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Pubblicato il 27 Gennaio 2020

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Gli acufeni hanno anche un significato psicosomatico: ecco perché

Udire un suono continuo o intermittente, identificabile come brusio, ronzio o fischio, sia nelle situazioni di rumore che di silenzio. Si tratta dell’acufene, un disturbo uditivo molto comune che colpisce circa il 10-15% della popolazione.

Sebbene l’acufene abbia una origine multifattoriale -tra le cause danni al sistema uditivo, infezioni o irritazioni del nervo uditivo, risposta a esposizione a rumori molto forti, accumulo di cerume e danni neurologici- recenti studi hanno messo in evidenza il ruolo dei fattori emotivi e psicologici nell’insorgenza e nel mantenimento del fastidio provocato dall’acufene. In questo caso si parla di acufeni psicogeni”, associati o dipendenti da disturbi psicopatologici di vario tipo ed entità, influenzati nel loro esordio e nella loro evoluzione nel tempo da fattori psicologici.

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Acufeni: il significato psicosomatico

Quando gli acufeni hanno un significato psicosomatico vengono definiti, come precedentemente detto, “acufeni psicogeni”: nella maggior parte dei casi compaiono in risposta a un forte episodio emotivo dalla connotazione negativa, o in seguito a periodi di intenso stress psicologico. Questo disturbo può iniziare in modo lieve ma evolvere e diventare così intenso da limitare e compromettere la qualità della vita del soggetto che ne è affetto, fino, in caso di estrema gravità, a portare alla sordità.

La presenza dell’acufene instaura una condizione di disagio psicosociale significativo. Inoltre, la limitazione cognitiva dovuta a questo disturbo accresce il livello di stress dell’individuo creando uno stimolo emotivo negativo permanente.

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Acufeni psicogeni: cosa dicono gli studi

Da studi clinici risulta che i soggetti affetti da acufene presentano livelli di stress più alti rispetto a soggetti sani. È stato inoltre dimostrato che lo stress è un fattore importante, sia per l’insorgenza dell’acufene che per il suo aggravamento.

Altri studi mostrano un’elevata comorbilità psichiatrica correlata al sintomo: possono essere, infatti, associati o dipendenti da disturbi psicopatologici di vario tipo ed entità, ed influenzati, nel loro esordio e nella loro evoluzione nel tempo, da fattori psicologici.

Quasi il 50% dei pazienti con acufene cronico soffre di disturbi depressivi e presenta sintomi di ansia clinicamente rilevanti. È stato spesso osservato che molti pazienti con acufene presentano angoscia psicologica o psichiatrica, prima o durante l’insorgenza e l’evoluzione dell’acufene. Spesso questi disturbi psicologici sono preesistenti rispetto alla comparsa del disturbo.

Per molti pazienti, con maggiore reattività allo stress, l’acufene può funzionare come un segnale di allarme, soprattutto nel momento delle sue prime manifestazioni, che permette di limitare i fattori di stress e così invertire, o addirittura annullare, il processo di evoluzione.

È quindi molto importante individuare tempestivamente i fattori psicologici che hanno determinato l’insorgenza dell’acufene.

Il professionista di riferimento è l’audiologo, il medico specialista dell’orecchio. Il paziente verrà sottoposto ad esami audiometrici specifici per una prima individuazione dell’acufene e, dopo la valutazione del coinvolgimento psicologico, ed escluse tutte le cause di carattere fisico, sarà lo psicologo o il medico psichiatra ad effettuare una diagnosi definitiva del disturbo psicologico e proporre un eventuale e adeguato trattamento.

Fonti

Tinnitus: The Sound of Stress? https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6407646/

Stress Reactivity in Chronic Tinnitus https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5278380/

Acufene https://it.wikipedia.org/wiki/Acufene

Visita audiologica https://www.humanitas-care.it/visite-ed-esami/visita-audiologica/

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