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Pubblicato il 3 Agosto 2020

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Gli effetti della sordità rinogena su respiro: cause e sintomi

L’espressione sordità rinogena definisce una diminuzione dell’udito dovuta ad alterazioni a carico delle prime vie respiratorie. 

La diminuzione della capacità uditiva o ipoacusia, può infatti avere diverse cause e forme. 

L’ipoacusia può essere classificata in tre tipologie, e dovuta a problemi di parti differenti dell’apparato uditivo:

  • ipoacusia trasmissiva: è dovuta a lesioni del canale uditivo esterno, della membrana timpanica o dell’orecchio medio; si determina perché il suono non riesce a essere trasmesso all’orecchio interno. In genere consegue a una patologia che coinvolge l’orecchio esterno e medio. 
  • ipoacusia neurosensoriale: è la sordità che riguarda l’orecchio interno, il nervo e le vie uditive.
  • ipoacusia mista:  causata da grave trauma cranico, da una infezione cronica o da una patologia genetica.

Per meglio comprendere queste distinzioni è utile aver presente la struttura dell’orecchio umano che è composto da tre parti:

  • esterno – raccoglie le onde sonore e le dirige nell’orecchio.
  • medio – trasmette il suono dall’orecchio esterno a quello interno
  • interno – costituito dalla coclea, dal meccanismo di bilanciamento dell’orecchio interno, dal nervo vestibolare e dal nervo uditivo.

Cause e sintomi della sordità rinogena

In genere la sordità rinogena è dovuta a otiti ricorrenti che causano l’accumulo di muco nella cavità dell’orecchio medio. Questo processo riguarda per lo più i bambini e gli anziani, e porta a una sordità di tipo trasmissivo.

Sensazione di ovattamento, di “orecchio pieno”, sibili e acufeni, fino a dolore e vertigini sono tra i sintomi della sordità rinogena nell’adulto, che risulta principalmente associata a otite catarrale, sinusite, rinite e ad alterazioni strutturali come la deviazione del setto nasale.

Nel bambino l’accumulo di muco e il mancato drenaggio delle secrezioni sono invece dovuti più spesso a ingrossamento delle adenoidi e ad allergie, che determinano una congestione cronica delle mucose.

L’otite catarrale, che a lungo andare determina la sordità rinogena è principalmente causata da un alterato funzionamento della tuba di Eustachio. La tuba è un canale che collega l’orecchio medio al naso e alla gola; è dotata di un meccanismo a valvola di apertura e chiusura, che serve per regolare l’equilibrio della pressione tra l’interno dell’orecchio medio e la pressione atmosferica. Inoltre, ha la funzione di proteggere l’orecchio dalle secrezioni provenienti da naso e faringe. In corso di infiammazioni delle alte vie respiratorie, e di gonfiore delle mucose rinofaringee che la circondano, anche la tuba di Eustachio può essere coinvolta e la sua funzionalità alterata, con il risultato di un accumulo di secrezioni proprio nell’orecchio medio.

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Diagnosi e cura

La diagnosi deve essere posta da uno specialista in otorinolaringoiatria, prima di tutto attraverso l’anamnesi clinica, e poi avvalendosi di esami come otoscopia (l’esame diretto del condotto uditivo esterno e della membrana del timpano, praticato con l’otoscopio) e  impedenzometria, ossia l’esame che valuta l’elasticità del timpano e della catena di ossicini responsabili della funzione dell’udito, e che serve a individuare disturbi a carico dell’orecchio medio.

Per quanto riguarda il trattamento della sordità rinogena il primo passo è quello di eliminare l’infiammazione e il versamento di muco accumulato, così da ripristinare la ventilazione dell’orecchio medio.

L’aerosol terapia, con mucolitici e cortisonici, è di facile esecuzione anche a casa e può essere efficace.

Inalazioni, vaporizzazioni, insufflazioni tubo-timpaniche, Politzer crenoterapico sono terapie delle quali è possibile usufruire a livello ambulatoriale o presso centri termali.

Per agire sulla mucosa e quindi per ottenere il ripristino delle funzioni della tuba di Eustachio sono utili le terapie termali a base di acque sulfuree salso-bromo-iodiche-magnesiache.

Lo zolfo, infatti, esercita una azione terapeutica antinfiammatoria e mucolitica sulla mucosa dell’apparato respiratorio e stimola il sistema immunitario. La componente bromo-iodica delle acque svolge un’azione antisettica mentre quella salsobromo-iodica favorisce la detersione, il lavaggio delle mucose e contribuisce a fluidificare le secrezioni.

L’otite media acuta può causare, soprattutto nei bambini, una perdita transitoria dell’udito da lieve a moderata ma, in assenza di trattamento, le conseguenze dell’otite media acuta e cronica possono causare una perdita uditiva permanente.

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