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Pubblicato il 5 Agosto 2020 | Ultima modifica il 6 Agosto 2020

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Mal di mare: i rimedi per combatterlo e farlo passare

Mal di mare, come combatterlo? Parliamo di un disturbo molto fastidioso che può colpire chiunque, anche i navigatori esperti. Per esempio, non è raro dover rinunciare a trascorrere le ferie in barca proprio per la paura di stare male.

Il mal di mare è un malessere antico: si narra, infatti, che ne soffrisse anche Giulio Cesare così come molti altri comandanti.  Il termine tecnico per definire questo disturbo è cinetosi ossia “male di movimento” (dovuto a qualsiasi mezzo di trasporto: barca, auto, treno, aereo, etc.). 

I sintomi sono dovuti dal contrasto che si crea fra il nostro senso dell’equilibrio e le continue accelerazioni e decelerazioni del mezzo: i nostri occhi trasmettono al cervello l’informazione di essere fermi, mentre l’apparato vestibolare percepisce movimento. Questa “incomprensione” genera in tutto il corpo un segnale di allarme che ci fa star male: il primo organo messo a dura prova è in genere lo stomaco, in quanto si bloccano le funzioni della digestione.

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Sintomi principali

È necessario distinguere chi di solito soffre di mal di mare con una sensazione di malessere generale (come un peso allo stomaco) che scatena poi ansia, angoscia e tachicardia, sudorazione, nausea e vomito, da chi invece presenta questo malessere occasionalmente, magari a causa del mare grosso.

  • In questo caso è meglio stare sottocoperta e consumare cibi molto salati: cerchiamo di stare sdraiati con gli occhi chiusi, possibilmente a centro barca o al massimo a poppa, mai a prua dove le oscillazioni sono maggiori. Sul ponte, invece, è bene guardare l’orizzonte: in questo modo aiutiamo gli occhi e gli organi dell’equilibrio a mettersi d’accordo.
  • Altro accorgimento importante è quello di evitare di stare seduti a ciondolare in balìa dei movimenti della barca. Dobbiamo cercare di muovere il meno possibile la testa stando, se possibile in piedi.
  • Per chi soffre di mal di mare esistono anche rimedi “meccanici”, come per esempio una coppia di bracciali elastici che, sfruttando la tecnica dell’acupressione esercitano una forza su un punto specifico dei nostri polsi e, in molti casi, riducono gli effetti del malessere. 
  • Gli stimoli olfattivi spesso possono accentuare la sensazione di nausea, così come lo stato d’ansia, legato magari alla paura di vomitare. Ecco perché è importante in primis cercare di non farsi prendere dal panico e respirare l’aria del mare a pieni polmoni.  

Chi lo soffre maggiormente

Solitamente chi soffre più frequentemente di mal di mare sono i bambini di età compresa tra i due e i 12 anni circa. Una volta raggiunta l’adolescenza, tendono per fortuna a sperimentarlo in modo meno intenso. Non sono però così rari i casi in cui la cinetosi interessa anche gli adulti. Può capitare anche che, per esempio, il disturbo possa ripresentarsi dopo diversi anni, durante i quali viaggiare su un qualsiasi mezzo di trasporto non aveva comportato alcun problema.

Purtroppo, le persone predisposte a labirintite ed emicrania, e quindi con un apparato vestibolare già sensibile, sono più soggette a sperimentare questo disturbo: anche la successione di qualche tornante in automobile per raggiungere una località di montagna, oppure la lieve oscillazione di un traghetto possono provocare loro notevoli problemi. 

Rimedi per il mal di mare

Nonostante sia importante sottolineare che solo la cessazione del movimento e delle oscillazioni possono far passare il mal di mare, è possibile mettere in pratica alcuni consigli e stratagemmi per riuscire a gestire al meglio questo fastidioso disturbo, validi naturalmente in una situazione di mare abbastanza tranquillo. 

  • È consigliato restare in un ambiente ventilato evitando gli spazi stretti e chiusi. L’aria del mare favorisce la respirazione e il rilassamento, attenzione a non prendere freddo e a coprirsi in anticipo, le basse temperature alimentano il mal di mare. 
  • Guardare l’orizzonte ed evitare di stare seduti in balìa dei movimenti della barca;
  • Se non si può restare all’aperto, sottocoperta è preferibile restare in piedi, possibilmente a centro barca o al massimo a poppa, mai a prua dove le oscillazioni sono maggiori. Sul ponte, invece, è bene guardare l’orizzonte: in questo modo aiutiamo gli occhi e gli organi dell’equilibrio a mettersi d’accordo.
  • Non bisogna continuare a focalizzarsi sul mal di mare e sulla paura di soffrirne. Pensare a qualcosa di diverso e piacevole, anche fare un bagno può aiutare a limitare la sensazione di nausea.
  • Limitare gli stimoli visivi: non svolgere attività che impegnino molto la vista (come la lettura o guardare filmati sul telefono).
  • Allontanarsi dagli odori che possono aumentare il senso di nausea.
  • Non fumare e mantenere le distanze anche dal fumo passivo.

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Mal di mare come farlo passare o prevenirlo con l’alimentazione

Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per far passare il mal di mare o per prevenirlo. Prima dei viaggi, infatti, è opportuno consumare cibi leggeri, a basso contenuto di grassi e zuccheri evitando sia i pasti troppo abbondanti che il digiuno. Durante il viaggio, invece, è bene bere con moderazione, preferibilmente acqua naturale limitando bevande gasate, acide o il latte.  

Se iniziamo a percepire i primi sintomi di malessere, anche se mangiare è l’ultima cosa che vorremmo fare in quel momento, può essere utile assumere cibi salati e secchi come grissini, cracker o fette biscottate. Assolutamente da evitare alimenti morbidi e acidi (come la frutta o lo yogurt).

I rimedi: farmaci e integratori

Per chi soffre costantemente di mal di mare, esistono alcuni prodotti disponibili in farmacia che aiutano a contrastare la comparsa dei sintomi. È comunque sempre opportuno chiedere consiglio al proprio medico curante prima di assumere qualsiasi tipo di medicinale, per evitare possibili interazioni farmacologiche con altre terapie in corso. 

Generalmente questi prodotti si assumono una mezz’ora prima della partenza, ad eccezione delle gomme da masticare (da utilizzare alla comparsa dei primi sintomi) e dei cerotti e dei braccialetti, da applicare anche due ore prima della partenza. Questi ultimi rimedi possono essere utilizzati anche da chi non può assumere farmaci anticinetosici.

In ogni caso è sempre importante, soprattutto in vacanza, mantenere una flora batterica intestinale equilibrata in modo da favorire sia la digestione che l’assorbimento dei nutrienti. Portare sempre con sé degli integratori alimentari a base di fermenti lattici vivi ad azione probiotica con l’aggiunta di estratti vegetali come zenzero, carciofo ed enzimi digestivi: questi possono rilevarsi validi alleati per riuscire a godersi al meglio la villeggiatura e mantenere il tuo intestino in equilibrio.

Fonti:

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