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Pubblicato il 4 Luglio 2019 | Ultima modifica il 15 Settembre 2020

Salute della Pelle

Le proprietà del latte di asina, un sorprendente alleato per la pelle

Combatte l’invecchiamento cutaneo, tenendo lontani rughe e rilassamenti. Ma è anche efficace per alleviare le manifestazioni delle dermatiti: scopri le virtù cosmetiche del latte di asina che anticamente era chiamato “oro bianco”.

La regina Cleopatra lo aveva già capito: il bagno nel latte di asina era un portento per mantenere la sua pelle morbida e liscia. Pare che al suo “servizio” avesse ben 700 asine dalle quali attingere il prezioso elisir a getto continuo. Prima dell’antico Egitto, a riconoscere le proprietà del latte di asina fu la Grecia nel IV secolo a. C. grazie a Ippocrate, il padre della medicina, il quale si concentrò sulle sue virtù terapeutiche piuttosto che cosmetiche. Dolori articolari, malattie infettive, problemi al fegato e febbri varie tra i problemi fisici curati dal latte d’asina, secondo il glorioso medico greco.

Qualche secolo più tardi, a questo elenco Plinio il Vecchio, il più famoso naturalista dell’epoca romana pre-cristiana, vi avrebbe aggiunto la stitichezza. Ma fu solo nel Rinascimento che il latte d’asina ritornò in auge come cura anti-età per la pelle; si pensava che tenesse lontane rughe e invecchiamento cutaneo.

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Latte di asina: utile contro l’invecchiamento della pelle

Oggi gli studiosi hanno fornito un’evidenza scientifica alle proprietà benefiche per la pelle del latte d’asina. Il merito è delle proteine di cui è ricco, in particolare, lisozima, arginina e serina, le quali hanno una struttura molecolare molto simile a quella della cute e degli annessi cutanei. Per questo motivo, sono definite eudermiche. Se inserite nei cosmetici, queste proteine si legano perfettamente allo strato corneo della pelle, migliorandone aspetto e consistenza**. Il latte di asina è utile, in particolare, contro le rughe e i cedimenti cutanei, poiché stimola la formazione di collagene, la principale fibra elastica da cui dipende il tono cutaneo.

Oltre alle proteine affini a quelle dei tessuti epidermici, il latte d’asina contiene acidi grassi polinsaturi, come omega 3 e omega 6, utili per mantenere l’elasticità cutanea, poiché sono coinvolti nella formazione delle membrane cellulari.

Completa l’efficacia anti age del latte d’asina la quantità di vitamine antiossidanti in esso contenuto. In particolare contiene vitamine A, C ed E, delle quali sono note le proprietà contro i radicali liberi, tra i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Ricordiamo brevemente che i radicali liberi si producono sia in seguito allo stile di vita (fumo, alcol, stress) sia all’esposizione a fattori ambientali (sole, inquinamento, smog). I radicali liberi sono, inoltre, il prodotto del metabolismo delle cellule cutanee stesse che, per rigenerarsi, danno origine a fenomeni ossidativi: in questo senso, i radicali liberi possono essere definiti “scarti metabolici”. Ecco perché, per preservare la giovinezza della propria pelle, è importante applicare creme e cosmetici antiossidanti.

Il latte di asina rientra a pieno diritto nella cosmesi anti age, poiché – come abbiamo visto – contiene sostanze che rinforzano la pelle, la riparano e la proteggono.

I benefici per dermatiti, pelle atopica ed eczema

Il latte di asina non è efficace solo contro rughe e cedimenti cutanei, ma anche contro alcune forme di dermatiti che si manifestano, in particolare, sotto forma di eczema e infiammazioni atopiche. In questi casi la normale detersione diventa un problema poiché i comuni detergenti possono irritare ancor più una pelle particolarmente sensibile. Ecco che il sapone a base di latte d’asina agisce come sollievo immediato che calma il prurito e lenisce le sensazioni fastidiose. Il motivo? Tutto merito della lattoperossidasi, un enzima dalle spiccate virtù antibatteriche, in grado di riequilibrare il microbiota alterato della superficie cutanea. Le nuove frontiere della cosmesi si stanno interessando proprio della “flora batterica” che abita la pelle (proprio come accade nell’intestino) per studiare cosmetici capaci di combattere eventuali squilibri, da cui dipendono i diversi problemi cutanei.

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