questo motivo è importante assumere almeno 1.5/2 litri di liquidi al giorno tra acqua, tè, tisane, brodi, centrifugati o spremute.

Prevenire la gastroenterite: l’importanza dell’alimentazione

Avere cura dell’alimentazione. Come sempre l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale, sia per la prevenzione che per la cura. In particolare quando dobbiamo guarire da un’influenza gastrointestinale è bene:

  • evitare caffeina e alcolici. La caffeina favorisce la motilità intestinale, mentre gli alcolici agiscono da diuretici e possono aggravare le condizioni dello stomaco;
  • limitare al massimo il consumo di latte e latticini che potrebbero peggiorare le scariche diarroiche;
  • preferire carboidrati complessi (pasta, riso, pane e patate) carni bianche e pesce evitando invece i prodotti integrali, che potrebbero stimolare ancor di più l’intestino.
  • ridurre il consumo di frutta e verdura (specialmente cruda) perché le fibre contenute in esse potrebbero facilitare i movimenti intestinali e la diarrea. Si possono mangiare invece patate, carote e banane.

Prestare attenzione agli sbalzi di temperatura e potenziare il sistema immunitario. La continua variazione delle temperature è uno dei fattori di rischio principale. È quindi fondamentale prestare la massima attenzione, e rafforzare il proprio sistema immunitario. In questo caso è utile aumentare l’apporto giornaliero di vitamina C, presente in numerosi alimenti quali agrumi, kiwi, pomodori, broccoli, cavoli e peperoni.

Avvalersi dell’ausilio di probiotici. Per le forme più leggere di gastroenterite, un valido aiuto arriva dai probiotici. È possibile assumerli sottoforma di alimenti (come lo yogurt o il kefir) oppure di specifici integratori. In particolare, gli integratori alimentari a base di fermenti lattici vivi ad azione probiotica (arricchiti anche con vitamine del gruppo B e zinco per aumentare le difese immunitarie) risultano molto utili per riportare in equilibrio la flora batterica intestinale compromessa da alimentazione scorretta, antibiotici e stress.

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