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Pubblicato il 28 Novembre 2018 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

Intestino

Microbiota, sistema immunitario e buon umore

Avete mai sentito le farfalle nello stomaco? Dietro a questa espressione si nasconde molto più che un semplice modo di dire: a fare la differenza tra cattivo e buon umore, tra benessere e malessere psicologico, può, infatti, essere quello che succede nel nostro apparato digerente, in particolare dal legame tra il microbiota e sistema immunitario.

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L’interazione tra microbiota e sistema immunitario

Quando si parla di microbiota intestinale si fa riferimento alla popolazione di microbi che vivono all’interno dell’intestino. Il loro legame con il funzionamento del sistema immunitario è stato dimostrato da numerosi studi scientifici che ormai non lasciano spazio a dubbi: alterazioni dell’equilibrio del microbiota possono promuovere un’infiammazione cronica.

Gli effetti di questa interazione tra microbiota e sistema immunitario vanno però ben oltre il benessere intestinale, arrivando a influenzare anche l’umore.

La relazione tra microbiota e umore

I cambiamenti indotti dal microbiota nel sistema immunitario scatenano dei segnali che viaggiano fin nel cervello, regolando umore, stress e ansia. L’infiammazione cronica può essere associata ad alterazioni dell’umore, al modo i cui si reagisce allo stress e alla comparsa di problemi di salute correlati proprio a un carico emotivo. Inoltre sembra che il microbiota riesca a influenzare l’umore anche attraverso la sua interazione con il tessuto di rivestimento della parete intestinale e con le numerose terminazioni nervose presenti nell’intestino.

In effetti, a livello intestinale è presente un vero e proprio “secondo cervello”, che si presenta come un’intricata rete di neuroni, attraverso cui ciò che accade nell’apparato digerente influenza le risposte a livello cerebrale. Viceversa il benessere psicologico influenza quello intestinale.

Nei casi di malattie infiammatorie intestinali a testimoniare il legame tra benessere psicologico e benessere intestinale sono gli effetti dello stress, che può scatenare o aggravare i sintomi di queste patologie.

Da parte sua, lo stress influenza proprio il microbiota; può ad esempio modificare la sua composizione, oppure la crescita o la virulenza di alcuni microbi. Il sistema nervoso associato all’intestino, invece, comunica con il cervello attraverso molecole come la serotonina, conosciuta anche come “ormone del buon umore”. Questa sostanza esercita degli effetti anche a livello intestinale, dove controlla sia l’attività della muscolatura associata ai visceri, sia la percezione del dolore. Il suo coinvolgimento nella regolazione dell’umore e nella comparsa di fastidi intestinali potrebbe essere una delle spiegazioni dell’esistenza di un legame tra benessere intestinale e benessere psicologico.

microbiota e sistema immunitario

Agire sul microbiota per promuovere il buonumore

Dato il legame tra microbiota, sistema immunitario e buon umore si fa sempre più largo l’idea che sia possibile agire sul benessere psicologico agendo sulla flora batterica intestinale. Per farlo è possibile agire su più fronti.

Da un lato, infatti, è possibile proteggere la salute del microbiota intestinale con l’alimentazione. Gli alimenti da preferire sono quelli ricchi di prebiotici, cioè di fibre alimentari che nutrono proprio il microbiota. In generale ne sono ricchi i legumi e la frutta, ma anche la verdura. Per il benessere di microbiota e sistema immunitario non bisogna quindi dimenticare i principi della dieta mediterranea: mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno e portare in tavola i legumi almeno due volte alla settimana.

Inoltre è possibile assumere probiotici sotto forma di alimenti fermentati (come lo yogurt) o di integratori alimentari. È stato addirittura rilevata un’associazione tra l’assunzione di probiotici come i lattobacilli e la riduzione di ansia e depressione.

D’altra parte, vale anche la pena di ridurre lo stress proprio per favorire anche il benessere del microbiota intestinale. Infine, non bisogna sottovalutare l’importante contributo che può essere dato dall’attività fisica. Una vita attiva può influenzare il sistema immunitario riducendo l’infiammazione, e per di più può migliorare la composizione del microbiota. Anche per questo mantenersi fisicamente attivi è una sana abitudine da non trascurare.

Fonti articolo:
Cresci GA and Bawden E. Gut Microbiome: What We Do and Don’t Know. Nutr Clin Pract. 2015 Dec;30(6):734-46. doi: 10.1177/0884533615609899
Foster JA et al. Stress & the gut-brain axis: Regulation by the microbiome. Neurobiol Stress. 2017 Mar 19;7:124-136. doi: 10.1016/j.ynstr.2017.03.001
Konturek PC et al. Stress and the gut: pathophysiology, clinical consequences, diagnostic approach and treatment options. J Physiol Pharmacol. 2011 Dec;62(6):591-9
Monda V et al. Exercise Modifies the Gut Microbiota with Positive Health Effects. Oxid Med Cell Longev. 2017;2017:3831972. doi: 10.1155/2017/3831972
Zhang YJ et al. Impacts of gut bacteria on human health and diseases. Int J Mol Sci. 2015 Apr 2;16(4):7493-519. doi: 10.3390/ijms16047493

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